Clownterapia, la seconda edizione del progetto Asl Bat
Gorgoni: «Ridere fa buon sangue, ridere non ha età, ridere..è una cosa seria»
martedì 9 dicembre 2014
7.19
"In Russia la maggior parte degli ospedali non ha anestetici, non hanno denaro sufficiente. Alcuni, tra i bambini vittime del cancro, possono presentare metastasi alle ossa, condizione definita come il più tremendo dolore che un essere umano posso provare. Così, una madre può stare nella stanza di un bambino che non ha mai smesso di urlare e piangere per mesi, anni. L'85% delle volte che mi sono presentato con l'aspetto di un clown, hanno smesso di piangere". Fondatore della clownterapia, Patch Adams sapeva benissimo che ascoltare il malato, comprenderlo e dedicargli del tempo, sono tappe essenziali di un perfetto percorso di guarigione.
Naso rosso, camice colorato e palloncini alla mano, i clown dottori trasformano le cupe camere d'ospedale in ambienti sereni, dove il posto d'onore è costantemente occupato dal sorriso. In quest'ottica, la Asl Bat ha avviato un progetto di clownterapia, presentato sabato 6 dicembre nella sala riunioni del San Nicola Pellegrino. Giunta alla seconda edizione, l'iniziativa prevede un corso di formazione per clown dottori e due progetti di ricerca clinica: "Ridere fa buon sangue", realizzato presso l'unità operativa di ematologia di Barletta, e "Ridere non ha età", avviato in una struttura residenziale per anziani di Andria.
Alla conferenza stampa di presentazione, tra gli altri, hanno partecipato il presidente dell'associazione "Andria Città Sana - In Compagnia del Sorriso", Dino Leonetti, il responsabile del progetto formativo di Clownterapia, Massimiliano La Paglia, e il direttore generale Asl Bt, Giovanni Gorgoni. Quest'ultimo ha dichiarato: «Ridere fa buon sangue, ridere non ha età, ridere, alla fine, è una cosa seria. Il sorriso è il filo conduttore di questo secondo progetto di clownterapia, molto più convincente rispetto al primo tentativo. Spesso si dimentica la dimensione umana del paziente. Ridere e sorridere sono modi per recuperare un contatto con chi soffre».
Naso rosso, camice colorato e palloncini alla mano, i clown dottori trasformano le cupe camere d'ospedale in ambienti sereni, dove il posto d'onore è costantemente occupato dal sorriso. In quest'ottica, la Asl Bat ha avviato un progetto di clownterapia, presentato sabato 6 dicembre nella sala riunioni del San Nicola Pellegrino. Giunta alla seconda edizione, l'iniziativa prevede un corso di formazione per clown dottori e due progetti di ricerca clinica: "Ridere fa buon sangue", realizzato presso l'unità operativa di ematologia di Barletta, e "Ridere non ha età", avviato in una struttura residenziale per anziani di Andria.
Alla conferenza stampa di presentazione, tra gli altri, hanno partecipato il presidente dell'associazione "Andria Città Sana - In Compagnia del Sorriso", Dino Leonetti, il responsabile del progetto formativo di Clownterapia, Massimiliano La Paglia, e il direttore generale Asl Bt, Giovanni Gorgoni. Quest'ultimo ha dichiarato: «Ridere fa buon sangue, ridere non ha età, ridere, alla fine, è una cosa seria. Il sorriso è il filo conduttore di questo secondo progetto di clownterapia, molto più convincente rispetto al primo tentativo. Spesso si dimentica la dimensione umana del paziente. Ridere e sorridere sono modi per recuperare un contatto con chi soffre».