Crack Tributi Italia, Pd e Forza Trani all’attacco
Note di Ferrante e Visibelli sulle entrate tributarie comunali
giovedì 17 dicembre 2009
Con delibera numero 1/2009 del 9 dicembre 2009, la Commissione per la tenuta dell'albo dei soggetti privati abilitati ad effettuare le attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e delle altre entrate delle Province e dei Comuni, ha disposto la cancellazione della società Tributi Italia S.p.a. dall'albo in questione, a motivo del fatto che sono state considerate sussistenti le condizioni in base a cui si procede alla cancellazione d'ufficio per il mancato versamento delle somme dovute agli Enti affidanti i servizi alle prescritte scadenze.
«Ma la Tributi Italia, la ex San Giorgio - non ha a che fare anche con il Comune di Trani? Ed il Comune di Trani è tra quei 500 comuni cui la Tributi Italia ha lasciato il regalino?». Se lo chiede il capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante. «Siccome la cancellazione dall'albo comporta la decadenza da tutte le gestioni - prosegue Ferrante - mi domando se il Comune abbia ottemperato alle direttive della Commissione. Forse l'amministrazione dell'apparire è troppo impegnata in inaugurazioni fasulle, crisi interne, ed altro per accorgersi della bomba che sta esplodendo? Il rischio che ho sempre paventato era quello che i soldi incassati dalle società esterne per la riscossione dei tributi non venissero riversati nella casse dei Comuni per addirittura essere investiti in altre operazioni finanziarie, dimenticando di girarli alle casse di Comuni con i quali avevano stipulato il contratto. La nota della Commissione invita le amministrazioni a pubblicizzare l'avvenuta decadenza della società Tributi Italia S.p.a. dalla gestione dei tributi, in modo da porre ogni contribuente nelle condizioni di adempiere esattamente la propria obbligazione tributaria, avendo, quindi, come unico referente l'Ente locale. Questo il fatto amministrativo - conclude Ferrante - ed ora attendiamo che vengano acclarate dagli organi competenti anche le responsabilità politiche».
Sulla vicenda Tributi Italia è intervenuto anche Roberto Visibelli ed il partito di Forza Trani. «Stante l'estrema gravità del provvedimento assunto nei confronti della società - scrive Visibelli - vorremmo conoscere quale sia il credito eventualmente vantato dal Comune di Trani nei confronti della Tributi Italia e se vi possano essere (e, nel caso, a quanto ammontino) danni patrimoniali per le casse comunali a seguito della cancellazione della Tributi Italia S.p.a. dall'albo. Chiediamo inoltre se il Comune di Trani abbia effettuato tutti gli adempimenti previsti dalla vigente normativa in materia, relativi all'attività svolta da Tributi Italia e come si intenda procedere, nell'immediato, relativamente alle attività affidate alla società. Con l'occasione - chiude Visibelli - siamo, collaborativamente, a sollecitare una più incisiva azione di recupero dell'evasione/elusione delle entrate tributarie comunali, come del resto segnalato dal Collegio dei Revisori nel parere sugli equilibri di bilancio 2009».
«Ma la Tributi Italia, la ex San Giorgio - non ha a che fare anche con il Comune di Trani? Ed il Comune di Trani è tra quei 500 comuni cui la Tributi Italia ha lasciato il regalino?». Se lo chiede il capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante. «Siccome la cancellazione dall'albo comporta la decadenza da tutte le gestioni - prosegue Ferrante - mi domando se il Comune abbia ottemperato alle direttive della Commissione. Forse l'amministrazione dell'apparire è troppo impegnata in inaugurazioni fasulle, crisi interne, ed altro per accorgersi della bomba che sta esplodendo? Il rischio che ho sempre paventato era quello che i soldi incassati dalle società esterne per la riscossione dei tributi non venissero riversati nella casse dei Comuni per addirittura essere investiti in altre operazioni finanziarie, dimenticando di girarli alle casse di Comuni con i quali avevano stipulato il contratto. La nota della Commissione invita le amministrazioni a pubblicizzare l'avvenuta decadenza della società Tributi Italia S.p.a. dalla gestione dei tributi, in modo da porre ogni contribuente nelle condizioni di adempiere esattamente la propria obbligazione tributaria, avendo, quindi, come unico referente l'Ente locale. Questo il fatto amministrativo - conclude Ferrante - ed ora attendiamo che vengano acclarate dagli organi competenti anche le responsabilità politiche».
Sulla vicenda Tributi Italia è intervenuto anche Roberto Visibelli ed il partito di Forza Trani. «Stante l'estrema gravità del provvedimento assunto nei confronti della società - scrive Visibelli - vorremmo conoscere quale sia il credito eventualmente vantato dal Comune di Trani nei confronti della Tributi Italia e se vi possano essere (e, nel caso, a quanto ammontino) danni patrimoniali per le casse comunali a seguito della cancellazione della Tributi Italia S.p.a. dall'albo. Chiediamo inoltre se il Comune di Trani abbia effettuato tutti gli adempimenti previsti dalla vigente normativa in materia, relativi all'attività svolta da Tributi Italia e come si intenda procedere, nell'immediato, relativamente alle attività affidate alla società. Con l'occasione - chiude Visibelli - siamo, collaborativamente, a sollecitare una più incisiva azione di recupero dell'evasione/elusione delle entrate tributarie comunali, come del resto segnalato dal Collegio dei Revisori nel parere sugli equilibri di bilancio 2009».