«Consiglieri in balia di un pensiero unico che gestisce tutta l’amministrazione»

Polemico intervento di Mario Troysi

giovedì 10 dicembre 2009
«Il ruolo centrale dei consiglieri comunali e del Consiglio comunale è stato messo da parte in virtù di un pensiero unico che gestisce l'intera amministrazione». L'intervento di Mario Troysi, consigliere di maggioranza di Forza Italia (PdL), apre una breccia nel muro del centrodestra. «Occorre una verifica programmatica, seria, sana e salutare – tuona Troysi - che abbia due presupposti fondamentali: la collegialità e la condivisione di tutte le forze politiche di maggioranza elette in Consiglio».

Nella requisitoria in aula, Troysi invita l'amministrazione a cambiar rotta, a ripensare le scelte. «Gli assessori non rispondono alle forze politiche, tutte le aziende sono in mano ad un solo partito (Alleanza nazionale, ndc) sebbene Tarantini sia sta rieletto soprattutto grazie ai 7226 voti di Forza Italia, partito di maggioranza relativa ma, evidentemente, solo sulla carta. Io non condivido questo modo di far politica, così come non ero d'accordo sulla nomina del direttore generale. Noi consiglieri siamo stati chiamati dalla Corte dei Conti a risarcire lo Stato per l'aumento illegittimo del gettone di presenza. Sulla scorta della sentenza della Corte dei Conti di Milano sul caso Borghini, lo stesso dovrebbe fare Laurora per i mesi in cui è stato direttore generale pur non potendolo fare per palese incompatibilità. La verità è che, oggi, i consiglieri sono stati destituiti da ogni ruolo di controllo ed indirizzo in favore delle decisioni di un governo oligarchico».

Troysi lancia critiche di natura politica, ma anche critiche sui provvedimenti intrapresi: «Le piste ciclabili non mi piacciono, non le avrei mai fatte. Quella su via Corato è un capolavoro di pericolosità, quella sul lungomare ha ucciso l'intera zona di Colonna. Sono solo alcuni esempi, non da meno la questione urbanistica: mi chiedo quanti siano i ricorsi al Tar e i ricorsi straordinari davanti al Capo dello Stato e se vi è stata la trasposizione innanzi ai giudici ordinari amministrativi, che fine abbia fatto il Contratto di Quartiere e le imprese che hanno vinto l'appalto. Infine le aziende partecipate e compartecipate: sono stato investito da un esposto al Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Trani da parte del presidente dell'Amet, Lucio Gala. L'esposto si è concluso con l'archiviazione. Nonostante tutto, il signor Gala non ha ritenuto chiedere scusa né a me e né al Consiglio comunale sebbene io abbia agito nel rispetto delle mie prerogative istituzionali. Di più: ad avallare le mie tesi vi è un parere della Corte dei Conti, richiesto dal sindaco. Questo modo di far politica non mi appartiene, ecco perché chiedo con urgenza una verifica politica e programmatica».