Chiusura del Punto di primo intervento: ipotesi o realtà? La nota di “Articolo 97”
Il Movimento civico interviene sulla questione sanitaria a Trani
lunedì 8 agosto 2022
10.00
Con una nota a firma del presidente Raffaele Covelli e del segretario Giuseppe Curci, il Movimento "Articolo 97" interviene sulla questione del Punto di primo intervento di Trani: "Il Ppi lo chiuderanno, forse inizialmente solo la notte, per addolcirvi la supposta Tanto tuonò che piovve. Trani, co-capoluogo dell'inutile provincia tricipite della Bat, è ormai una città che, nonostante premi inspiegabilmente ad ogni votazione, l'attuale classe politica dirigente, comunale e regionale, continua ad essere da questi insultata ed oltraggiata senza alcun ritegno. Sembrano "prove tecniche di trasmissione" quelle regionali (ultima delibera Prot. 9917 del 3 agosto riguardante il sistema di emergenza urgenza territoriale 118) che prevederebbero la chiusura del punto di primo intervento territoriale di Trani (la già abbastanza inutile Pfm), decisione poi regolarmente rimangiata, grazie all'intervento divino e salvifico della Ciliento.
Ma scusate non è il PD che chiuderebbe e, poi, lo stesso Pd, tramite la Ciliento, che salverebbe la città? Non vi sentite un po' presi per i fondelli? Pare di sentire Jannacci che cantava che era scappato il leone, "per vedere l'effetto che fa". Come al solito, tutto questo ad agosto, quando si spera che tutti i cittadini, mezzi addormentati da caldo e vacanze, prestino meno attenzione a tutto. La tattica è sempre la stessa. Ma l'esperienza insegna che quel che si annuncia, quel che si tenta di soppiatto, pian pianino, viene realizzato e perciò, prima o poi (magari dopo le votazioni di settembre), il PPI lo chiuderanno, forse inizialmente solo la notte, per addolcirvi la supposta. Altro che impegno del sindaco Bottaro ad andare a parlare con Rocco Palese per riorganizzare il Pta di Trani ed il sistema dell'emergenza territoriale, come promesso nell'incontro del 6 luglio, organizzato da Articolo97. E lasciamo perdere, poi, il Consiglio Comunale monotematico promesso da Giacomo Marinaro. Tutta gente abituata solo a promettere e non mantenere nulla. Strano, per dei transfughi del Centrodestra il cui mantra avrebbe dovuto essere che "pacta sunt servanda". Chiacchiere!
Ma loro, in fondo, fanno bene a farlo, perché più ve ne fanno, più vi maltrattano, più li premiate. Nel 2018 con la delibera n. 65, il Comune approvava all'unanimità, Bottaro compreso, il progetto (non suo), questo sì sperimentale, del Punto di Primo Intervento per l'ex Ospedale di Trani. Nel 2021 Articolo97 inviava una visionaria proposta (poiché seguita nelle linee d'indirizzo dal DM 77/2022) in cui si prefigurava, fra le tante altre cose, di istituire il Ppi integrato, Ospedale /Territorio. Qualcuno, a qualsiasi livello, s'è forse reso conto che essendo la struttura integrata proposta, dipendente dal Dipartimento di Emergenza ed Area Critica, prettamente ospedaliero, così come previsto dal DM 70/2015, e mai applicato per la sola Trani, questa sarebbe stata protetta dalla delibera regionale del 3 agosto? No che non lo sapete, perché ignorate la materia.
Forse sarebbe stato meglio che Bottaro, autodefinitosi "ignorante" in materia sanitaria durante l'incontro del 6 luglio organizzato da Articolo97, avesse tenuto le sue manine a posto, quando firmò il protocollo del 2016 che decretava la morte dell'Ospedale S. Nicola Pellegrino di Trani. E forse, aggiungiamo, sarebbe stato meglio che si fosse chiuso in casa, invece di apparire in comparsate da film da cassetta, ora accanto all'ex Dg della Bat (sic) ora accanto ad Emiliano. Un bel far niente sarebbe stato meno dannoso. Quest'uomo passerà alla storia come l'unno napoletano, il distruttore di Trani. Quando istituiranno anche lo ius primae noctis sulle vostre donne, cosa farete cari tranesi, li eleggerete in parlamento?".
Ma scusate non è il PD che chiuderebbe e, poi, lo stesso Pd, tramite la Ciliento, che salverebbe la città? Non vi sentite un po' presi per i fondelli? Pare di sentire Jannacci che cantava che era scappato il leone, "per vedere l'effetto che fa". Come al solito, tutto questo ad agosto, quando si spera che tutti i cittadini, mezzi addormentati da caldo e vacanze, prestino meno attenzione a tutto. La tattica è sempre la stessa. Ma l'esperienza insegna che quel che si annuncia, quel che si tenta di soppiatto, pian pianino, viene realizzato e perciò, prima o poi (magari dopo le votazioni di settembre), il PPI lo chiuderanno, forse inizialmente solo la notte, per addolcirvi la supposta. Altro che impegno del sindaco Bottaro ad andare a parlare con Rocco Palese per riorganizzare il Pta di Trani ed il sistema dell'emergenza territoriale, come promesso nell'incontro del 6 luglio, organizzato da Articolo97. E lasciamo perdere, poi, il Consiglio Comunale monotematico promesso da Giacomo Marinaro. Tutta gente abituata solo a promettere e non mantenere nulla. Strano, per dei transfughi del Centrodestra il cui mantra avrebbe dovuto essere che "pacta sunt servanda". Chiacchiere!
Ma loro, in fondo, fanno bene a farlo, perché più ve ne fanno, più vi maltrattano, più li premiate. Nel 2018 con la delibera n. 65, il Comune approvava all'unanimità, Bottaro compreso, il progetto (non suo), questo sì sperimentale, del Punto di Primo Intervento per l'ex Ospedale di Trani. Nel 2021 Articolo97 inviava una visionaria proposta (poiché seguita nelle linee d'indirizzo dal DM 77/2022) in cui si prefigurava, fra le tante altre cose, di istituire il Ppi integrato, Ospedale /Territorio. Qualcuno, a qualsiasi livello, s'è forse reso conto che essendo la struttura integrata proposta, dipendente dal Dipartimento di Emergenza ed Area Critica, prettamente ospedaliero, così come previsto dal DM 70/2015, e mai applicato per la sola Trani, questa sarebbe stata protetta dalla delibera regionale del 3 agosto? No che non lo sapete, perché ignorate la materia.
Forse sarebbe stato meglio che Bottaro, autodefinitosi "ignorante" in materia sanitaria durante l'incontro del 6 luglio organizzato da Articolo97, avesse tenuto le sue manine a posto, quando firmò il protocollo del 2016 che decretava la morte dell'Ospedale S. Nicola Pellegrino di Trani. E forse, aggiungiamo, sarebbe stato meglio che si fosse chiuso in casa, invece di apparire in comparsate da film da cassetta, ora accanto all'ex Dg della Bat (sic) ora accanto ad Emiliano. Un bel far niente sarebbe stato meno dannoso. Quest'uomo passerà alla storia come l'unno napoletano, il distruttore di Trani. Quando istituiranno anche lo ius primae noctis sulle vostre donne, cosa farete cari tranesi, li eleggerete in parlamento?".