Confronto candidati, Filiberto Palumbo: «Parteciperò con molto piacere»
«In genere, si dice che gli assenti hanno sempre torto! Non voglio correre questo rischio»
venerdì 11 settembre 2020
15.41
«Appare e scompare su sito web e scoppia la polemica. Ma quale confronto senza imparzialità?" Questo si chiedono - e chiedono ai lettori - Vito Branà e Tommaso Laurora, come me, invitati da Trani Viva a partecipare a un dibattito tra candidati sindaco, previsto nel tardo pomeriggio di domenica prossima. Leggo e rileggo l'articolo, così intitolato, che appare oggi nella cronaca di Trani dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Non ne colgo appieno il significato». È quanto scrive in una nota il candidato sindaco Filiberto Palumbo.
L'antefatto sta nella pubblicazione e nella successiva rimozione di un articolo di Giovanni Ronco, nostro apprezzato giornalista, in cui quest'ultimo critica alcuni aspetti del carattere di Amedeo Bottaro, sindaco uscente. La loro decisione, stando a quanto riferisce la Gazzetta, è quella di non partecipare al dibattito politico. Un evento al quale, al contrario, io sicuramente parteciperò, visto che non ritengo di privare la Città di Trani del mio contributo alla campagna elettorale.
Sono certo che i Tranesi abbiano bisogno di conoscere altre e diverse proposte, che si pongano come alternativa rispetto all'attuale gestione politico-amministrativa della nostra Città. Questo fa parte e si pone quale conseguenza di una corretta informazione politica. Quale migliore occasione vi è, se non quella di partecipare a un dibattito pubblico, che peraltro sarà trasmesso in diretta, via web? E poi che nesso vi è tra la pubblicazione e la cancellazione di un articolo con la rinunzia a partecipare a un confronto con gli altri Candidati al prestigioso ufficio di Sindaco?
In genere, si dice che gli assenti hanno sempre torto! Non voglio correre questo rischio! Certo, parto da una situazione di apparente svantaggio rispetto a quella di un amministratore che, come Amedeo Bottaro, naturalmente meglio di me, conosce le questioni amministrative della Città, e anche quelle che, per molti aspetti e per le ragioni più diverse, oggi, ne offuscano l'originaria identità.
Ma lo svantaggio è solo apparente! Io, infatti, conosco la storia di Trani; qui ho vissuto intensamente gli anni migliori della vita; me l'hanno anche raccontata i miei genitori, l'ho appresa dai libri scritti dai miei avi, la leggo ancora nelle tante cose, che furono della mia famiglia e che continuano nella loro eterna testimonianza di un passato glorioso.
Da qui sorge l'idea di recuperare l'originaria identità di Trani; il riferimento è ai tempi in cui cui vi era ricchezza e occupazione: quando Trani si mostrava per la qualità dell'industria e del commercio, quando il nostro era il Foro delle Puglie, e quando il turismo le prometteva infiniti vantaggi.
Ecco le ragioni che mi inducono a partecipare al dibattito e lo farò anche con molto piacere. Grazie per l'invito».
L'antefatto sta nella pubblicazione e nella successiva rimozione di un articolo di Giovanni Ronco, nostro apprezzato giornalista, in cui quest'ultimo critica alcuni aspetti del carattere di Amedeo Bottaro, sindaco uscente. La loro decisione, stando a quanto riferisce la Gazzetta, è quella di non partecipare al dibattito politico. Un evento al quale, al contrario, io sicuramente parteciperò, visto che non ritengo di privare la Città di Trani del mio contributo alla campagna elettorale.
Sono certo che i Tranesi abbiano bisogno di conoscere altre e diverse proposte, che si pongano come alternativa rispetto all'attuale gestione politico-amministrativa della nostra Città. Questo fa parte e si pone quale conseguenza di una corretta informazione politica. Quale migliore occasione vi è, se non quella di partecipare a un dibattito pubblico, che peraltro sarà trasmesso in diretta, via web? E poi che nesso vi è tra la pubblicazione e la cancellazione di un articolo con la rinunzia a partecipare a un confronto con gli altri Candidati al prestigioso ufficio di Sindaco?
In genere, si dice che gli assenti hanno sempre torto! Non voglio correre questo rischio! Certo, parto da una situazione di apparente svantaggio rispetto a quella di un amministratore che, come Amedeo Bottaro, naturalmente meglio di me, conosce le questioni amministrative della Città, e anche quelle che, per molti aspetti e per le ragioni più diverse, oggi, ne offuscano l'originaria identità.
Ma lo svantaggio è solo apparente! Io, infatti, conosco la storia di Trani; qui ho vissuto intensamente gli anni migliori della vita; me l'hanno anche raccontata i miei genitori, l'ho appresa dai libri scritti dai miei avi, la leggo ancora nelle tante cose, che furono della mia famiglia e che continuano nella loro eterna testimonianza di un passato glorioso.
Da qui sorge l'idea di recuperare l'originaria identità di Trani; il riferimento è ai tempi in cui cui vi era ricchezza e occupazione: quando Trani si mostrava per la qualità dell'industria e del commercio, quando il nostro era il Foro delle Puglie, e quando il turismo le prometteva infiniti vantaggi.
Ecco le ragioni che mi inducono a partecipare al dibattito e lo farò anche con molto piacere. Grazie per l'invito».