Concerto dei Jamiroquai, il Comune ora balla in tribunale
«Omesso pagamento». La società Di e Gi chiede 30mila euro. Lo spettacolo si svolse a Trani il 3 luglio del 2006
martedì 5 febbraio 2013
12.00
«Omesso pagamento». La Di e Gi. (la società di spettacolo di D'Alessandro e Galli), attraverso i suoi legali ha fatto pervenire al Comune di Trani un atto di citazione con cui si chiede la condanna del Comune al pagamento di 30mila euro (oltre le spese legali) per asserita responsabilità contrattuale e indebito arricchimento per il concerto dei Jamiroquai, fiore all'occhiello dell'estate tranese del 2006.
Stando a quanto si legge nell'atto di citazione, il Comune non avrebbe corrisposto alla società di spettacolo i 30mila euro pattuiti per far cantare a Trani il gruppo musicale acid jazz britannico. L'evento musicale si svolse il 3 luglio del 2006 al Monastero di Colonna e rientra in uno dei due cartelloni estivi per i quali la procura di Trani ha disposto 14 rinvii a giudizio nei confronti dell'ex sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, di alcuni componenti di quella giunta (Mauro Scagliarini, Nicola Quinto, Sergio De Feudis, Savino De Toma, Giuseppe La Ricchia, Giovanni Cozzoli, Giacomo Ceci e Filomena Lorizzo), degli ex presidenti di Amet ed Amiu, Alfonso Mangione e Claudio Squiccimarro, dell'ex amministratore dell'Aigs, Sabino Antonino, del consigliere provinciale Carlo Laurora (all'epoca presidente del Consiglio comunale) e dell'ex consigliere comunale Dino Marinaro.
Il Comune ha conferito l'incarico di difendere l'Ente all'avvocatura comunale.
Stando a quanto si legge nell'atto di citazione, il Comune non avrebbe corrisposto alla società di spettacolo i 30mila euro pattuiti per far cantare a Trani il gruppo musicale acid jazz britannico. L'evento musicale si svolse il 3 luglio del 2006 al Monastero di Colonna e rientra in uno dei due cartelloni estivi per i quali la procura di Trani ha disposto 14 rinvii a giudizio nei confronti dell'ex sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, di alcuni componenti di quella giunta (Mauro Scagliarini, Nicola Quinto, Sergio De Feudis, Savino De Toma, Giuseppe La Ricchia, Giovanni Cozzoli, Giacomo Ceci e Filomena Lorizzo), degli ex presidenti di Amet ed Amiu, Alfonso Mangione e Claudio Squiccimarro, dell'ex amministratore dell'Aigs, Sabino Antonino, del consigliere provinciale Carlo Laurora (all'epoca presidente del Consiglio comunale) e dell'ex consigliere comunale Dino Marinaro.
Il Comune ha conferito l'incarico di difendere l'Ente all'avvocatura comunale.