Consiglio Comunale, una maratona da 13 ore
Approvati (quasi) tutti i punti, c'è una nuova maggioranza
giovedì 27 novembre 2014
8.28
Si è concluso intorno alle ore 23 il Consiglio Comunale, iniziato alle 10 di ieri mattina: una vera e propria maratona politica durata bene 13 ore. Approvati tutti i debiti fuori bilancio, salta invece il nuovo regolamento per gli impianti pubblicitari, fortemente sostenuto dal consigliere comunale, in quota Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Raimondo Lima. Trani, da diversi anni ormai, continua a rimanere senza una precisa normativa nel campo, con un proliferarsi di impianti abusivi e con un censimento fermo al 2010. L'evoluzione della seduta permette, inoltre, l'apertura di nuovi scenari sul piano politico.
Parte, come ormai da abitudine, in ritardo l'assise: la maggioranza scarseggia tra i banchi alla prima chiamata e si devono attendere le dieci per far cominciare il Consiglio, tra i brontolii del presidente Ferrante che, ironicamente, propone l'installazione di un grosso orologio al centro, di fronte a tutti i consiglieri. Maggioranza che, in realtà, vacillerà per tutta la giornata: numerose le sospensioni per la mancanza del numero legale, che hanno contribuito all'ulteriore protrarsi dell'incontro. Sul filo del ridicolo la parte fatta recitare, intorno alle sei di pomeriggio, all'assessore Capurso: costretto a leggere, dal provvedimento, anche le parti dedicate alla composizione del materiale di lavoro e alla procedura di preparazione dello stesso, pur di guadagnare tempo e permettere l'andirivieni di consiglieri.
A fare da "sgabello", o da diciassettesimo che dir si voglia, si ritrova il consigliere Paolillo, fino a ieri all'opposizione e già oggi in ballo per un posto da assessore. Ruolo che potrebbe costare "un uomo" a Forza Italia, vera croce e delizia per l'amministrazione Riserbato. Gargiuolo, De Toma e Cozzoli abbandonano la seduta per tutta la mattinata, rientrando solo nel tardo pomeriggio e lasciando i soli Forni e Scagliarini in balia delle onde, spesso astenuti sui provvedimenti. Per il mancato pieno sostegno, il sindaco potrebbe pensare proprio di fare a meno di uno dei tre assessori del partito (De Simone, Uva, Sotero) per far posto alla nuova e sgargiante "stampella". Se l'ipotesi dovesse avverarsi, verrebbe liberato un posto in Consiglio, che sarebbe riempito da Ornella Gelso, prima non eletta nella lista del Movimento Schittulli.
Il Consiglio, inoltre, si apre con una preoccupata relazione del consigliere Triminì, che interviene sugli ultimi fatti di cronaca che hanno scosso la città. I colpi di pistola in via Togliatti, gli incendi di auto hanno traumatizzato i tranesi: viene chiesta maggiore attenzione e una più costante presenza delle forze dell'ordine. L'intervento del primo cittadino, Gigi Riserbato, che chiude gli interventi preliminari, parte dalla conferenza dei sindaci, tenutasi ieri per discutere dell'emergenza sanità. A partire dal pronto soccorso tranese: «Abbiamo scoperto che la delibera di giunta regionale del 28 ottobre è viziata perché sprovvista del parere della conferenza dei sindaci della Bat: pertanto il presidente, Francesco Giorgino, la impugnerà». Sul tema discarica, Riserbato ha mostrato ferma convinzione nelle proprie mosse: «Sul tema - ha spiegato - sono in corso accertamenti penali che non ci permettono di rispondere a molte domande. Io mi sono preso le mie responsabilità: ho partecipato all'assemblea di Amiu e, nonostante i mal di pancia di alcune forze politiche, ho assunto le mie decisioni». Anche la questione sicurezza entra a far parte del suo discorso: «Sull'incendio dell'auto ho sentito il capitano dei Carabinieri che mi ha confermato che è in corso un'indagine. La relazione dei Vigili del Fuoco, però, parla di una semplice autocombustione. Sugli spari in via Togliatti, è chiaro che si tratta di un episodio preoccupante».
