Contratto di Quartiere, nuovo bando entro il 15 gennaio
L’assessore De Toma in Consiglio: «Il tempo è ancora dalla nostra parte»
martedì 22 dicembre 2009
Incalzato in aula dal capogruppo del Partito democratico, Fabrizio Ferrante, l'assessore all'urbanistica Ninni De Toma risponde in Consiglio comunale sui Contratti di Quartiere: «Dalla notifica dell'avvenuto finanziamento del Ministero dei Trasporti – spiega De Toma – abbiamo 180 giorni per dare inizio ai lavori. La notifica della disponibilità dei cinque milioni di euro da parte del Ministero è pervenuta ad ottobre, quindi abbiamo tempo fino alla fine di maggio per iniziare gli interventi. E' vero, al momento una sola impresa su quattro ha versato il dovuto per consentire la chiusura della procedura di esproprio del lotto assegnato in sede di gara. Per le altre tre aziende, inadempienti, sono state già avviate le procedure di cancellazione. Per una delle tre, è stata effettuata la nuova notificazione della procedura di esclusione in quanto la stessa aveva cambiato nel contempo il proprio domicilio. Vi sarà dunque la necessità di indire un nuovo bando per trovare nuovi partecipanti. Il bando sarà pubblicato entro il 15 gennaio».
«L'handicap del nostro Contratto di Quartiere – commenta De Toma - sta nella scarsa partecipazione dei privati nella fase inziale. Solo quattro piccole aziende parteciparono al bando del 2004. A Barletta parteciparono in dodici, a Giovinazzo scesero in campo imprese importanti con capacità finanziare idonee a garantire tutto il programma di intervento. A Trani invece non è accaduto la stessa cosa. La colpa va ascritta a quel momento storico: all'epoca si vendevano gli appartamenti a tremila euro al metro quadro ed imperava un clima di generale sfiducia nell'urbanistica del Comune di Trani che veniva da periodi di incertezza e di promesse pubbliche non mantenute. Oggi i prezzi sono calati con buona pace degli immobiliaristi e si è consolidata una nuova positività e fiducia nell'operato della pubblica amministrazione. Il periodo di crisi delle imprese, causato dal regresso delle vendite nel mercato dell'edilizia residenziale, ha impedito l'ottemperanza agli impegni economici gravosi richiesti dal bando dei Contratti di quartiere, imponendo alle stesse di fare retromarcia. Il tempo è ancora dalla nostra parte, gradirei non si speculasse sull'argomento. Auspico ed attendo dai consiglieri di maggioranza ed opposizione consigli utili al miglioramento degli iter per poter dotare la città di quei 228 alloggi a prezzi di edilizia convenzionata e dei tanti servizi di riqualificazione del quartiere Sant'Angelo».
«L'handicap del nostro Contratto di Quartiere – commenta De Toma - sta nella scarsa partecipazione dei privati nella fase inziale. Solo quattro piccole aziende parteciparono al bando del 2004. A Barletta parteciparono in dodici, a Giovinazzo scesero in campo imprese importanti con capacità finanziare idonee a garantire tutto il programma di intervento. A Trani invece non è accaduto la stessa cosa. La colpa va ascritta a quel momento storico: all'epoca si vendevano gli appartamenti a tremila euro al metro quadro ed imperava un clima di generale sfiducia nell'urbanistica del Comune di Trani che veniva da periodi di incertezza e di promesse pubbliche non mantenute. Oggi i prezzi sono calati con buona pace degli immobiliaristi e si è consolidata una nuova positività e fiducia nell'operato della pubblica amministrazione. Il periodo di crisi delle imprese, causato dal regresso delle vendite nel mercato dell'edilizia residenziale, ha impedito l'ottemperanza agli impegni economici gravosi richiesti dal bando dei Contratti di quartiere, imponendo alle stesse di fare retromarcia. Il tempo è ancora dalla nostra parte, gradirei non si speculasse sull'argomento. Auspico ed attendo dai consiglieri di maggioranza ed opposizione consigli utili al miglioramento degli iter per poter dotare la città di quei 228 alloggi a prezzi di edilizia convenzionata e dei tanti servizi di riqualificazione del quartiere Sant'Angelo».