Dalla crisi finanziaria alle nuove opportunità di sviluppo: seminario a Trani
Un'iniziativa dell'Arcidiocesi e dell'Ordine dei commercialisti
martedì 20 marzo 2018
6.30
La crisi economica e finanziaria ha portato ad ogni livello un dibattito aperto sulle nuove opportunità di sviluppo. Per questo motivo l'Ufficio cultura e comunicazioni sociali dell'arcidiocesi di Trani Barletta- Bisceglie, con l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani, hanno organizzato l'evento di aggiornamento accreditato: "L'etica nella comunicazione bancaria e finanziaria". Il prossimo 20 marzo alle ore 16:30 presso la sede dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani, in 116^ strada da denominarsi 4.
Interverranno:
· Antonello Soldani, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani;
· Daniela Freda, responsabile culturale area sud Banca Etica;
· Don Mimmo Francavilla, responsabile Caritas diocesi di Andria;
· Giuseppe Dimiccoli, giornalista Gazzetta del Mezzogiorno, esperto in tematiche europee.
Le imprese assistono ad un cambiamento epocale della concezione del loro equilibrio, dominata dal principio secondo cui il successo non deriva più - o non soltanto- dal perseguimento di obiettivi di natura reddituale, quanto dal rispetto delle funzioni sociali conseguente al fatto di essere inserite in un contesto esterno con il quale instaurano complesse e articolate relazioni. Parallelamente nasce quindi per l'impresa l'esigenza di comunicare, di rendere visibili all'esterno le azioni intraprese in questo senso e di ottenere, conseguentemente, la legittimazione sociale al suo operato. Ciò sulla base del principio che "non basta operare bene, ma bisogna anche comunicare che si è operato bene".
Daniela Frida, responsabile culturale area sud di Banca Etica, è sensibile alle conseguenze non economiche delle azioni economiche; il credito, in tutte le sue forme, è un diritto umano; l'efficienza e la sobrietà sono componenti della responsabilità etica; il profitto ottenuto dal possesso e scambio di denaro deve essere conseguenza di attività orientate al bene comune e deve essere equamente distribuito tra tutti i soggetti che concorrono alla sua realizzazione; la massima trasparenza di tutte le operazioni è un requisito fondante di qualunque attività di finanza etica; la partecipazione alle scelte dell'impresa, non solo da parte dei soci, ma anche dei risparmiatori; l'istituzione che accetta i princìpi della finanza etica orienta con tali criteri l'intera sua attività.
Don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas di Andria, si occuperà di parlare delle attività del microcredito nelle forme di creazione di attività sociali sul territorio, rispondendo alle esigenze del Progetto Policoro della CEI. Il campo dell'etica della comunicazione si intreccia con la religione. Con la dottrina sociale della Chiesa cattolica, nella famosa enciclica Rerum Novarum, pubblicata nel 1891, papa Leone XIII si dedica anche ai principi generali in cui si ispira l'impresa e alle sue modalità di intervento sul mercato e nella società, attraverso le prime forme di comunicazione e la nascita di nuovi strumenti. L'efficacia della dottrina sociale in questo campo sembra accrescersi con l'Inter mirifica, decreto conciliare sugli strumenti della comunicazione sociale (1963), e l'istruzione pastorale relativa (Communio et progressio, 1971) e l'altra istruzione pastorale (Aetatis novae, 1992).
La dottrina sociale affronta il problema dei mass media e dei loro effetti in generale e non più con riferimento a questo o quell'altro mezzo per quanto rilevante; perché introduce un'espressione - quella di strumenti della comunicazione sociale - che non rappresenta comunemente una traduzione di mass media, ma inserisce e sottolinea un'istanza etica; ovvero che la missione degli strumenti di comunicazione non consiste nel massificare, ma nel facilitare il processo di socializzazione dell'individuo, delle sue attività anche economiche. La dottrina sociale propone in tutta la sua rilevanza il problema della responsabilità sociale della comunicazione d'azienda e in particolare della comunicazione commerciale. Tale dottrina suscita interventi sistematici nell'ambito della formazione degli operatori, di coloro che sono stati preposti o addetti con varie competenze ai processi di produzione della comunicazione. La dottrina considerata promuove iniziative ricorrenti di sensibilizzazione del pubblico nei confronti degli strumenti di comunicazione sociale e delle loro problematiche.
