Consiglio comunale, via libera alla ricapitalizzazione dell'Amiu
La proposta è stata approvata a maggioranza
lunedì 28 dicembre 2015
10.06
PRIMO APPELLO - È andato a vuoto il primo appello delle ore 9 per la seduta del Consiglio comunale, chiamato ad approvare dieci punti all'ordine del giorno Tra cui la ricapitalizzazione dell'Amiu spa. Solo 12 i presenti, tra cui Beppe Corrado come unico rappresentante dell'opposizione. Nuovo appello alle ore 10. Adesso è in corso una riunione dei rappresentanti del centrosinistra.
SECONDO APPELLO - Al secondo appello, alle ore 10, sono stati contati 28 presenti. La seduta è cominciata. Le assenze di Marinaro, De Laurentis e Ventura (tutti del Pd) erano state comunicate alla presidenza e sono dovute a motivi personali. L'assessore alle Finanze, Giuseppe Tempesta, ha comunicato l'esistenza di una serie di altri debiti fuori bilancio che saranno discussi nella prossima seduta del Consiglio comunale. La seduta è entrata nel vivo con l'intervento del consigliere Aldo Procacci.
GLI INTERVENTI PRELIMINARI - L'esponente della lista Trani#aCapo ha contestato la convocazione d'urgenza di una seduta che ha all'ordine del giorno argomenti che non hanno nulla di urgente; peraltro la seduta è stata convocata il 28 dicembre, con invio degli atti il 24 dicembre. Tra gli altri argomenti trattati, brevemente, da Procacci c'è anche il problema dei lavoratori della cooperativa Vigilanza Tranese, la cui situazione è legata all'appalto comunale per la vigilanza degli immobili pubblici. Procacci ha chiesto che il Comune convochi al più presto il presidente della coop. Dopo Procacci la parola è passata a Luisa Di Lernia e, poi, alla collega Antonella Papagni del M5S.
Raimondo Lima (Fratelli d'Italia-An) ha riproposto la questione del palazzo che dovrebbe sorgere in via Annibale Maria di Francia, al posto di una villetta già abbattuta. Lima ha chiesto conto anche del perché l'assessore alla Cultura, Grazia Distaso, abbia firmato il bando di gara del Natale tranese, cosa che - ha sottolineato il consigliere - avrebbe dovuto fare il dirigente del settore. Subito dopo Pasquale De Toma (Fi) e Carlo Avantario (Pd). Emanuele Tomasicchio (candidato sindaco del centrodestra alle ultime amministrative) è tornato anche lui sulla storia dell'edificio che dovrebbe essere costruito in via Annibale Maria di Francia, «il cui fascicolo è nelle mani del commissario ad acta» e per questo non è possibile l'accesso agli atti. Tomasicchio ha chiesto che la pratica edilizia torni nella disponibilità dell'ufficio tecnico comunale. Tomasicchio ha, inoltre, spiegato che il Comune per gli edifici pubblici acquista l'energia elettrica non dall'Amet, ma da una società di Imola. Il consigliere Beppe Corrado (lista Florio-Area popolare), che ha parlato della situazione dell'Amet, ha annunciato anche l'imminente addio al Comune da parte di Michele Stasi, dirigente del settore Urbanistica.
AMIU E DISCARICA - L'assessore alle Finanze, Angelo de Biase, ha relazionato sulla situazione dell'Amiu. De Biase ha spiegato che l'utile di esercizio viene annullato dai costi della bonifica della discarica, che ammontano a oltre due milioni di euro l'anno. La consigliera Anna Maria Barresi (Più Trani) ha invitato, invece, il Comune a richiedere alla Regione i soldi dovuti per i conferimenti in discarica che ammonterebbero a 5 milioni di euro.
Il sindaco Amedeo Bottaro ha chiarito che oggi non si decide se ricapitalizzare o meno l'Amiu, ma «se c'è una volontà del Consiglio di ricapitalizzare. In alternativa si dovrebbe liquidare». «E' chiaro che bisogna verificare se ci sono le condizioni economiche, ma la volontà dell'amministrazione comunale è quella di ricapitalizzare», ha rimarcato. Per esprimere questa volontà dell'amministrazione sarà presentato un emendamento alla delibera all'esame del Consiglio comunale, che prevede al momento la doppia opzione ricapitalizzazione/liquidazione.