A seguire, tutti i provvedimenti verranno approvati: unico escluso proprio quello sugli impianti pubblicitari, per il quale Lima se la prende con il dirigente comunale Stasi, parlando di auto-sfiducia. Sul piano generale, si può tranquillamente parlare di "acque agitate" per il sindaco Riserbato: non si intravedono, all'orizzonte, periodi tranquilli. Con le Regionali potrebbe ancora cambiare tutto.
Parte, come ormai da abitudine, in ritardo l'assise: la maggioranza scarseggia tra i banchi alla prima chiamata e si devono attendere le dieci per far cominciare il Consiglio, tra i brontolii del presidente Ferrante che, ironicamente, propone l'installazione di un grosso orologio al centro, di fronte a tutti i consiglieri. Maggioranza che, in realtà, vacillerà per tutta la giornata: numerose le sospensioni per la mancanza del numero legale, che hanno contribuito all'ulteriore protrarsi dell'incontro. Sul filo del ridicolo la parte fatta recitare, intorno alle sei di pomeriggio, all'assessore Capurso: costretto a leggere, dal provvedimento, anche le parti dedicate alla composizione del materiale di lavoro e alla procedura di preparazione dello stesso, pur di guadagnare tempo e permettere l'andirivieni di consiglieri.
A fare da "sgabello", o da diciassettesimo che dir si voglia, si ritrova il consigliere Paolillo, fino a ieri all'opposizione e già oggi in ballo per un posto da assessore. Ruolo che potrebbe costare "un uomo" a Forza Italia, vera croce e delizia per l'amministrazione Riserbato. Gargiuolo, De Toma e Cozzoli abbandonano la seduta per tutta la mattinata, rientrando solo nel tardo pomeriggio e lasciando i soli Forni e Scagliarini in balia delle onde, spesso astenuti sui provvedimenti. Per il mancato pieno sostegno, il sindaco potrebbe pensare proprio di fare a meno di uno dei tre assessori del partito (De Simone, Uva, Sotero) per far posto alla nuova e sgargiante "stampella". Se l'ipotesi dovesse avverarsi, verrebbe liberato un posto in Consiglio, che sarebbe riempito da Ornella Gelso, prima non eletta nella lista del Movimento Schittulli.
Il Consiglio, inoltre, si apre con una preoccupata relazione del consigliere Triminì, che interviene sugli ultimi fatti di cronaca che hanno scosso la città. I colpi di pistola in via Togliatti, gli incendi di auto hanno traumatizzato i tranesi: viene chiesta maggiore attenzione e una più costante presenza delle forze dell'ordine. L'intervento del primo cittadino, Gigi Riserbato, che chiude gli interventi preliminari, parte dalla conferenza dei sindaci, tenutasi ieri per discutere dell'emergenza sanità. A partire dal pronto soccorso tranese: «Abbiamo scoperto che la delibera di giunta regionale del 28 ottobre è viziata perché sprovvista del parere della conferenza dei sindaci della Bat: pertanto il presidente, Francesco Giorgino, la impugnerà». Sul tema discarica, Riserbato ha mostrato ferma convinzione nelle proprie mosse: «Sul tema - ha spiegato - sono in corso accertamenti penali che non ci permettono di rispondere a molte domande. Io mi sono preso le mie responsabilità: ho partecipato all'assemblea di Amiu e, nonostante i mal di pancia di alcune forze politiche, ho assunto le mie decisioni». Anche la questione sicurezza entra a far parte del suo discorso: «Sull'incendio dell'auto ho sentito il capitano dei Carabinieri che mi ha confermato che è in corso un'indagine. La relazione dei Vigili del Fuoco, però, parla di una semplice autocombustione. Sugli spari in via Togliatti, è chiaro che si tratta di un episodio preoccupante».
A seguire, tutti i provvedimenti verranno approvati: unico escluso proprio quello sugli impianti pubblicitari, per il quale Lima se la prende con il dirigente comunale Stasi, parlando di auto-sfiducia. Sul piano generale, si può tranquillamente parlare di "acque agitate" per il sindaco Riserbato: non si intravedono, all'orizzonte, periodi tranquilli. Con le Regionali potrebbe ancora cambiare tutto.