Covid: dopo un mese e mezzo dall'esito positivo del tampone, muore il gioielliere Mario Caporale
Il 4 novembre aveva dato notizia della chiusura a tutela di clienti e collaboratori
giovedì 17 dicembre 2020
17.01
Quasi uno scherzo del destino, andarsene tra le luci delle feste. A metà degli anni ottanta, quando Mario Caporale e sua moglie Camilla avevano aperto quella piccola gioielleria in via Ciardi, Mario ci tenne sempre a rendere festosa anche quella strada sempre un po' buia almeno durante il periodo di Natale e col tempo infuse quest'abitudine bellissima in tantissimi colleghi commercianti.
Un orafo discreto, raffinato e sempre disponibile a interpretare i desideri della clientela, che sapeva di affidare alle sue mani la creazione di oggetti preziosi. A gennaio avrebbe compiuto sessantaquattro anni. E viste le sue condizioni, peggiorate definitivamente negli ultimi giorni, i familiari non gli avevano riferito del tentativo di furto di una settimana fa nella sua gioielleria in Piazza della Libertà.
Il covid continua a mietere vittime spietatamente e a farlo con la crudeltà del dover vivere in solitudine la sofferenza e la fine dei propri giorni. Lo rimarchiamo attraverso il ricordo di persone che erano note in città per la loro attività lavorativa, non perchè più degne di altre di essere citate.
Il 4 novembre Mario aveva scritto un post che a rileggerlo oggi ha il sapore della sconfitta, visto il triste epilogo. Lo riportiamo come un augurio di Natale da parte Sua, sincero e prezioso.
"Nel momento in cui abbiamo avuto sentore che ci potesse essere la possibilità di un contagio abbiamo scelto di chiudere la nostra gioielleria a salvaguardia dei nostri collaboratori ma soprattutto a tutela della nostra clientela! Purtroppo nonostante le nostre misure stringenti qualcosa deve essere sfuggito e ieri i tamponi hanno dato esito positivo! Provvederemo prima dell'apertura alla sanificazione totale dei locali, alla completa guarigione del nostro personale ma soprattutto cercheremo di farvi vivere questo Natale dandoVi le opportunità di sempre per viverlo con gioia e soprattutto con i veri valori di amore, amicizia e affetti! Vi aspettiamo alla riapertura!".
Un orafo discreto, raffinato e sempre disponibile a interpretare i desideri della clientela, che sapeva di affidare alle sue mani la creazione di oggetti preziosi. A gennaio avrebbe compiuto sessantaquattro anni. E viste le sue condizioni, peggiorate definitivamente negli ultimi giorni, i familiari non gli avevano riferito del tentativo di furto di una settimana fa nella sua gioielleria in Piazza della Libertà.
Il covid continua a mietere vittime spietatamente e a farlo con la crudeltà del dover vivere in solitudine la sofferenza e la fine dei propri giorni. Lo rimarchiamo attraverso il ricordo di persone che erano note in città per la loro attività lavorativa, non perchè più degne di altre di essere citate.
Il 4 novembre Mario aveva scritto un post che a rileggerlo oggi ha il sapore della sconfitta, visto il triste epilogo. Lo riportiamo come un augurio di Natale da parte Sua, sincero e prezioso.
"Nel momento in cui abbiamo avuto sentore che ci potesse essere la possibilità di un contagio abbiamo scelto di chiudere la nostra gioielleria a salvaguardia dei nostri collaboratori ma soprattutto a tutela della nostra clientela! Purtroppo nonostante le nostre misure stringenti qualcosa deve essere sfuggito e ieri i tamponi hanno dato esito positivo! Provvederemo prima dell'apertura alla sanificazione totale dei locali, alla completa guarigione del nostro personale ma soprattutto cercheremo di farvi vivere questo Natale dandoVi le opportunità di sempre per viverlo con gioia e soprattutto con i veri valori di amore, amicizia e affetti! Vi aspettiamo alla riapertura!".