«Contratto di quartiere, pagati soldi per case che non saranno costruite»

I Verdi denunciano alcune stranezze relative al progetto

sabato 30 gennaio 2010
Dubbi sull'attuazione del contratto di quartiere Sant'Angelo, dopo alcune dichiarazioni rilasciate dall'assessore all'Urbanistica del Comune di Trani. E il problema è legato a più aspetti: da una parte l'abbandono delle tre aziende interessate a costruire nella zona, dall'altro la data del 15 gennaio già superata come limite temporale per pubblicare il nuovo bando. Ma soprattutto non si capisce quali sono le modalità e i criteri con cui verrà garantita la trasparenza e la parità di trattamento nell'ambito dell'acquisto delle case a basso costo. In altre parole, chi verifica che tutto si svolge nel rispetto dei criteri del progetto? La denuncia arriva dai consiglieri comunali dei Verdi, Michele di Gregorio e Francesco Laurora.

«Numerosi cittadini - dice il capogruppo Michele di Gregorio - segnalano di aver già provveduto a pagare sostanziosi anticipi in favore dei costruttori, anche a quelli ora non più interessati, che gestiscono autonomamente le compravendite. Tuttavia, così come avevamo annunciato in sede di approvazione del progetto con il nostro voto favorevole e così come venne garantito dall'amministrazione, ci sembra opportuno che il Comune innanzitutto istituisca uno sportello informativo per i cittadini interessati e soprattutto costituisca un cosiddetto comitato di garanzia, anche con rappresentanti delle forze dell'ordine e degli ordini professionali, che sovrintenda, nel pieno rispetto della libera iniziativa privata, alla fase della compravendita degli immobili».

Queste iniziative, secondo i Verdi, garantirebbero sia la parità di trattamento degli acquirenti sia il rispetto del limite del prezzo per metro quadrato previsto dal progetto. «Ci aspettiamo - concludono i Verdi - che le due iniziative siano immediatamente realizzate dall'amministrazione».