"Consiglieri novelli", Marinaro (Pd): «Impossibile questa burocrazia»

Tanto il lavoro da svolgere, dal fitto casa al piano delle coste

sabato 14 novembre 2015 07.00
A cura di Vincenzo Membola
Sono tanti i volti nuovi in consiglio comunale, alla prima esperienza nella macchina amministrativa. Dopo aver intervistato tutte le consigliere, è ora il turno di concentrarsi sui consiglieri alla prima legislatura, come, ad esempio, Giacomo Marinaro, eletto tra le fila del Partito Democratico. «Dopo tanti anni nella politica attiva indiretta, come facente parte di gruppi giovanili, e una vita a catturare esperienza da mio padre, so come interfacciarmi a burocrazia e macchina amministrativa. Vivere la lentezza delle pratiche negli uffici comunali è inaccettabile».

Tra i ritardi balzati all'onore delle cronache in questi giorni c'è il fitto casa. «Sono intervenuto in maniera schietta e onesta per fare chiarezza su opere da realizzare e relative tempistiche. Bisogna essere in grado di comunicare con i cittadini. Per ciò che concerne le quote per l'emergenza abitativa, le pratiche sono state bloccate in primis dal governo centrale, che le ha sbloccate appena una settimana fa».

«Trani - continua Giacomo Marinaro - ha delle carenze strutturali che stanno minando la credibilità della nostra città: dal piano dei parcheggi, problema quotidiano, al piano del commercio, fino a quello delle coste. Quest'ultimo è fondamentale per lo sviluppo della città, è dalla costa che deve riprendere a muoversi l'economia. Come primo impegno, sto invece garantendo supporto a tutte quelle piccole e medie attività di ristorazione, american bar e non solo che si sono impegnate per mantenere alto il nostro nome, ma anche e soprattutto a mantenere viva la micro-economia della zona. Senza queste realtà, che d'estate, nel caso dei locali in prossimità del mare, raccolgono fino a quindici-venti ragazzi lavoratori, le famiglie andrebbero in difficoltà. Molti studenti grazie al lavoro occasionale e stagionale riescono a non gravare sui propri genitori, già alle prese con tanti altri problemi. Vanno messi in condizione di lavorare al meglio».