Corte d'appello a Trani / 2
I Verdi: «Trani aspetta ancora di riavere Palazzo Carcano»
mercoledì 5 dicembre 2007
«Le vicende della ripartizione delle sedi istituzionali nell'ambito dei Comuni della Sesta provincia vedono aprirsi un nuovo fronte di discussione riguardante la possibile istituzione nella nostra città della Corte d'Appello. Non soffermandoci sulle mere logiche campanilistiche che accompagnano la nascita della Sesta provincia pugliese, seguendo le quali verrebbe da chiedersi quali saranno i vantaggi concreti e specifici per la nostra città, possiamo certamente fare una riflessione sulla possibilità di riavere nella nostra città la sede della Corte d'Appello e sulla situazione logistica dei diversi uffici giudiziario ora dislocati in città.
In realtà tale eventualità, al di là dei disegni di legge presentati e non, ci sembra sia destinata a rimanere un bel sogno anche alla luce del fatto che a Foggia sarà istituita una sezione della Corte d'Appello di Bari. Del resto tale scelta appare molto più logica se si considera la distanza che gli operatori della Provincia di Foggia sono costretti a percorrere giornalmente per fruire dei servizi offerti dalla Corte d'Appello di Bari rispetto agli operatori tranesi. Né appare ipotizzabile la realizzazione in entrambe le città di sezioni della Corte d'Appello per un semplice motivo: la mancanza di adeguate risorse economiche.
In realtà sarebbe più opportuno valutare il capitolo della edilizia giudiziaria già esistente nella nostra città. A Trani la giustizia è amministrata in ben sette palazzi diversi: Palazzo Torres per la Procura della Repubblica e il Tribunale penale; Palazzo Candido per il Tribunale civile; Palazzo Gadaleta per la il Fallimentare; Palazzo Caccetta per gli ufficiali giudiziari; Palazzo Carcano (alcuni locali) per gli uffici del casellario giudiziale e la polizia giudiziaria; Palazzo Nigretti per Lavoro e Giudice di Pace; alcuni capannoni in via Papa Giovanni XXIII per gli archivi.
Probabilmente sarebbe il caso di riorganizzare e razionalizzare, dal punto di vista logistico, tale arcipelago giudiziario in maniera da rendere meno difficoltosa la fruizione delle strutture e soprattutto recuperare risorse per le casse comunali, considerato che per la ristrutturazione di Palazzo Carcano, destinato a ospitare gli uffici giudiziari ora allocati in edifici di proprietà privata, il Comune di Trani ha avuto accesso a un finanziamento ministeriale.
Per tale motivo chiediamo che siano chiariti i motivi per i quali i lavori di ristrutturazione di Palazzo Carcano sono fermi oramai da moltissimo tempo e vorremmo sapere se la presenza in loco di un cantiere comporti costi per il Comune di Trani. Pensiamo che ragionare in tale ottica, piuttosto che inseguire prospettive di difficile realizzazione concreta, configuri la tutela reale degli interessi dei cittadini tranesi.» Michele di Gregorio
Francesco Laurora
Verdi Trani
In realtà tale eventualità, al di là dei disegni di legge presentati e non, ci sembra sia destinata a rimanere un bel sogno anche alla luce del fatto che a Foggia sarà istituita una sezione della Corte d'Appello di Bari. Del resto tale scelta appare molto più logica se si considera la distanza che gli operatori della Provincia di Foggia sono costretti a percorrere giornalmente per fruire dei servizi offerti dalla Corte d'Appello di Bari rispetto agli operatori tranesi. Né appare ipotizzabile la realizzazione in entrambe le città di sezioni della Corte d'Appello per un semplice motivo: la mancanza di adeguate risorse economiche.
In realtà sarebbe più opportuno valutare il capitolo della edilizia giudiziaria già esistente nella nostra città. A Trani la giustizia è amministrata in ben sette palazzi diversi: Palazzo Torres per la Procura della Repubblica e il Tribunale penale; Palazzo Candido per il Tribunale civile; Palazzo Gadaleta per la il Fallimentare; Palazzo Caccetta per gli ufficiali giudiziari; Palazzo Carcano (alcuni locali) per gli uffici del casellario giudiziale e la polizia giudiziaria; Palazzo Nigretti per Lavoro e Giudice di Pace; alcuni capannoni in via Papa Giovanni XXIII per gli archivi.
Probabilmente sarebbe il caso di riorganizzare e razionalizzare, dal punto di vista logistico, tale arcipelago giudiziario in maniera da rendere meno difficoltosa la fruizione delle strutture e soprattutto recuperare risorse per le casse comunali, considerato che per la ristrutturazione di Palazzo Carcano, destinato a ospitare gli uffici giudiziari ora allocati in edifici di proprietà privata, il Comune di Trani ha avuto accesso a un finanziamento ministeriale.
Per tale motivo chiediamo che siano chiariti i motivi per i quali i lavori di ristrutturazione di Palazzo Carcano sono fermi oramai da moltissimo tempo e vorremmo sapere se la presenza in loco di un cantiere comporti costi per il Comune di Trani. Pensiamo che ragionare in tale ottica, piuttosto che inseguire prospettive di difficile realizzazione concreta, configuri la tutela reale degli interessi dei cittadini tranesi.» Michele di Gregorio
Francesco Laurora
Verdi Trani