Comando provinciale dei Carabinieri: inaugurata l’Agorà degli eroi
Tenutasi ieri la cerimonia per l’inaugurazione dello spazio dedicato ai caduti in servizio dell’arma
mercoledì 30 ottobre 2024
07.00
Una cerimonia dalle forti emozioni, solenne, e che senz'altro è stata capace di rievocare lo spirito di chi per il bene superiore ha perso la vita. Potremmo descrivere così l'essenza dell'Agorà degli Eroi, inaugurata il 29 ottobre presso il Comando Provinciale dei Carabinieri BT a Trani.
Un'area dedicata a tutti quegli "eroi" che hanno perso la vita per salvarne delle altre tutelando la nazione e la patria, come evidenzia anche il Prefetto Silvana D'Agostino: "Un'idea meravigliosa per celebrare questi nostri eroi. Momenti che servono a risaldare i valori dell'Arma dei Carabinieri", dice il Prefetto citando poi il motto dell'arma:" l'arma si fonda sul motto "Nei secoli fedeli", fedeli fino al sacrificio della vita. Questo hanno fatto questi nostri grandi eroi".
Nella cerimonia di inaugurazione è intervenuto anche il Comandante Galasso:" Difficile esprimere cosa rappresentino questi ragazzi. La preparazione dell'Agorà è stato il nostro passatempo estivo", ringrazia poi i presenti e le istituzioni specificando l'importanza di questi eroi: "quando verranno le scolaresche in visita alla caserma il primo luogo che mostreremo sarà questo luogo testimone di memoria. Mostreremo ai più giovani cosa vuol dire essere un uomo che dona se stesso agli altri. In questo cortile ci sono storie bellissime".
Il cortile è stato adornato dai murales ritraenti i volti degli eroi che qui citiamo: CAR. SAVINO DI GENNARO, BRIG. FRANCESCO LOBEFARO, MASUPS. CARLO DE TRIZIO, BRIG. ANTONIO CEZZA, CAR. LUIGI DE GENNARO, CAR. ANTONIO LORUSSO, BRIG. SALVATORE PIETROCOLA, CAR. GIUSEPPE SPERA.
Le opere sono state realizzate dalla professoressa Antonella Palmitessa ed, al fianco di ogni ritratto, vi è il racconto delle storie dei singoli.
"Il nome Agorà - spiega il Comandante Galasso- non è casuale. Nell'antichità era il luogo più importante, allo stesso modo da qui prenderemo anche noi le decisioni più importanti per la tutela del territorio".
Presenti alla cerimonia, oltre alle istituzioni politiche e militari, i familiari delle vittime, per una celebrazione che certo ha centrato l'obiettivo del ricordo e della memoria di chi si è sacrificato per il prossimo.
Un'area dedicata a tutti quegli "eroi" che hanno perso la vita per salvarne delle altre tutelando la nazione e la patria, come evidenzia anche il Prefetto Silvana D'Agostino: "Un'idea meravigliosa per celebrare questi nostri eroi. Momenti che servono a risaldare i valori dell'Arma dei Carabinieri", dice il Prefetto citando poi il motto dell'arma:" l'arma si fonda sul motto "Nei secoli fedeli", fedeli fino al sacrificio della vita. Questo hanno fatto questi nostri grandi eroi".
Nella cerimonia di inaugurazione è intervenuto anche il Comandante Galasso:" Difficile esprimere cosa rappresentino questi ragazzi. La preparazione dell'Agorà è stato il nostro passatempo estivo", ringrazia poi i presenti e le istituzioni specificando l'importanza di questi eroi: "quando verranno le scolaresche in visita alla caserma il primo luogo che mostreremo sarà questo luogo testimone di memoria. Mostreremo ai più giovani cosa vuol dire essere un uomo che dona se stesso agli altri. In questo cortile ci sono storie bellissime".
Il cortile è stato adornato dai murales ritraenti i volti degli eroi che qui citiamo: CAR. SAVINO DI GENNARO, BRIG. FRANCESCO LOBEFARO, MASUPS. CARLO DE TRIZIO, BRIG. ANTONIO CEZZA, CAR. LUIGI DE GENNARO, CAR. ANTONIO LORUSSO, BRIG. SALVATORE PIETROCOLA, CAR. GIUSEPPE SPERA.
Le opere sono state realizzate dalla professoressa Antonella Palmitessa ed, al fianco di ogni ritratto, vi è il racconto delle storie dei singoli.
"Il nome Agorà - spiega il Comandante Galasso- non è casuale. Nell'antichità era il luogo più importante, allo stesso modo da qui prenderemo anche noi le decisioni più importanti per la tutela del territorio".
Presenti alla cerimonia, oltre alle istituzioni politiche e militari, i familiari delle vittime, per una celebrazione che certo ha centrato l'obiettivo del ricordo e della memoria di chi si è sacrificato per il prossimo.