Chiude il Tribunale di Molfetta, tutte le funzioni passeranno a Trani
Provvedimento stabilito dopo il riordino degli uffici giudiziari italiani
giovedì 23 luglio 2015
7.06
Tutte le funzioni della sede distaccata di Molfetta del Tribunale di Trani passeranno presso la sede centrale tranese. A stabilirlo il Ministero di Grazia e Giustizia che ha effettuato il riordino degli uffici giudiziari italiani. Dopo il trasferimento dell'Ufficio del Giudice di Pace da Molfetta a Trani l'anno scorso, lunedì è arrivata la sospensione della proroga della durata di due anni, portando alla chiusura del Tribunale di Molfetta. All'amarezza e al dispiacere che hanno colpito gli avvocati del Foro di Molfetta, si aggiunge il conseguente sovraccarico per Trani: tutte le funzioni che venivano svolte dalla sede di Molfetta, adesso passeranno tutte nelle aule del Tribunale di Trani, causando una mole di lavoro consistente.
Questo il commento dell'avv. Alessandro Capursi, presidente dell'Associazione Avvocati di Molfetta: «A nulla sono valsi purtroppo tutti i tentativi posti in essere dall'associazione avvocati di coinvolgere le istituzioni locali in una battaglia di principio e di diritto che avrebbe meritato di essere combattuta in maniera strenua per far sì che una città come Molfetta conservasse un presidio di legalità. Nulla di tutto ciò si è verificato e si è assistito da una parte alla totale indifferenza dell'istituzione locale al problema sollevato più e più volte e, dall'altra, ad un progressivo svuotamento, da parte degli organi giudiziari centrali, della funzione dell'articolazione di Molfetta, relegata ad assumere sempre più le sembianze di "cimitero degli elefanti". Sino alla chiusura odierna. L'auspicio - conclude l'avv. Capursi - è quello che il provvedimento di soppressione di tutte le sezioni distaccate (o articolazioni) venga eliminato o rivisto nella sua impostazione "geometrica", consentendo al Foro molfettese di non disperdere e di riappropriarsi di quel patrimonio umano e professionale che, con abnegazione personale e professionale, tutti gli avvocati hanno contribuito a formare ed a consolidare».
Questo il commento dell'avv. Alessandro Capursi, presidente dell'Associazione Avvocati di Molfetta: «A nulla sono valsi purtroppo tutti i tentativi posti in essere dall'associazione avvocati di coinvolgere le istituzioni locali in una battaglia di principio e di diritto che avrebbe meritato di essere combattuta in maniera strenua per far sì che una città come Molfetta conservasse un presidio di legalità. Nulla di tutto ciò si è verificato e si è assistito da una parte alla totale indifferenza dell'istituzione locale al problema sollevato più e più volte e, dall'altra, ad un progressivo svuotamento, da parte degli organi giudiziari centrali, della funzione dell'articolazione di Molfetta, relegata ad assumere sempre più le sembianze di "cimitero degli elefanti". Sino alla chiusura odierna. L'auspicio - conclude l'avv. Capursi - è quello che il provvedimento di soppressione di tutte le sezioni distaccate (o articolazioni) venga eliminato o rivisto nella sua impostazione "geometrica", consentendo al Foro molfettese di non disperdere e di riappropriarsi di quel patrimonio umano e professionale che, con abnegazione personale e professionale, tutti gli avvocati hanno contribuito a formare ed a consolidare».