Civiche benemerenze, Caffarella contesta il metodo adottato
«Disatteso quanto stabilito dal consiglio comunale»
mercoledì 21 luglio 2010
Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'Estate tranese, il sindaco Tarantini ha annunciato il conferimento di alcune civiche benemerenze in occasione dell'inizio della festa patronale di San Nicola. Sull'argomento interviene il consigliere comunale Franco Caffarella (Indipendente) che ha presentato un'interrogazione consiliare al presidente del Consiglio comunale ed all'assessore delegato dal sindaco. Ecco il testo:
«Con la presente chiedo, suo tramite, all'assessore delegato, notizie in merito alle civiche benemerenze che, con apposita delibera di Consiglio comunale, furono istituite dall'amministrazione Tarantini (2003/2007). Agli atti della presidenza e dell'amministrazione, vi è, infatti, una nota presentata dal sottoscritto, in qualità di consigliere comunale della scorsa legislatura, con cui rispettando l'iter previsto dalla delibera, si formulava anche una proposta di candidature, che sarebbero dovute essere valutate per un eventuale conferimento delle benemerenze Sigillo della Città, premio Giustina Rocca, ecc. previste dal Consiglio Comunale (tra i nominativi da me segnalati, il professor Aldo Lojodice dell'Università degli Studi di Bari, l'industriale patron della Luxottica Leonardo Del Vecchio nativo di Trani, la storica preside del liceo Classico Francesco De Sanctis, Maria Rachele Taddei Ciafardini).
Non ho mai ricevuto notizia in merito al percorso amministrativo dettato da questa delibera di consiglio comunale. Apprendo ora dalla stampa che l'Amministrazione Comunale nelle prossime festività di S. Nicola, intende premiare con civiche benemerenze alcuni cittadini tranesi. Non è mia intenzione entrare nel merito di queste scelte, certamente meritevoli di attestazioni di carattere istituzionale, ma mi chiedo, avendo votato e contribuito a far approvare il citato provvedimento di Consiglio, che fine hanno fatto le civiche benemerenze previste dal Consiglio Comunale? Non è che si corre il rischio, così come accaduto per le delibere di gemellaggio con la città di Ischia e quella, più recente, di conferimento di cittadinanza onoraria ai discendenti maori del tranese Sciascia, di trovarsi con provvedimenti di Consiglio totalmente inattuati, dopo il clamore dell'approvazione consiliare?».
Franco Caffarella
«Con la presente chiedo, suo tramite, all'assessore delegato, notizie in merito alle civiche benemerenze che, con apposita delibera di Consiglio comunale, furono istituite dall'amministrazione Tarantini (2003/2007). Agli atti della presidenza e dell'amministrazione, vi è, infatti, una nota presentata dal sottoscritto, in qualità di consigliere comunale della scorsa legislatura, con cui rispettando l'iter previsto dalla delibera, si formulava anche una proposta di candidature, che sarebbero dovute essere valutate per un eventuale conferimento delle benemerenze Sigillo della Città, premio Giustina Rocca, ecc. previste dal Consiglio Comunale (tra i nominativi da me segnalati, il professor Aldo Lojodice dell'Università degli Studi di Bari, l'industriale patron della Luxottica Leonardo Del Vecchio nativo di Trani, la storica preside del liceo Classico Francesco De Sanctis, Maria Rachele Taddei Ciafardini).
Non ho mai ricevuto notizia in merito al percorso amministrativo dettato da questa delibera di consiglio comunale. Apprendo ora dalla stampa che l'Amministrazione Comunale nelle prossime festività di S. Nicola, intende premiare con civiche benemerenze alcuni cittadini tranesi. Non è mia intenzione entrare nel merito di queste scelte, certamente meritevoli di attestazioni di carattere istituzionale, ma mi chiedo, avendo votato e contribuito a far approvare il citato provvedimento di Consiglio, che fine hanno fatto le civiche benemerenze previste dal Consiglio Comunale? Non è che si corre il rischio, così come accaduto per le delibere di gemellaggio con la città di Ischia e quella, più recente, di conferimento di cittadinanza onoraria ai discendenti maori del tranese Sciascia, di trovarsi con provvedimenti di Consiglio totalmente inattuati, dopo il clamore dell'approvazione consiliare?».
Franco Caffarella