Cimitero di Trani, Articolo97: «Seconda entrata, ultima priorità»
Il movimento chiede maggiore cura e attenzione
venerdì 8 dicembre 2023
«Chissà quanti leggeranno queste parole di denuncia e si ritroveranno pienamente d'accordo. Saranno tutti coloro che hanno amici o parenti sepolti nell'area aperta del cimitero di Trani, dove da qualche anno si fa addirittura fatica a trovar posto per i defunti»: lo dichiarano Giuseppe Curci e Raffaele Covelli del movimento Articolo97.
«Per questo motivo qualche tempo fa si decise di aprire una seconda entrata, con un piccolo spazio per il parcheggio, varco utilizzato da tantissime persone ogni giorno. Ma in che condizioni ritroviamo quell'area? Guardate le foto e lo capirete.
Si arriva in un parcheggio che sembra un circuito off road con crateri profondissimi mai ricolmati, sporcizia ovunque, addirittura con alcuni anfratti destinati a discarica di rifiuti di vario genere, anche di potature di arbusti di ogni tipo. E poi varchiamo il cancello ed ecco una grande laguna di fango, che nei giorni di pioggia puoi superare solo se ti vesti da Indiana Jones, solo così magari si potrà far visita al caro defunto.
Ci vuole tanto a colmare le buche con un po' di brecciolino, senza osare nel proporre addirittura un po' di civile asfalto? Ci vuole tanto a far pulire quell'area almeno una volta alla settimana e a rimuovere i resti delle potature che giacciono lì da tempo? E poi ci vuole tanto ad estendere il brecciolino anche all'ingresso oltre il cancello?
Ci vuole tanto ad avere un po' di cura e di attenzione verso un luogo che rappresenta l'unione spirituale di ognuno di noi con i nostri defunti? Speriamo che queste parole smuovano le coscienze dei nostri amministratori: la loro indifferenza e la noncuranza nei confronti di questi luoghi dimostra che il decoro del cimitero è la loro ultima priorità»
«Per questo motivo qualche tempo fa si decise di aprire una seconda entrata, con un piccolo spazio per il parcheggio, varco utilizzato da tantissime persone ogni giorno. Ma in che condizioni ritroviamo quell'area? Guardate le foto e lo capirete.
Si arriva in un parcheggio che sembra un circuito off road con crateri profondissimi mai ricolmati, sporcizia ovunque, addirittura con alcuni anfratti destinati a discarica di rifiuti di vario genere, anche di potature di arbusti di ogni tipo. E poi varchiamo il cancello ed ecco una grande laguna di fango, che nei giorni di pioggia puoi superare solo se ti vesti da Indiana Jones, solo così magari si potrà far visita al caro defunto.
Ci vuole tanto a colmare le buche con un po' di brecciolino, senza osare nel proporre addirittura un po' di civile asfalto? Ci vuole tanto a far pulire quell'area almeno una volta alla settimana e a rimuovere i resti delle potature che giacciono lì da tempo? E poi ci vuole tanto ad estendere il brecciolino anche all'ingresso oltre il cancello?
Ci vuole tanto ad avere un po' di cura e di attenzione verso un luogo che rappresenta l'unione spirituale di ognuno di noi con i nostri defunti? Speriamo che queste parole smuovano le coscienze dei nostri amministratori: la loro indifferenza e la noncuranza nei confronti di questi luoghi dimostra che il decoro del cimitero è la loro ultima priorità»