Contratto di Quartiere, lotta contro il tempo
Marinaro: «Superare gli intoppi per non perdere il treno dei finanziamenti»
domenica 10 gennaio 2010
«L'apparizione prenatalizia in Consiglio Comunale dell'ass. De Toma è stata utile per coloro che, in tema di Contratto di Quartiere 2, chiedevano da tempo delucidazioni sul merito della situazione procedurale, appalesandosi la preoccupazione che tutto il progetto finisse nel nulla, e che non si realizzasse niente di quanto auspicato ed auspicabile; meglio sarebbe stato se tali spiegazioni fossero state date anche attraverso la televisione e via radio in modo che le notizie fossero udite anche dai cittadini».
Sono le riflessioni del consigliere Dino Marinaro (Dca/Pdl) sul contratto di quartiere II: «Nella sua esposizione l'assessore ci ha informati che nel mese di ottobre 2009 al Comune di Trani è stata notificata la definitiva assegnazione della somma di cinque milioni di euro da parte del Ministero delle infrastrutture per la realizzazione del programma e che da quel momento è scattata la procedura che prevede che il Comune dispone di centocinquanta giorni per procedere all'esproprio dei terreni ed all'inizio dei lavori. Il Comune in forza di una gara aveva costituito un gruppo di lavoro selezionando le stesse imprese partecipanti; queste imprese hanno rilasciato una fideiussione che, ci dice – particolare che sfugge ai molti – non scadono poiché esse sono legate fino alle comunicazioni di svincolo da parte del Comune che avviene al momento della stipula del contratto; ora il punto è che gli intoppi procedurali sembrano non finire mai: infatti solo una impresa ha ottemperato mentre le altre non hanno provveduto al versamento della quota richiesta per l'attivazione degli espropri dei terreni ricadenti nel Contratto di quartiere 2, le procedure degli espropri nel frattempo sono cominciate e non concretizzate perché devono essere verificati i titoli di occupazione e poiché nel decreto ministeriale la data di inizio e di fine dei lavori è indifferibile per cui si è deciso di procedere alla estromissione delle imprese inadempienti ed indire un nuovo bando di gara per intercettare e coinvolgere nuove imprese. Una notifica inviata ad una impresa non è andata a buon fine a causa del cambiamento dell'indirizzo della sede legale e poiché è una impresa che ha controversie con il nostro ed altri comuni si è provveduto ad una nuova notifica.
Il contratto di quartiere 2 è stato votato dal Consiglio Comunale all'unanimità, ha creato grandi attese in città e prevede la realizzazione di 228 alloggi ad un prezzo convenzionato, molto più basso rispetto a quello che è il prezzo di mercato, oltre alla realizzazione di numerosi servizi ai cittadini, quali: la piscina, i campetti, la chiesa, il posto di polizia di quartiere, ecc. ecc. L'indizione del nuovo bando fissato entro il quindici gennaio, l'ufficio ritiene di terminare l'aggiudicazione dei lotti alle nuove imprese entro il 15 marzo. Vi sarebbe il rischio dei termini ristretti a pochi giorni dalla scadenza indifferibile imposta dal decreto ministeriale che nessun'altra impresa voglia aderire atteso che le prime imprese hanno rispettato l'iter e svolto già le loro pratiche di adesione acquisendo il diritto della scelta dei lotti. Appare difficile che una sola impresa si possa assumere l'onere del progetto totale anche se nella probabilità che ciò possa avvenire è stato chiesto un parere legale.
Dino Marinaro e la Democrazia Cristiana per le autonomie/PDL chiedono a gran voce che si espletino tutte le soluzioni possibili (immaginabili ed inimmaginabili); che venga anche contemplata la possibilità di permute da parte delle imprese partecipanti con la cessione di beni che, a nostro parere, siano al di fuori del contratto di quartiere 2 e che ciò possa avvenire anche a trattativa privata, tutto questo affinché non vengano persi i finanziamenti e perché il progetto del contratto di quartiere 2 trovi completa attuazione nella grande considerazione poichè stiamo parlando di un'opera di circa centomilioni di euro e con la realizzazione di quei servizi che il quartiere ed i cittadini tutti richiedono da tempo».
Sono le riflessioni del consigliere Dino Marinaro (Dca/Pdl) sul contratto di quartiere II: «Nella sua esposizione l'assessore ci ha informati che nel mese di ottobre 2009 al Comune di Trani è stata notificata la definitiva assegnazione della somma di cinque milioni di euro da parte del Ministero delle infrastrutture per la realizzazione del programma e che da quel momento è scattata la procedura che prevede che il Comune dispone di centocinquanta giorni per procedere all'esproprio dei terreni ed all'inizio dei lavori. Il Comune in forza di una gara aveva costituito un gruppo di lavoro selezionando le stesse imprese partecipanti; queste imprese hanno rilasciato una fideiussione che, ci dice – particolare che sfugge ai molti – non scadono poiché esse sono legate fino alle comunicazioni di svincolo da parte del Comune che avviene al momento della stipula del contratto; ora il punto è che gli intoppi procedurali sembrano non finire mai: infatti solo una impresa ha ottemperato mentre le altre non hanno provveduto al versamento della quota richiesta per l'attivazione degli espropri dei terreni ricadenti nel Contratto di quartiere 2, le procedure degli espropri nel frattempo sono cominciate e non concretizzate perché devono essere verificati i titoli di occupazione e poiché nel decreto ministeriale la data di inizio e di fine dei lavori è indifferibile per cui si è deciso di procedere alla estromissione delle imprese inadempienti ed indire un nuovo bando di gara per intercettare e coinvolgere nuove imprese. Una notifica inviata ad una impresa non è andata a buon fine a causa del cambiamento dell'indirizzo della sede legale e poiché è una impresa che ha controversie con il nostro ed altri comuni si è provveduto ad una nuova notifica.
Il contratto di quartiere 2 è stato votato dal Consiglio Comunale all'unanimità, ha creato grandi attese in città e prevede la realizzazione di 228 alloggi ad un prezzo convenzionato, molto più basso rispetto a quello che è il prezzo di mercato, oltre alla realizzazione di numerosi servizi ai cittadini, quali: la piscina, i campetti, la chiesa, il posto di polizia di quartiere, ecc. ecc. L'indizione del nuovo bando fissato entro il quindici gennaio, l'ufficio ritiene di terminare l'aggiudicazione dei lotti alle nuove imprese entro il 15 marzo. Vi sarebbe il rischio dei termini ristretti a pochi giorni dalla scadenza indifferibile imposta dal decreto ministeriale che nessun'altra impresa voglia aderire atteso che le prime imprese hanno rispettato l'iter e svolto già le loro pratiche di adesione acquisendo il diritto della scelta dei lotti. Appare difficile che una sola impresa si possa assumere l'onere del progetto totale anche se nella probabilità che ciò possa avvenire è stato chiesto un parere legale.
Dino Marinaro e la Democrazia Cristiana per le autonomie/PDL chiedono a gran voce che si espletino tutte le soluzioni possibili (immaginabili ed inimmaginabili); che venga anche contemplata la possibilità di permute da parte delle imprese partecipanti con la cessione di beni che, a nostro parere, siano al di fuori del contratto di quartiere 2 e che ciò possa avvenire anche a trattativa privata, tutto questo affinché non vengano persi i finanziamenti e perché il progetto del contratto di quartiere 2 trovi completa attuazione nella grande considerazione poichè stiamo parlando di un'opera di circa centomilioni di euro e con la realizzazione di quei servizi che il quartiere ed i cittadini tutti richiedono da tempo».