Chiusa la discarica di Trani, dei rifiuti se ne occuperà l'Amiu Puglia
Problemi con due pozzi di raccolta, già al lavoro per ripristinare il tutto
venerdì 5 settembre 2014
7.24
Sarà costretta a restar chiusa probabilmente per trenta giorni la discarica di Trani. Ad averlo disposto è il dirigente del settore grandi rischi della Regione Puglia, facendo seguito ad una serie di segnalazioni partite dall'Arpa che nei mesi scorsi ha eseguito diverse verifiche sull'impianto gestito da Amiu.
Il problema, da quanto si apprende da fonti interne alla stessa azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel Comune di Trani, sarebbe riconducibile ad due pozzi di raccolta del percolato, dai quali l'Arpa ha rilevato valori non allineati ai limiti previsti dalla legge, con ogni probabilità dovuti all'intensa attività degli ultimi mesi. A nulla sono serviti gli interventi messi in atto provare a risolvere il problema, infatti, nonostante uno dei due pozzi sembrerebbe esser stato sistemato e il secondo riparato già per metà, questo non è stato sufficiente a far cambiare idea al dirigente regionale. E così per almeno un mese né Trani né tutte le altre città che conferivano nell'impianto tranese potranno più sversare rifiuti.
A occuparsi dei rifiuti di Trani sarà l'Amiu Puglia: «Sicuramente non si tratta di una situazione semplice, ma cercheremo, come azienda e di concerto con le istituzioni, di evitare disagi per i cittadini». È quanto dichiara Gianfranco Grandaliano, presidente di Amiu Puglia, a seguito dell'ordinanza regionale che ha disposto la chiusura della discarica di Trani, utilizzata per il conferimento rifiuti di parte dei Comuni della provincia di Bari (capoluogo compreso) e di quella della Bat. «L'azienda – ribadisce Grandaliano - farà di tutto per garantire il servizio di raccolta senza ripercussioni per la cittadinanza, scongiurando ulteriori oneri economici a carico dell'amministrazione».
Il problema, da quanto si apprende da fonti interne alla stessa azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel Comune di Trani, sarebbe riconducibile ad due pozzi di raccolta del percolato, dai quali l'Arpa ha rilevato valori non allineati ai limiti previsti dalla legge, con ogni probabilità dovuti all'intensa attività degli ultimi mesi. A nulla sono serviti gli interventi messi in atto provare a risolvere il problema, infatti, nonostante uno dei due pozzi sembrerebbe esser stato sistemato e il secondo riparato già per metà, questo non è stato sufficiente a far cambiare idea al dirigente regionale. E così per almeno un mese né Trani né tutte le altre città che conferivano nell'impianto tranese potranno più sversare rifiuti.
A occuparsi dei rifiuti di Trani sarà l'Amiu Puglia: «Sicuramente non si tratta di una situazione semplice, ma cercheremo, come azienda e di concerto con le istituzioni, di evitare disagi per i cittadini». È quanto dichiara Gianfranco Grandaliano, presidente di Amiu Puglia, a seguito dell'ordinanza regionale che ha disposto la chiusura della discarica di Trani, utilizzata per il conferimento rifiuti di parte dei Comuni della provincia di Bari (capoluogo compreso) e di quella della Bat. «L'azienda – ribadisce Grandaliano - farà di tutto per garantire il servizio di raccolta senza ripercussioni per la cittadinanza, scongiurando ulteriori oneri economici a carico dell'amministrazione».