Dai DS la proposta de "l'Unione" tranese
«I tempi sono maturi per fare nella nostra città un salto di qualità»
martedì 1 novembre 2005
«Cari Segretari, crediamo che i tempi siano maturi per fare nella nostra città "un salto di qualità", costituendo anche a Trani "L'Unione", poiché, ad oggi, noi del Centro-Sinistra non siamo altro che "una sommatoria di partiti", dove predominano le legittime proprie autonomie a discapito di una visuale più complessiva dell'intera coalizione.
Per fare quest'importante passaggio, è opportuno che ci si dia regole certe di comportamento e conseguenti strutture organizzative unitarie, e che i singoli partiti siano predisposti a perdere un pezzettino della propria autonomia per metterla a disposizione di tutto il gruppo che si andrà a costituire. Per fare ciò è importante stabilire le regole per una convivenza politica capace di porci all'attenzione della città come forza di un governo alternativo a quello attuale, molto frastagliato e litigioso. Solo dopo, sarà possibile darci gli strumenti per disegnare e presentare ai cittadini un "PROGETTO PER LA TRANI DEL FUTURO".
Detto ciò, per quanto ci riguarda, noi Democratici di Sinistra siamo pronti a condividere un percorso unitario ad ampio raggio, anche se le fondamenta dell'Unione dovrebbero, a nostro avviso, basarsi su alcuni principi fondamentali in parte già scritti ed esplicitati in riunioni del Centro-Sinistra. C'è il bisogno di darci al più presto una sede unitaria, una segreteria operativa, una consulta dei consiglieri comunali. Serve a tutti noi capire con quale sistema democratico dobbiamo prendere le decisioni, ad evitare diritti di veto che bloccherebbero le attività. Ciò lo chiediamo perché c'è poca disponibilità da parte nostra a sederci ad un tavolo per consumare una "minestra riscaldata" che ricorda impostazioni, vizi, ricatti e scelte del passato che ci hanno portato ad un'amara sconfitta nell'ultima tornata elettorale comunale. C'è bisogno di definire al più presto unitariamente quale atteggiamento tenere nei confronti dei "saltimbanchi" (termine che va letto in politichese e non certamente in Italiano, com'è consuetudine fare anche per altre parole, anche insignificanti, come "visibilità" "salto della quaglia" ecc.). Secondo noi il problema esiste, e non è più rinviabile una decisione in tal senso. Non si può negare che fra i vari colori politici, da destra a sinistra, ci sia una zona grigia e indefinita fatta anche da opportunisti, i quali si spostano da una parte all'altra non per scelte politico – culturali, ma per interessi personali. Non siamo e non saremo noi ad ergerci quali giudici, o a pretendere di incidere, allo stato attuale, sulle scelte degli altri partiti; come d'altra parte non siamo noi, perché non lo riteniamo giusto, ad inserire in quest'area grigia tutti indistintamente. Però vogliamo essere noi quelli che chiedono e pretendono chiarezza e trasparenza fra i partiti che faranno parte dell'Unione, perché non imporremo mai ad altri nostre scelte, ma nello stesso tempo nessuno potrà vietarc che a fronte d'altri "pasticci" i DS decidano di farsi da parte. Quindi, piaccia o no, per quanto ci riguarda c'è la necessità di convergere su questo tema su una regola condivisa, ed i presupposti per questo obiettivo ci sono tutti, specie se il tema è affrontato laicamente, ragionando pacatamente e con equilibrio, non facendo "tutt'erba un fascio", ma non confondendo neanche scelte politiche e congressuali con personalismi che non interessano a noi e tanto meno alla sinistra giovanile.
Per terminare: sede, struttura organizzativa, regole e un progetto per Trani rappresentano per noi il percorso che deve caratterizzare il nostro cammino. Quindi vi chiediamo un incontro d'approfondimento, sapendo con chiarezza che per quanto ci riguarda "viaggeremo" con chi sarà disponibile a condividere un percorso che guardi al futuro.»
Ines Fabbretti, Domenico Cognetti
Gruppo Consigliare DS
Antonio Corraro
Segretario DS
Per fare quest'importante passaggio, è opportuno che ci si dia regole certe di comportamento e conseguenti strutture organizzative unitarie, e che i singoli partiti siano predisposti a perdere un pezzettino della propria autonomia per metterla a disposizione di tutto il gruppo che si andrà a costituire. Per fare ciò è importante stabilire le regole per una convivenza politica capace di porci all'attenzione della città come forza di un governo alternativo a quello attuale, molto frastagliato e litigioso. Solo dopo, sarà possibile darci gli strumenti per disegnare e presentare ai cittadini un "PROGETTO PER LA TRANI DEL FUTURO".
Detto ciò, per quanto ci riguarda, noi Democratici di Sinistra siamo pronti a condividere un percorso unitario ad ampio raggio, anche se le fondamenta dell'Unione dovrebbero, a nostro avviso, basarsi su alcuni principi fondamentali in parte già scritti ed esplicitati in riunioni del Centro-Sinistra. C'è il bisogno di darci al più presto una sede unitaria, una segreteria operativa, una consulta dei consiglieri comunali. Serve a tutti noi capire con quale sistema democratico dobbiamo prendere le decisioni, ad evitare diritti di veto che bloccherebbero le attività. Ciò lo chiediamo perché c'è poca disponibilità da parte nostra a sederci ad un tavolo per consumare una "minestra riscaldata" che ricorda impostazioni, vizi, ricatti e scelte del passato che ci hanno portato ad un'amara sconfitta nell'ultima tornata elettorale comunale. C'è bisogno di definire al più presto unitariamente quale atteggiamento tenere nei confronti dei "saltimbanchi" (termine che va letto in politichese e non certamente in Italiano, com'è consuetudine fare anche per altre parole, anche insignificanti, come "visibilità" "salto della quaglia" ecc.). Secondo noi il problema esiste, e non è più rinviabile una decisione in tal senso. Non si può negare che fra i vari colori politici, da destra a sinistra, ci sia una zona grigia e indefinita fatta anche da opportunisti, i quali si spostano da una parte all'altra non per scelte politico – culturali, ma per interessi personali. Non siamo e non saremo noi ad ergerci quali giudici, o a pretendere di incidere, allo stato attuale, sulle scelte degli altri partiti; come d'altra parte non siamo noi, perché non lo riteniamo giusto, ad inserire in quest'area grigia tutti indistintamente. Però vogliamo essere noi quelli che chiedono e pretendono chiarezza e trasparenza fra i partiti che faranno parte dell'Unione, perché non imporremo mai ad altri nostre scelte, ma nello stesso tempo nessuno potrà vietarc che a fronte d'altri "pasticci" i DS decidano di farsi da parte. Quindi, piaccia o no, per quanto ci riguarda c'è la necessità di convergere su questo tema su una regola condivisa, ed i presupposti per questo obiettivo ci sono tutti, specie se il tema è affrontato laicamente, ragionando pacatamente e con equilibrio, non facendo "tutt'erba un fascio", ma non confondendo neanche scelte politiche e congressuali con personalismi che non interessano a noi e tanto meno alla sinistra giovanile.
Per terminare: sede, struttura organizzativa, regole e un progetto per Trani rappresentano per noi il percorso che deve caratterizzare il nostro cammino. Quindi vi chiediamo un incontro d'approfondimento, sapendo con chiarezza che per quanto ci riguarda "viaggeremo" con chi sarà disponibile a condividere un percorso che guardi al futuro.»
Ines Fabbretti, Domenico Cognetti
Gruppo Consigliare DS
Antonio Corraro
Segretario DS