Comitato per la discarica, la soddisfazione di Legambiente Trani

Il circolo: «Finalmente una breccia nei silenzi che hanno caratterizzato le politiche ambientali in città»

lunedì 11 gennaio 2016 16.01
Sulla convocazione del comitato cittadino di garanzia per la discarica, soddisfazione viene espressa da Legambiente Trani.

«Si registra finalmente una breccia - dicono dal circolo cittadino presieduto da Pierluigi Colangelo (foto) - nei silenzi ed omertà che hanno caratterizzato le politiche ambientali della città con un concreto atto di condivisione e trasparenza ad opera dell'amministrazione Comunale di Trani, l'Amiu e l'assessorato regionale all'Ambiente all'esito della convocazione in data 11 gennaio di un comitato cittadino di controllo per le indispensabili attività di bonifica della discarica di Trani. Coerentemente ai programmi annunciati in campagna elettorale sia il sindaco Amedeo Bottaro che l'assessore Domenico Santorsola si appellano alle società civile ed alle associazioni cittadine affinché vengano condivise le imponenti sfide che minacciano il futuro ambientale della città di Trani».

«Istituire un comitato di sorveglianza e controllo -proseguono - sostanzia un prerequisito fondamentale affinché i cittadini possano "toccare con mano" e condividere costantemente l'azione amministrativa. L'impegno di Legambiente Trani, unitamente alle altre associazioni presenti nell'istituito comitato di garanzia e sorveglianza, sarà quello di monitorare il rispetto della normativa ambientale nelle diverse fasi di bonifica della discarica cittadina e contestualmente di suggerire ed indirizzare, con l'ausilio di propri tecnici, le scelte più opportune ed efficaci anche quanto alle lacune ed alla indefinita tempistica del piano di bonifica come reso pubblico. Rilevante si sostanzia l'impegno accanto alla città di Trani di Regione ex Ato e l'Oga Bat quali soggetti che avendo beneficiato della discarica di Trani dovranno ora impegnarsi nella individuazione dei fondi indispensabili a scongiurare il denunciato disastro ambientale in quanto non potranno certo attendersi i tempi di un giudizio o invocare insperati soccorsi "dal cielo" che piuttosto con le piogge invernali minaccia di peggiorare la situazione del percolato».

«Una immediata occasione per testare la capacità e partecipazione dei cittadini nel guarire dalla "malattia dei rifiuti" - sostiene ancora Legambiente Trani - viene prontamente offerta dall'annunciato avvio della raccolta differenziata porta a porta. Infatti pur promotrice della filosofia Rifiuti Zero la Legambiente consapevolmente evidenzia come un tale traguardo imponga un indispensabile e collettivo mutamento delle coscienze. In tal senso si auspica che, come con l'istituito Comitato di garanzia per la discarica parimenti, gli annunciati seminari formativi del piano di igiene urbana sostanzino il fattivo coinvolgimento delle realtà ambientali del territorio al fine di pianificare le più efficaci strategie di promozione comunicazione quale passo essenziale per avviare la raccolta porta a porta».

«Legambiente, da lustri impegnata nelle scuole e nella città, garantisce - precisano - un concreto sforzo per la diffusione delle buone pratiche ambientali ed in tal senso auspica quanto prima la individuazione nell'esecutivo della amministrazione cittadina di un soggetto di riferimento capace di ascoltare i bisogni della collettività ed essere in grado di dare risposte tempestive e coerenti.
Risolvere criticità e problemi impone professionalità, competenze e convinzioni politiche maturate sul campo direttamente al servizio della città nel confronto quotidiano con cittadini, associazioni, comitati e mondo del volontariato di modo da poter reagire prontamente e cogliere opportunità e trasformarle in risorse secondo una visione che intenda il sistema città come obiettivo di lungo periodo e non quale mero bacino elettorale. Si reclama un'amministrazione che abbia la volontà e capacità di agire non solo "all'interno" dell'ente ma anche "verso e con l'esterno", generando - concludono - un circuito virtuoso di sinergie e relazioni che consenta di scambiare prontamente informazioni, competenze e know how a tutela degli interessi diffusi della comunità».