Da Trani e provincia i cani da combattimento mandati in Sicilia: una barbarie scoperta dalla Polizia
Il blitz avvenuto durante uno dei combattimenti, "prima che altri cani potessero morire"
martedì 29 marzo 2022
13.54
C'è da chiedersi chi sia la bestia feroce, l'uomo o il pit-bull? Forte, l'immagine che pubblichiamo, ma va fatta conoscere questa barbarie, davvero ci mancava sapere anche che da Trani parte questa atroce pratica.
È stata diffusa in mattinata da Canicattì, in provincia da Agrigento, la notizia della scoperta di un'organizzazione di scommesse di denaro sugli illegali combattimenti fra cani, con puntate base da 50 euro.
Uno dei pit-bull "guerrieri", uno dei sei cani sequestrati, arrivava da Barletta, ma tranesi e barlettani erano coinvolti nella intera organizzazione.
"Sabato sera, i poliziotti del commissariato di Canicattì, guidati dal dirigente Francesco Sammartino, hanno effettuato - dopo ore ed ore di appostamenti e dopo aver circondato ogni possibile via di fuga - un blitz in contrada Garziano - si apprende da Ansa.it -. Venticinque le persone denunciate, fra cui due minorenni, 4 di Canicattì (Ag) e gli altri tutti di Gela (Cl), Palermo, Catania, Trani e Barletta.
L'elicottero della polizia, il reparto Volo di Palermo, ha filmato non soltanto il momento dell'irruzione dei 30 poliziotti, ma anche uno dei combattimenti fra pit-bull. "Quando abbiamo bloccato le 25 persone, due delle quali minorenni, i cani continuavano a lottare fra di loro e non è stato semplice riuscire a staccarli - ha spiegato, durante la conferenza stampa tenuta in Questura, il commissario capo Francesco Sammartino - .
Uno dei due cani era gravemente ferito. Erano previsti tre incontri e non potevamo permettere che questi cani si facessero ancora del male o morissero".
Va fatto presente che a Trani i volontari che si occupano di cani e gatti sono tanto attivi. Tuttavia, per la piccola e la grande criminalità il business dei combattimenti è un vero affare. I soggetti coinvolti possono essere diversi: da delinquenti locali o allevatori privi di scrupoli, fino ai sodalizi criminali come la camorra, la sacra corona unita, la 'ndrangheta e la mafia.
È stata diffusa in mattinata da Canicattì, in provincia da Agrigento, la notizia della scoperta di un'organizzazione di scommesse di denaro sugli illegali combattimenti fra cani, con puntate base da 50 euro.
Uno dei pit-bull "guerrieri", uno dei sei cani sequestrati, arrivava da Barletta, ma tranesi e barlettani erano coinvolti nella intera organizzazione.
"Sabato sera, i poliziotti del commissariato di Canicattì, guidati dal dirigente Francesco Sammartino, hanno effettuato - dopo ore ed ore di appostamenti e dopo aver circondato ogni possibile via di fuga - un blitz in contrada Garziano - si apprende da Ansa.it -. Venticinque le persone denunciate, fra cui due minorenni, 4 di Canicattì (Ag) e gli altri tutti di Gela (Cl), Palermo, Catania, Trani e Barletta.
L'elicottero della polizia, il reparto Volo di Palermo, ha filmato non soltanto il momento dell'irruzione dei 30 poliziotti, ma anche uno dei combattimenti fra pit-bull. "Quando abbiamo bloccato le 25 persone, due delle quali minorenni, i cani continuavano a lottare fra di loro e non è stato semplice riuscire a staccarli - ha spiegato, durante la conferenza stampa tenuta in Questura, il commissario capo Francesco Sammartino - .
Uno dei due cani era gravemente ferito. Erano previsti tre incontri e non potevamo permettere che questi cani si facessero ancora del male o morissero".
Va fatto presente che a Trani i volontari che si occupano di cani e gatti sono tanto attivi. Tuttavia, per la piccola e la grande criminalità il business dei combattimenti è un vero affare. I soggetti coinvolti possono essere diversi: da delinquenti locali o allevatori privi di scrupoli, fino ai sodalizi criminali come la camorra, la sacra corona unita, la 'ndrangheta e la mafia.