Comunali 2015, al ballottaggio nessun apparentamento ufficiale
I quattro "esclusi" rifiutano di appoggiare apertamente Bottaro o Florio
giovedì 4 giugno 2015
8.35
Nessun apparentamento ufficiale in vista del ballottaggio: è il messaggio comune recapitato dai quattro ex-candidati sindaco, esclusi ormai dalla corsa alla poltrona di primo cittadino, all'indirizzo di Antonio Florio e Amedeo Bottaro. Raggiunti telefonicamente, gli sconfitti hanno anche espresso le prime volontà in vista del futuro consiglio comunale.
Il primo a rispondere è stato Antonio Procacci, che ha confermato quanto già dichiarato: «La mia posizione è esattamente quella che ho sempre espresso. Al ballottaggio non ci apparentiamo con nessuno e non sosteniamo nessuno, lasciamo ampia libertà ai nostri elettori di fare la propria scelta. Come movimento, rimaniamo su queste posizioni. In prima persona, poi, per quanto riguarda il Consiglio Comunale, confermo la volontà di rinunciare al mio posto in assise per lasciare spazio a qualcun altro della mia lista. L'avevo già anticipato nello scorso mese di aprile, quando qualcuno insinuava che la mia candidatura fosse figlia della volontà di fare solo ed esclusivamente il consigliere comunale. Non è per questo che sono stato votato, ma la nostra presenza sarà comunque garantita. Continuerò a essere il leader di questo gruppo da fuori le aule di governo, non saranno traditi gli oltre tremila elettori che hanno deciso di votare per me».
«Noi non ci apparentiamo - dichiara invece Antonella Papagni -, i nostri elettori facciano quello che riterranno più opportuno. Del resto, il Movimento 5 Stelle, è noto, non si apparenta con nessuno. Sarà nostro dovere fare, poi, opposizione in sede di Consiglio Comunale». Questa, invece, la posizione di Emanuele Tomasicchio: «Lascio tutti liberi di scegliere quale strada seguire. Personalmente ho già utilizzato l'espressione di Craxi negli anni Ottanta a proposito del famoso referendum, dicendo "tutti a mare". Però, non posso non fare una considerazione: nel momento in cui ho denunciato pubblicamente quali fossero i diversi assetti di potere dietro i due candidati giunti poi al ballottaggio, non sarei coerente se andassi poi a votare per l'uno o per l'altra. Con i miei, faremo una riflessione comune, parlando dei risultati e cercando di capire se sia più opportuno assumere una posizione unica sulla questione o se dare il "liberi tutti", come sembra al momento più probabile. La riunione è stata, in realtà, fissata, per ufficializzare questo bel gruppo che si è creato in sede di campagna elettorale, con un occhio soprattutto ai giovani».
«Nessun apparentamento ufficiale ma apertura verso coloro che vorranno condividere o sostenere anche qualcuna delle nostre proposte che abbiamo formulato per Trani». Questo, invece quanto dichiarato da Carlo Laurora: «Saremo collaborativi sulle cose da fare e faremo, invece, opposizione se ci si muoverà contro le posizioni da noi auspicate. Nessun accordo, ma non si tratterà di essere l'uno contro l'altro. La situazione è difficile, non ci sarà spazio per egoismi. Bisognerà rimboccarsi le maniche per far raggiungere alla città anche il minimo traguardo».
Il primo a rispondere è stato Antonio Procacci, che ha confermato quanto già dichiarato: «La mia posizione è esattamente quella che ho sempre espresso. Al ballottaggio non ci apparentiamo con nessuno e non sosteniamo nessuno, lasciamo ampia libertà ai nostri elettori di fare la propria scelta. Come movimento, rimaniamo su queste posizioni. In prima persona, poi, per quanto riguarda il Consiglio Comunale, confermo la volontà di rinunciare al mio posto in assise per lasciare spazio a qualcun altro della mia lista. L'avevo già anticipato nello scorso mese di aprile, quando qualcuno insinuava che la mia candidatura fosse figlia della volontà di fare solo ed esclusivamente il consigliere comunale. Non è per questo che sono stato votato, ma la nostra presenza sarà comunque garantita. Continuerò a essere il leader di questo gruppo da fuori le aule di governo, non saranno traditi gli oltre tremila elettori che hanno deciso di votare per me».
«Noi non ci apparentiamo - dichiara invece Antonella Papagni -, i nostri elettori facciano quello che riterranno più opportuno. Del resto, il Movimento 5 Stelle, è noto, non si apparenta con nessuno. Sarà nostro dovere fare, poi, opposizione in sede di Consiglio Comunale». Questa, invece, la posizione di Emanuele Tomasicchio: «Lascio tutti liberi di scegliere quale strada seguire. Personalmente ho già utilizzato l'espressione di Craxi negli anni Ottanta a proposito del famoso referendum, dicendo "tutti a mare". Però, non posso non fare una considerazione: nel momento in cui ho denunciato pubblicamente quali fossero i diversi assetti di potere dietro i due candidati giunti poi al ballottaggio, non sarei coerente se andassi poi a votare per l'uno o per l'altra. Con i miei, faremo una riflessione comune, parlando dei risultati e cercando di capire se sia più opportuno assumere una posizione unica sulla questione o se dare il "liberi tutti", come sembra al momento più probabile. La riunione è stata, in realtà, fissata, per ufficializzare questo bel gruppo che si è creato in sede di campagna elettorale, con un occhio soprattutto ai giovani».
«Nessun apparentamento ufficiale ma apertura verso coloro che vorranno condividere o sostenere anche qualcuna delle nostre proposte che abbiamo formulato per Trani». Questo, invece quanto dichiarato da Carlo Laurora: «Saremo collaborativi sulle cose da fare e faremo, invece, opposizione se ci si muoverà contro le posizioni da noi auspicate. Nessun accordo, ma non si tratterà di essere l'uno contro l'altro. La situazione è difficile, non ci sarà spazio per egoismi. Bisognerà rimboccarsi le maniche per far raggiungere alla città anche il minimo traguardo».