Sia il consigliere Beppe Corrado che Antonio Florio hanno contestato la scelta del cda di Amiu di non impugnare la revoca dell'Aia (autorizzazione integrata ambientale) per la discarica da parte della Regione Puglia. Florio ha chiesto anche conto dell'esito della gara per la realizzazione dell'impianto di biogas. Dopo la revoca alla società aggiudicataria, l'appalto poteva essere aggiudicato alla società seconda in graduatoria. «Perché questo non è successo?», ha chiesto l'ex candidato sindaco. Florio ha sostenuto, a nome dell'intero gruppo, che occorre fare ogni sforzo per trovare le risorse necessarie a ricapitalizzare l'Amiu. Carlo Laurora ha chiesto lumi anche sulla futura gestione della discarica: questa deve essere scorporata dal resto dell'attività Amiu o no? Ha chiesto anche se prevedere somme nel bilancio per la ricapitalizzazione sia compatibile con le prescrizioni della Corte dei conti.
Alle ore 14.20 la seduta è stata sospesa per 40 minuti per discutere l'emendamento alla proposta di delibera.
SECONDA PARTE - I lavori del Consiglio comunale sono ripresi alle 15.45 dopo il nuovo appello del presidente Fabrizio Ferrante. Presenti ancora in 28. La seduta è ripresa con la replica dell'assessore De Biase alle osservazioni fatte, in precedenza, dai vari consiglieri comunali. In particolare ha chiarito che lo scorporo della gestione della discarica da quella dell'Amiu non avverrà, dal momento che il sindaco ha avocato al bilancio comunale la gestione dell'impianto i cui costi non sono più sostenibili da parte della società. Per altri dubbi è l'amministratore unico di Amiu, Alessandro Guadagnolo, a fornire le risposte necessarie.
In particolare, per la revoca dell'Aia e la mancata opposizione da parte della società, l'ingegner Guadagnolo ha annunciato che metterà per iscritto la risposta per evitare altri dubbi. Ha inoltre chiarito che occorrono tre milioni di euro per le opere di adeguamento della discarica, in base a quanto emerge dal progetto dell'Aia. L'aggiudicazione della gara per l'impianto di captazione del biogas ad Asia Ambiente è avvenuta su richiesta della stessa società, per via dell'eccessiva presenza di percolato e biogas e con il cambio delle condizioni rispetto al momento di indizione della gara.
Secondo quanto riferito da Guadagnolo dei 28 milioni di euro del post esercizio, all'appello sul conto corrente vincolato ne mancano cinque. «Devono essere stati distratti per la gestione corrente di Amiu», ha detto l'amministratore unico della società, il quale ha annunciato di poter notificare le azioni di responsabilità nei confronti dei predecessori «in massimo di due mesi».
VIA LIBERA ALLA RICAPITALIZZAZIONE - Alle ore 19, con 22 voti favoreli, 3 contrari e 2 astenuti (e 6 assenti) il Consiglio comunale ha dato il via libera alla ricapitalizzazione dell'Amiu. In dettaglio, il Consiglio comunale di Trani ha deliberato l'impegno a verificare e valutare entro 90 giorni la sussistenza delle condizioni per procedere alla ricapitalizzazione dell'Amiu spa, previa acquisizione e valutazione di un piano economico finanziario che dovrà contenere la proiezione dei costi e dei ricavi, degli investimenti e dei relativi finanziamenti, con la specificazione, nell'ipotesi di affidamento in house, dell'assetto patrimoniale ed economico della società, del capitale proprio investito e dell'ammontare dell'indebitamento. L'assemblea cittadina, convocata d'urgenza, dopo una lunga discussione, ha optato per l'approvazione di un atto di indirizzo finalizzato al salvataggio della società di igiene urbana. Nel deliberato vi sono, però, delle precise indicazioni.
In particolare, il piano economico finanziario di Amiu dovrà essere redatto da un advisor qualificato, selezionato con procedura ed evidenza pubblica, che individui risorse, tempi, modalità ed economicità dell'operazione, previa acquisizione del parere del collegio sindacale. L'autorizzazione all'eventuale ricapitalizzazione dovrà avvenire, inoltre, ad alcune condizioni: fra queste, il piano economico finanziario dovrà essere corredato di una proiezione triennale dei costi e dei ricavi, scandita da un cronoprogramma che metta il socio in condizione di poter prevedere la continuità aziendale, in piena autonomia finanziaria ed economica. Non da meno, dovranno essere attivate tutte le misure per reperire le risorse necessarie per i lavori di messa in sicurezza permanente della discarica.
L'assemblea ha incaricato i dirigenti competenti e l'ufficio legale, con il coordinamento del segretario generale, e con il supporto delle necessarie figure professionali, di valutare le modalità di finanziamento della ricapitalizzazione in forma mista, previo parere favorevole del collegio dei revisori, mediante l'apporto di beni patrimoniali (individuati nell'isola ecologica e nella ricicleria), e con eventuali risorse finanziarie (anche immobiliari) previa acquisizione di tutti i pareri previsti dall'art. 49 del decreto legsilativo 267/2000 (pareri dei responsabili dei servizi) e del parere dei revisori.