L'Ordine dei Giornalisti ha accreditato l'evento con cinque crediti deontologici, lo stesso evento è stato accreditato anche dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani.
Interverranno:
· Antonello Soldani, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani;
· Daniela Freda, responsabile culturale area sud Banca Etica;
· Don Mimmo Francavilla, responsabile Caritas diocesi di Andria;
· Giuseppe Dimiccoli, giornalista Gazzetta del Mezzogiorno, esperto in tematiche europee.
Le imprese assistono ad un cambiamento epocale della concezione del loro equilibrio, dominata dal principio secondo cui il successo non deriva più - o non soltanto- dal perseguimento di obiettivi di natura reddituale, quanto dal rispetto delle funzioni sociali conseguente al fatto di essere inserite in un contesto esterno con il quale instaurano complesse e articolate relazioni. Parallelamente nasce quindi per l'impresa l'esigenza di comunicare, di rendere visibili all'esterno le azioni intraprese in questo senso e di ottenere, conseguentemente, la legittimazione sociale al suo operato. Ciò sulla base del principio che "non basta operare bene, ma bisogna anche comunicare che si è operato bene".
Daniela Frida, responsabile culturale area sud di Banca Etica, è sensibile alle conseguenze non economiche delle azioni economiche; il credito, in tutte le sue forme, è un diritto umano; l'efficienza e la sobrietà sono componenti della responsabilità etica; il profitto ottenuto dal possesso e scambio di denaro deve essere conseguenza di attività orientate al bene comune e deve essere equamente distribuito tra tutti i soggetti che concorrono alla sua realizzazione; la massima trasparenza di tutte le operazioni è un requisito fondante di qualunque attività di finanza etica; la partecipazione alle scelte dell'impresa, non solo da parte dei soci, ma anche dei risparmiatori; l'istituzione che accetta i princìpi della finanza etica orienta con tali criteri l'intera sua attività.
Don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas di Andria, si occuperà di parlare delle attività del microcredito nelle forme di creazione di attività sociali sul territorio, rispondendo alle esigenze del Progetto Policoro della CEI. Il campo dell'etica della comunicazione si intreccia con la religione. Con la dottrina sociale della Chiesa cattolica, nella famosa enciclica Rerum Novarum, pubblicata nel 1891, papa Leone XIII si dedica anche ai principi generali in cui si ispira l'impresa e alle sue modalità di intervento sul mercato e nella società, attraverso le prime forme di comunicazione e la nascita di nuovi strumenti. L'efficacia della dottrina sociale in questo campo sembra accrescersi con l'Inter mirifica, decreto conciliare sugli strumenti della comunicazione sociale (1963), e l'istruzione pastorale relativa (Communio et progressio, 1971) e l'altra istruzione pastorale (Aetatis novae, 1992).
La dottrina sociale affronta il problema dei mass media e dei loro effetti in generale e non più con riferimento a questo o quell'altro mezzo per quanto rilevante; perché introduce un'espressione - quella di strumenti della comunicazione sociale - che non rappresenta comunemente una traduzione di mass media, ma inserisce e sottolinea un'istanza etica; ovvero che la missione degli strumenti di comunicazione non consiste nel massificare, ma nel facilitare il processo di socializzazione dell'individuo, delle sue attività anche economiche. La dottrina sociale propone in tutta la sua rilevanza il problema della responsabilità sociale della comunicazione d'azienda e in particolare della comunicazione commerciale. Tale dottrina suscita interventi sistematici nell'ambito della formazione degli operatori, di coloro che sono stati preposti o addetti con varie competenze ai processi di produzione della comunicazione. La dottrina considerata promuove iniziative ricorrenti di sensibilizzazione del pubblico nei confronti degli strumenti di comunicazione sociale e delle loro problematiche.
L'Ordine dei Giornalisti ha accreditato l'evento con cinque crediti deontologici, lo stesso evento è stato accreditato anche dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani.