Crisi giunta di Trani / 1
Schiralli (PdCI): «Azzerare del tutto la macchina amministrativa»
venerdì 22 maggio 2009
«Finalmente squarciato il velo sulla politica "di bassa lega" della giunta Tarantini: "privilegia solo amici e parenti, nani e ballerine". L'accusa, pesantissima, più di un macigno, viene scagliata non dall'opposizione, che pure ne avrebbe valido motivo per reiterare gli addebiti fin'ora sollevati sulla gestione affaristica e dispendiosa della cosa pubblica tranese, ma da un assessore comunale disgustato da "una politica di bassa lega".
L'Assessore Tony D'Ambrosio, in odore di licenziamento su richiesta di gran partedei consiglieri di maggioranza, squarcia il velo dell'omertà e le manda a dire di brutto a tutti, a cominciare dal Sindaco che, nonostante una sua richiesta di incontrarlo, "continua a prendere tempo, a dire che è occupato. Non è un modo elegante di comportarsi".
"Se la città di Trani arranca – accusa testualmente D'Ambrosio - è colpa di quei consiglieri che tendono solo a privilegiare amici e parenti, nani e ballerine, infognando qualsiasi altra iniziativa di crescita e sviluppo, avvalendosi della complicità di una macchina amministrativa che andrebbe quasi del tutto azzerata per quanto è scadente". Un'accusa pesantissima che viene dall'interno dell'amministrazione e che, in pratica, completa l'accerchiamento al primo cittadino, iniziato già da diverso tempo ad opera della opposizione. Qualche tempo fa, i Comunisti Italiani in un manifesto elencarono tutti i mali di Trani che l'Amministrazione Tarantini volutamente continua ad ignorare perché tutta impegnata, fino a pochi mesi fa, a portare avanti il PUG, come se tutto il resto non contasse.
E ora viene allo scoperto quanto già evidenziato dai Comunisti Italiani di Trani, ovvero che l'Amministrazione Tarantini ha sempre privilegiato "gli interessi di amici e parenti , nani e ballerine". Anche la reprimenda dell'Arcivescovo non ha intaccato l'arroganza che caratterizza questa Amministrazione alle prese con un bilancio altamente deficitario nonostante da tre anni i cittadini tranesi siano stati gravati dall'addizionale IRPEF, superiore addirittura a quella regionale, e dall'aumento dell'ICI. A questo punto Tarantini dovrebbe dare immediatamente le dimissioni e lasciare la città nelle mani di un commissario, nella speranza che quest'ultimo riesca a mettere a posto i conti pubblici. I Comunisti Italiani chiedono a gran voce, sicuri interpreti della stragrande maggioranza dei cittadini tranesi, che Tarantini cessi immediatamente con la sua politica "di bassa lega" e che la macchina amministrativa vada del tutto azzerata "per quanto è scadente".»
Mario schiralli
Comunisti Italiani
L'Assessore Tony D'Ambrosio, in odore di licenziamento su richiesta di gran partedei consiglieri di maggioranza, squarcia il velo dell'omertà e le manda a dire di brutto a tutti, a cominciare dal Sindaco che, nonostante una sua richiesta di incontrarlo, "continua a prendere tempo, a dire che è occupato. Non è un modo elegante di comportarsi".
"Se la città di Trani arranca – accusa testualmente D'Ambrosio - è colpa di quei consiglieri che tendono solo a privilegiare amici e parenti, nani e ballerine, infognando qualsiasi altra iniziativa di crescita e sviluppo, avvalendosi della complicità di una macchina amministrativa che andrebbe quasi del tutto azzerata per quanto è scadente". Un'accusa pesantissima che viene dall'interno dell'amministrazione e che, in pratica, completa l'accerchiamento al primo cittadino, iniziato già da diverso tempo ad opera della opposizione. Qualche tempo fa, i Comunisti Italiani in un manifesto elencarono tutti i mali di Trani che l'Amministrazione Tarantini volutamente continua ad ignorare perché tutta impegnata, fino a pochi mesi fa, a portare avanti il PUG, come se tutto il resto non contasse.
E ora viene allo scoperto quanto già evidenziato dai Comunisti Italiani di Trani, ovvero che l'Amministrazione Tarantini ha sempre privilegiato "gli interessi di amici e parenti , nani e ballerine". Anche la reprimenda dell'Arcivescovo non ha intaccato l'arroganza che caratterizza questa Amministrazione alle prese con un bilancio altamente deficitario nonostante da tre anni i cittadini tranesi siano stati gravati dall'addizionale IRPEF, superiore addirittura a quella regionale, e dall'aumento dell'ICI. A questo punto Tarantini dovrebbe dare immediatamente le dimissioni e lasciare la città nelle mani di un commissario, nella speranza che quest'ultimo riesca a mettere a posto i conti pubblici. I Comunisti Italiani chiedono a gran voce, sicuri interpreti della stragrande maggioranza dei cittadini tranesi, che Tarantini cessi immediatamente con la sua politica "di bassa lega" e che la macchina amministrativa vada del tutto azzerata "per quanto è scadente".»
Mario schiralli
Comunisti Italiani