Crisi agricola, Silvestris alza la voce a Bruxelles
Chiesti maggiori controlli sulle importazioni di olio e parametri più trasparenti
giovedì 19 novembre 2009
Gli agricoltori pugliesi sono sul piede di guerra. In diverse città della Bat stanno sfilando in corteo bloccando strade e luoghi strategici. Gli agricoltori lamentano una crisi che sta mettendo tutto il comparto in ginocchio.
Sull'argomento è intervenuto l'europarlamentare del PdL, Sergio Silvestris: «Con un prezzo inferiore ai 30 euro al quintale e con una concorrenza fraudolenta che sempre più lo attanaglia, il settore oleario pugliese si trova ad affrontare una profonda crisi di mercato». Silvestris, con i colleghi Raffaele Baldassarre, Barbara Matera e Salvatore Tatarella ha presentato una interrogazione parlamentare alla Commissione europea per chiedere maggiori controlli sulle importazioni di olio da Paesi terzi e parametri europei più trasparenti per il consumatore. «Non è accettabile che le nostre aziende agricole produttrici di olio extra vergine di oliva si vedano soppiantate e rischino l'estinzione a causa della concorrenza sleale proveniente da paesi extra UE» afferma Silvestris che prosegue: «L'olivicoltura in terra barese è il serbatoi o del migliore olio extra vergine di oliva, che ha sempre accettato la sfida della qualità e del mercato con notevoli investimenti e impegni finanziari delle nostre aziende agricole».
La ragione di questa crisi di mercato è anche in un'etichettatura fraudolenta di olii di dubbia derivazione che si avvalgono di marchi extra vergine, solo dopo aver aggiunto una minima quantità di extra vergine alla miscela di olio neutro di bassa qualità, preventivamente raffinato a mezzo lavaggio asl vapore ed aggiunta di clorofilla. Il prezzo di questo falso extravergine, soprattutto nel circuito della grande distribuzione, è così notevolmente inferiore al prodotto nostrano. «Non possiamo ingannare i consumatori proponendo loro articoli riportanti marchi che dovrebbero assicurare la qualità, quando questa non viene rispettata, - aggiunge Silvestris- è per questo che chiedo alla Commissione di intervenire con una procedura di urgenza per favorire maggiori controlli presso porti e dogane sulle importazioni di olio da paesi extra UE e sulla loro destinazione. Chiedo inoltre quali iniziative urgenti si intendono assumere a tutela e sostegno del comparto della produzione olivicola che, soprattutto nel mezzogiorno d'Italia, vive una grave crisi e rischia la definitiva estinzione».
Sull'argomento è intervenuto l'europarlamentare del PdL, Sergio Silvestris: «Con un prezzo inferiore ai 30 euro al quintale e con una concorrenza fraudolenta che sempre più lo attanaglia, il settore oleario pugliese si trova ad affrontare una profonda crisi di mercato». Silvestris, con i colleghi Raffaele Baldassarre, Barbara Matera e Salvatore Tatarella ha presentato una interrogazione parlamentare alla Commissione europea per chiedere maggiori controlli sulle importazioni di olio da Paesi terzi e parametri europei più trasparenti per il consumatore. «Non è accettabile che le nostre aziende agricole produttrici di olio extra vergine di oliva si vedano soppiantate e rischino l'estinzione a causa della concorrenza sleale proveniente da paesi extra UE» afferma Silvestris che prosegue: «L'olivicoltura in terra barese è il serbatoi o del migliore olio extra vergine di oliva, che ha sempre accettato la sfida della qualità e del mercato con notevoli investimenti e impegni finanziari delle nostre aziende agricole».
La ragione di questa crisi di mercato è anche in un'etichettatura fraudolenta di olii di dubbia derivazione che si avvalgono di marchi extra vergine, solo dopo aver aggiunto una minima quantità di extra vergine alla miscela di olio neutro di bassa qualità, preventivamente raffinato a mezzo lavaggio asl vapore ed aggiunta di clorofilla. Il prezzo di questo falso extravergine, soprattutto nel circuito della grande distribuzione, è così notevolmente inferiore al prodotto nostrano. «Non possiamo ingannare i consumatori proponendo loro articoli riportanti marchi che dovrebbero assicurare la qualità, quando questa non viene rispettata, - aggiunge Silvestris- è per questo che chiedo alla Commissione di intervenire con una procedura di urgenza per favorire maggiori controlli presso porti e dogane sulle importazioni di olio da paesi extra UE e sulla loro destinazione. Chiedo inoltre quali iniziative urgenti si intendono assumere a tutela e sostegno del comparto della produzione olivicola che, soprattutto nel mezzogiorno d'Italia, vive una grave crisi e rischia la definitiva estinzione».