La delibera già pronta che prevedeva la ricapitalizzazione o la liquidazione è stata emendata su proposta del consigliere Corrado e con l'appoggio anche di altri consiglieri di maggioranza e opposizione.
SECONDO APPELLO - Al secondo appello, alle ore 10, sono stati contati 28 presenti. La seduta è cominciata. Le assenze di Marinaro, De Laurentis e Ventura (tutti del Pd) erano state comunicate alla presidenza e sono dovute a motivi personali. L'assessore alle Finanze, Giuseppe Tempesta, ha comunicato l'esistenza di una serie di altri debiti fuori bilancio che saranno discussi nella prossima seduta del Consiglio comunale. La seduta è entrata nel vivo con l'intervento del consigliere Aldo Procacci.
GLI INTERVENTI PRELIMINARI - L'esponente della lista Trani#aCapo ha contestato la convocazione d'urgenza di una seduta che ha all'ordine del giorno argomenti che non hanno nulla di urgente; peraltro la seduta è stata convocata il 28 dicembre, con invio degli atti il 24 dicembre. Tra gli altri argomenti trattati, brevemente, da Procacci c'è anche il problema dei lavoratori della cooperativa Vigilanza Tranese, la cui situazione è legata all'appalto comunale per la vigilanza degli immobili pubblici. Procacci ha chiesto che il Comune convochi al più presto il presidente della coop. Dopo Procacci la parola è passata a Luisa Di Lernia e, poi, alla collega Antonella Papagni del M5S.
Raimondo Lima (Fratelli d'Italia-An) ha riproposto la questione del palazzo che dovrebbe sorgere in via Annibale Maria di Francia, al posto di una villetta già abbattuta. Lima ha chiesto conto anche del perché l'assessore alla Cultura, Grazia Distaso, abbia firmato il bando di gara del Natale tranese, cosa che - ha sottolineato il consigliere - avrebbe dovuto fare il dirigente del settore. Subito dopo Pasquale De Toma (Fi) e Carlo Avantario (Pd). Emanuele Tomasicchio (candidato sindaco del centrodestra alle ultime amministrative) è tornato anche lui sulla storia dell'edificio che dovrebbe essere costruito in via Annibale Maria di Francia, «il cui fascicolo è nelle mani del commissario ad acta» e per questo non è possibile l'accesso agli atti. Tomasicchio ha chiesto che la pratica edilizia torni nella disponibilità dell'ufficio tecnico comunale. Tomasicchio ha, inoltre, spiegato che il Comune per gli edifici pubblici acquista l'energia elettrica non dall'Amet, ma da una società di Imola. Il consigliere Beppe Corrado (lista Florio-Area popolare), che ha parlato della situazione dell'Amet, ha annunciato anche l'imminente addio al Comune da parte di Michele Stasi, dirigente del settore Urbanistica.
AMIU E DISCARICA - L'assessore alle Finanze, Angelo de Biase, ha relazionato sulla situazione dell'Amiu. De Biase ha spiegato che l'utile di esercizio viene annullato dai costi della bonifica della discarica, che ammontano a oltre due milioni di euro l'anno. La consigliera Anna Maria Barresi (Più Trani) ha invitato, invece, il Comune a richiedere alla Regione i soldi dovuti per i conferimenti in discarica che ammonterebbero a 5 milioni di euro.
Il sindaco Amedeo Bottaro ha chiarito che oggi non si decide se ricapitalizzare o meno l'Amiu, ma «se c'è una volontà del Consiglio di ricapitalizzare. In alternativa si dovrebbe liquidare». «E' chiaro che bisogna verificare se ci sono le condizioni economiche, ma la volontà dell'amministrazione comunale è quella di ricapitalizzare», ha rimarcato. Per esprimere questa volontà dell'amministrazione sarà presentato un emendamento alla delibera all'esame del Consiglio comunale, che prevede al momento la doppia opzione ricapitalizzazione/liquidazione.
Sia il consigliere Beppe Corrado che Antonio Florio hanno contestato la scelta del cda di Amiu di non impugnare la revoca dell'Aia (autorizzazione integrata ambientale) per la discarica da parte della Regione Puglia. Florio ha chiesto anche conto dell'esito della gara per la realizzazione dell'impianto di biogas. Dopo la revoca alla società aggiudicataria, l'appalto poteva essere aggiudicato alla società seconda in graduatoria. «Perché questo non è successo?», ha chiesto l'ex candidato sindaco. Florio ha sostenuto, a nome dell'intero gruppo, che occorre fare ogni sforzo per trovare le risorse necessarie a ricapitalizzare l'Amiu. Carlo Laurora ha chiesto lumi anche sulla futura gestione della discarica: questa deve essere scorporata dal resto dell'attività Amiu o no? Ha chiesto anche se prevedere somme nel bilancio per la ricapitalizzazione sia compatibile con le prescrizioni della Corte dei conti.
