Cuccovillo sullo stop della gara ICI: "il commissario Trovato ha recepito le nostre battaglie"

«Su quasi 8.650 di avvisi di liquidazione 2003 ne furono notificati poco più di 500»

giovedì 14 dicembre 2006
Riceviamo e pubblichiamo una nota del dott. Nicola Cuccovillo, Socialisti Autonomisti:

«Prendiamo atto che le nostre battaglie da consiglieri comunali sulla trasparenza degli atti e le nostre segnalazioni sulle "stranezze all'Ufficio Ragioneria", completamente ignorate dall'amministrazione di centrodestra guidata dal Sindaco G. Tarantini, iniziano - invece - ad essere recepite dal sig. Commissario Straordinario dott. A. Trovato e dai sub commissari. L'accoglimento delle nostre osservazioni ci fa enorme piacere perché è la prova provata che i rilievi mossi - nell'interesse della città - non solo avevano delle fondamenta e non erano figlie di un'opposizione fine a se stessa ma erano originati da nobili ragioni riconducibili alla volontà di avere atti trasparenti. Tutto questo acquista ancor più valore se addirittura rileviamo che gli atti dei componenti della Commissione prefettizia e del dirigente di Ragioneria dott. T. Montefusco (da loro nominato), portano benefici alle casse comunali e quindi a TUTTI i cittadini. Ci riferiamo alla gara del servizio quadriennale ICI sia per l'accertamento che per la riscossione spontanea che è stato oggetto di interpellanze urgenti e di interrogazioni. Infatti dall'11 aprile e con interventi successivi e continui facemmo presente che la gara di cui sopra era stata bandita con una base d'asta molto elevata rispetto ai precedenti affidamenti (di ben il 50% rispetto a quanto costava in quel momento al Comune l'espletamento di detto servizio). Ciò comportava, automaticamente , generosità verso la ditta privata che si sarebbe aggiudicata la gara e, al contrario, penalizzazione per il cittadino in quanto non era credibile avere un ribasso elevato. Ma la generosità da parte dell'amministrazione proseguiva anche a riguardo gli avvisi di accertamento la cui gara prevedeva - anche qui - una base d'asta di partenza molto elevata e precisamente del 25% quando allora veniva corrisposto il 12%. Tutta questa magnanimità veniva elargita alla faccia dei tranesi perché se si parte da una base d'asta molto elevata, è evidente che la ditta privata vincente (pur con offerta al ribasso) avrebbe avuto grandi margini di guadagno alla faccia del cittadino Pantalone. Ma non erano solo queste le "stranezze" in quanto il bando di gara prevedeva un'altra perla consistente nel fatto che al contrario delle altre città in cui per le riscossioni ICI vengono corrisposte al concessionario solo un aggio percentuale, in questo bando il compenso per l'aggiudicatario era fisso anche nell'ipotesi che l'amministrazione avesse deciso di esentare alcune fattispecie di pagamento dell'imposta.
In tal caso si sarebbe avuto un minor introito per il Comune ma non per la ditta. Che bontà! Per i motivi di cui sopra e poiché ritenevamo che in base all'art. 42 (lettera e) del Decreto Legislativo 267 /2000 occorresse obbligatoriamente passare dal Consiglio Comunale prima di bandire la gara, chiedemmo a chiari lettere la sospensione della gara. Ed invece come dei panzer la gara proseguì nel suo iter ed anche con la sostituzione di qualche componente della commissione gara che venivano dalla vicina….. Lecce (distante km 192). Riunioni a giugno, luglio, agosto e si arriva a settembre quando il Sindaco getta la spugna (a proposito, ancor oggi si riesce a comprendere il vero motivo e persino i partiti della sua maggioranza sanno dare una spiegazione) regalandoci questo vuoto amministrativo. Si arriva ad ottobre e proprio il giorno in cui doveva avvenire l'apertura delle buste, il responsabile del procedimento della gara ( il dirigente della Ragioneria residente a Minervino Murge che aveva ricevuto l'incarico dal Sindaco Tarantini) riceve una nota dal Commissario Prefettizio di cessazione dal servizio.
Ed ora veniamo a questi giorni : con determina dirigenziale nr. 89 del 29.11.06, dopo che era stata SOSPESA LA GARA, è stato deciso di affidare " l'attività di emissione degli avvisi di liquidazione ICI per l'annualità 2004, degli accertamenti d'ufficio 2003 e 2004" alla stessa ditta già operante per il Comune di Trani ad un CORRISPETTIVO INFERIORE a quello stabilito nel precedente contratto del febbraio 2005". Più precisamente detta attività verrà svolta ad un aggio dell'11% in luogo del precedente 12,13 %, da applicarsi SOLO sulle somme incassate ed addirittura non sarà riconosciuto NESSUN compenso per le entrate rinvenienti dall'accertamento a rettifica. Inoltre il responsabile I.C.I. dovrà relazionare mensilmente sull'attività in corso in modo da avere un continuo monitoraggio della situazione. Ripetiamo che siamo soddisfatti che la gara abbia subito uno STOP ma ci domandiamo se era dovuta alla sola arroganza, quella volontà di cestinare le nostre osservazioni, come anche ci chiediamo quali possono essere i motivi per cui i revisori dei conti non hanno inteso fornire parere scritto sulla vicenda, nonostante una richiesta scritta fosse stata a loro indirizzata.
Inoltre siamo sempre "curiosi" di conoscere come mai su quasi 8.650 di avvisi di liquidazione 2003 ne furono notificati poco più di 500 (tutti proprietari ma residenti fuori Trani) mentre gli altri 8.100 si volatilizzarono. Qualche maligno ci suggerisce che questa opera di magia poteva intendersi come un'anticipata strenna natalizia mentre noi che non intendiamo essere velenosi, attendiamo che venga svelato l'arcano mistero e che nel frattempo sia auspicabile lo spostamento da quegli uffici dell'ex assessore che ora è tornato ad operare dietro la sua scrivania da dipendente. E' una questione di opportunità oltre ad essere un segnale di discontinuità.
Noi non siamo contenti che siano i Commissari ad organizzare la vita amministrativa cittadina ma - a questo punto - saremmo contenti se la loro presenza servisse a mettere in ordine la macchina burocratica : è interesse di TUTTI (destra e sinistra) che avvenga CHIAREZZA in modo che chiunque sia il vincitore della tenzone elettorale , possa trovare un contenitore e non un ginepraio. Per questo auspichiamo che la Commissione Prefettizia resti lo stretto necessario mettendo in ordine le varie situazioni "appese".»

Dott. Nicola Cuccovillo ex Cons. Comun. dei Socialisti Autonomisti