Com'era verde la mia... Trani: prosegue il taglio di quasi mille alberi in città

L'abbattimento, distribuito lungo tutto il 2023, comprende anche i tronchi delle palme malate

martedì 20 giugno 2023 10.12
Nell'operazione risulta che saranno finalmente abbattuti tutti quei monconi di tronchi di palme che sicuramente non sono una bella immagine della Città, soprattutto sul lungomare e in piazza Quercia, ma anche alberi malati e pericolosi per cose e persone.

Certo, ci si augura che in una città che non eccelle per il verde pubblico il piano preveda contestualmente una operazione mirata a rimpiazzare le piante eliminate altrettanto potente. Pare sia prevista la piantumazione di un albero per ogni albero abbattuto, ma è anche vero che difficilmente giovani piante potranno rimpiazzare alberi anche quasi secolari nel rapporto uno a uno. In diverse città europee sono in vigore leggi ai sensi delle quali per ogni albero abbattuto, per qualunque ragione l'abbattimento avvenga, debbano esserne piantati tre o addirittura quattro .

Nella consapevolezza di oneri di spesa sicuramente notevoli, certo, spesso a causa di una manutenzione che probabilmente non ha nel tempo cautelato il verde pubblico della città, il suggerimento che viene dall'Europa - ma in verità anche in diverse città del nord Italia - potrebbe essere preso in considerazione.

Trani sta cambiando aspetto con questo verde che viene sempre meno, soprattutto nel centro, e il richiamo al titolo del film "Com'era verde la mia valle" non è per questo buttato a caso. La situazione va certo migliorando, con la manutenzione dei lecci nella piazza, e ci si augura possa migliorare anche altrove.

Dove il verde pullula in modo selvaggio e incondizionato, oltretutto, ogni anno si renderebbe più indispensabile una ricognizione della situazione circa la foresta di ailanto che riempie il sottovia di via Istria, una specie arborea che è rinomatamente infestante ed è capace di sfondare il cemento, creando problemi alle strutture. Operazione sicuramente non facile perché è una specie invasiva che, tagliata, non fa che riprodursi ancora di più a partire dalle radici. Ma questa è un'altra storia.

In un'epoca in cui vanno di moda i boschi verticali la cura e lo sviluppo del verde nelle città è un obbligo a cui bisogna prestare sempre più attenzione, non solo per questioni estetiche ma soprattutto per la salubrità dell'ambiente costantemente minacciato dall'inquinamento. E in una città più verde, con fronde ombrose magari a delimitare piste ciclabili percorribili, si vive sicuramente meglio.