Alle ore 14.20 la seduta è stata sospesa per 40 minuti per discutere l'emendamento alla proposta di delibera.
SECONDA PARTE - I lavori del Consiglio comunale sono ripresi alle 15.45 dopo il nuovo appello del presidente Fabrizio Ferrante. Presenti ancora in 28. La seduta è ripresa con la replica dell'assessore De Biase alle osservazioni fatte, in precedenza, dai vari consiglieri comunali. In particolare ha chiarito che lo scorporo della gestione della discarica da quella dell'Amiu non avverrà, dal momento che il sindaco ha avocato al bilancio comunale la gestione dell'impianto i cui costi non sono più sostenibili da parte della società. Per altri dubbi è l'amministratore unico di Amiu, Alessandro Guadagnolo, a fornire le risposte necessarie.
In particolare, per la revoca dell'Aia e la mancata opposizione da parte della società, l'ingegner Guadagnolo ha annunciato che metterà per iscritto la risposta per evitare altri dubbi. Ha inoltre chiarito che occorrono tre milioni di euro per le opere di adeguamento della discarica, in base a quanto emerge dal progetto dell'Aia. L'aggiudicazione della gara per l'impianto di captazione del biogas ad Asia Ambiente è avvenuta su richiesta della stessa società, per via dell'eccessiva presenza di percolato e biogas e con il cambio delle condizioni rispetto al momento di indizione della gara.
Secondo quanto riferito da Guadagnolo dei 28 milioni di euro del post esercizio, all'appello sul conto corrente vincolato ne mancano cinque. «Devono essere stati distratti per la gestione corrente di Amiu», ha detto l'amministratore unico della società, il quale ha annunciato di poter notificare le azioni di responsabilità nei confronti dei predecessori «in massimo di due mesi».
VIA LIBERA ALLA RICAPITALIZZAZIONE - Alle ore 19, con 22 voti favoreli, 3 contrari e 2 astenuti (e 6 assenti) il Consiglio comunale ha dato il via libera alla ricapitalizzazione dell'Amiu. In dettaglio, il Consiglio comunale di Trani ha deliberato l'impegno a verificare e valutare entro 90 giorni la sussistenza delle condizioni per procedere alla ricapitalizzazione dell'Amiu spa, previa acquisizione e valutazione di un piano economico finanziario che dovrà contenere la proiezione dei costi e dei ricavi, degli investimenti e dei relativi finanziamenti, con la specificazione, nell'ipotesi di affidamento in house, dell'assetto patrimoniale ed economico della società, del capitale proprio investito e dell'ammontare dell'indebitamento. L'assemblea cittadina, convocata d'urgenza, dopo una lunga discussione, ha optato per l'approvazione di un atto di indirizzo finalizzato al salvataggio della società di igiene urbana. Nel deliberato vi sono, però, delle precise indicazioni.
In particolare, il piano economico finanziario di Amiu dovrà essere redatto da un advisor qualificato, selezionato con procedura ed evidenza pubblica, che individui risorse, tempi, modalità ed economicità dell'operazione, previa acquisizione del parere del collegio sindacale. L'autorizzazione all'eventuale ricapitalizzazione dovrà avvenire, inoltre, ad alcune condizioni: fra queste, il piano economico finanziario dovrà essere corredato di una proiezione triennale dei costi e dei ricavi, scandita da un cronoprogramma che metta il socio in condizione di poter prevedere la continuità aziendale, in piena autonomia finanziaria ed economica. Non da meno, dovranno essere attivate tutte le misure per reperire le risorse necessarie per i lavori di messa in sicurezza permanente della discarica.
L'assemblea ha incaricato i dirigenti competenti e l'ufficio legale, con il coordinamento del segretario generale, e con il supporto delle necessarie figure professionali, di valutare le modalità di finanziamento della ricapitalizzazione in forma mista, previo parere favorevole del collegio dei revisori, mediante l'apporto di beni patrimoniali (individuati nell'isola ecologica e nella ricicleria), e con eventuali risorse finanziarie (anche immobiliari) previa acquisizione di tutti i pareri previsti dall'art. 49 del decreto legsilativo 267/2000 (pareri dei responsabili dei servizi) e del parere dei revisori.
La delibera già pronta che prevedeva la ricapitalizzazione o la liquidazione è stata emendata su proposta del consigliere Corrado e con l'appoggio anche di altri consiglieri di maggioranza e opposizione.