Covid-19, «obbligo di vaccinare non di vaccinarsi»
Lopalco: «Da chi non conosce la differenza fra mRNA e Dna io, sinceramente, non mi farei prescrivere neanche un'aspirina»
lunedì 4 gennaio 2021
9.25
"Faccio coming out: sono favorevole non a un singolo obbligo, ma ad obblighi multipli". Ovvero, obbligo di "informare, organizzare, procurare il vaccino e dare l'esempio". È quanto scrive sui social l'epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia Pier Luigi Lopalco che torna a parlare di vaccini dopo aver detto in occasione del V-Day che "un medico che rifiuta la vaccinazione non è degno di questo mestiere".
"Medici e operatori sanitari devono aderire alla vaccinazione con tranquillità (se non con entusiasmo) e – ribadisce -trasmettere sicurezza al cittadino. Un medico che ha dubbi sulla vaccinazione dovrebbe avere tutti gli strumenti culturali per fugare da solo i propri dubbi leggendo letteratura e informazioni scientifiche. Un medico che esprime pubblicamente dubbi infondati sul piano scientifico non è degno di questo mestiere non perché danneggia la vaccinazione, ma perché dimostra di essere ignorante. Da un medico che non conosce la differenza fra mRNA e DNA io, sinceramente, non mi farei prescrivere neanche un'aspirina". Prima di parlare "di obbligo di vaccinarsi per il cittadino", Lopalco rimarca che bisogna parlare "di obbligo di vaccinare da parte del servizio sanitario".
Per l'epidemiologo "la sanità pubblica deve attivarsi per fornire informazioni chiare e trasparenti su efficacia e sicurezza del vaccino" mentre "l'offerta vaccinale deve essere efficiente e fluida. Perdere tempo in questa operazione sarebbe imperdonabile". "Bisogna vigilare e essere sicuri che i fornitori non considerino l'Italia un mercato non prioritario", sottolinea Lopalco che evidenzia come "nella competizione internazionale abbiamo visto che le fughe in avanti da parte di questo o quel governo possono far saltare tutti i sentimenti di solidarietà europea".
"Medici e operatori sanitari devono aderire alla vaccinazione con tranquillità (se non con entusiasmo) e – ribadisce -trasmettere sicurezza al cittadino. Un medico che ha dubbi sulla vaccinazione dovrebbe avere tutti gli strumenti culturali per fugare da solo i propri dubbi leggendo letteratura e informazioni scientifiche. Un medico che esprime pubblicamente dubbi infondati sul piano scientifico non è degno di questo mestiere non perché danneggia la vaccinazione, ma perché dimostra di essere ignorante. Da un medico che non conosce la differenza fra mRNA e DNA io, sinceramente, non mi farei prescrivere neanche un'aspirina". Prima di parlare "di obbligo di vaccinarsi per il cittadino", Lopalco rimarca che bisogna parlare "di obbligo di vaccinare da parte del servizio sanitario".
Per l'epidemiologo "la sanità pubblica deve attivarsi per fornire informazioni chiare e trasparenti su efficacia e sicurezza del vaccino" mentre "l'offerta vaccinale deve essere efficiente e fluida. Perdere tempo in questa operazione sarebbe imperdonabile". "Bisogna vigilare e essere sicuri che i fornitori non considerino l'Italia un mercato non prioritario", sottolinea Lopalco che evidenzia come "nella competizione internazionale abbiamo visto che le fughe in avanti da parte di questo o quel governo possono far saltare tutti i sentimenti di solidarietà europea".