Crisi nel TAC: l'On. Carlucci rassicura gli imprenditori
In corso trattative con la Cina su pressione del Governo
sabato 21 maggio 2005
L'Onorevole di Forza Italia Gabriella Carlucci, parlamentare eletta nel collegio di Trani, Ruvo e Corato, si fa interprete del grave disagio manifestato dagli imprenditori del settore tessile calzaturiero del Nord Barese ed auspica la rapida introduzione di misure di regolamentazione delle importazioni a basso costo, sulla scorta della decisione odierna del Commissario europeo al commercio estero Peter Mandelson di aprire una consultazione formale con la Cina per due categorie di prodotti, adottando la procedura d'urgenza. Le magliette e i filati di lino, i due prodotti in questione, hanno infatti fatto registrare un aumento delle importazioni nell'ultimo anno rispettivamente del 187% e del 56%.
L'Onorevole Carlucci, che si è recentemente battuta per introdurre all'interno del DDL Competitività delle misure di salvaguardia per le imprese del settore tessile calzaturiero, rassicura gli imprenditori in merito alla volontà del governo di proseguire, in sede nazionale e comunitaria, nella propria azione a difesa delle aziende minacciate dalla concorrenza cinese.
"La procedura d'urgenza che avvia formali trattative sul settore tessile con la Cina è il frutto delle pressioni operate in sede UE dal governo italiano che ha ben presenti le difficoltà degli imprenditori ed è consapevole della necessità di fare presto. – afferma l'onorevole Carlucci – La concorrenza cinese fatta di bassissimo costo del lavoro, tutele sindacali nulle e normativa ambientale lacunosa è oggettivamente preoccupante. Penso sia importante quindi agire non solo sulle quote d'importazione ma anche e soprattutto sul rispetto da parte della Cina di adeguati standard internazionali di tutela".
L'Onorevole Carlucci, che si è recentemente battuta per introdurre all'interno del DDL Competitività delle misure di salvaguardia per le imprese del settore tessile calzaturiero, rassicura gli imprenditori in merito alla volontà del governo di proseguire, in sede nazionale e comunitaria, nella propria azione a difesa delle aziende minacciate dalla concorrenza cinese.
"La procedura d'urgenza che avvia formali trattative sul settore tessile con la Cina è il frutto delle pressioni operate in sede UE dal governo italiano che ha ben presenti le difficoltà degli imprenditori ed è consapevole della necessità di fare presto. – afferma l'onorevole Carlucci – La concorrenza cinese fatta di bassissimo costo del lavoro, tutele sindacali nulle e normativa ambientale lacunosa è oggettivamente preoccupante. Penso sia importante quindi agire non solo sulle quote d'importazione ma anche e soprattutto sul rispetto da parte della Cina di adeguati standard internazionali di tutela".