Darsena, quale futuro?

I lavori di manutenzione non risolvono i problemi dell'area

martedì 17 marzo 2015 7.46
A cura di Vincenzo Membola
Anni di abbandono stanno lentamente "prosciugando" la darsena di Trani. Da una parte, in senso fisico, visto che la grossa difficoltà nella gestione del porto nasce dal fondale, ben meno profondo di quanto indicato nelle carte nautiche. Il che impedisce alle barche di grandi dimensioni di entrare all'interno dell'insenatura (come nel caso dell'imbarcazione di Della Valle, che nel corso di questa estate è stata costretta ad ormeggiare fuori). Dall'altra, in senso metaforico, visto che le difficoltà non cesserebbero al momento dell'attracco: l'area, nonostante gli ultimi interventi, giace ancora in stato di parziale abbandono.

Più volte l'ex assessore Todisco aveva espresso la propria impotenza, se non per piccoli interventi, nei confronti dell'area, che necessiterebbe di una progettazione e di un restyling approfonditi. Gli ultimi lavori programmati, sul pontile D, sono al momento in fase d'aggiudicazione, per un intervento complessivo di circa 20.000 euro (di cui 16.000, però, a base d'asta). Persino le tariffe, approvate in questi giorni per l'anno 2015, arrivano con ritardo e vengono considerate poco concorrenziali.

La struttura comunale è oggetto di una forte diaspora, con numerose imbarcazioni che stanno in questi anni preferendo porti, meno suggestivi ma sicuramente più funzionali, del litorale del barese. Un mantra di alcuni comizi pre-elettorali delle passate settimane recitava "a Trani basterebbe sfruttare ciò che già c'è". Ecco, speriamo.