Davide D'Addato: un po' di Trani nella mecca del Cinema a Venezia

Il giovane direttore della fotografia è nel team del cortometraggio "Ho sognato che a Milano c'era il mare"

mercoledì 18 settembre 2024 08.00
A cura di Stefania De Toma
Si racconta che quando un sogno prende a realizzarsi una piccola stella nuova comincia a brillare: Davide D'Addato, giovane tranese con la passione per il cinema sin da bambino, per realizzare il sogno di "fare" il Cinema sta mettendo tutto se stesso: e recentemente ha vissuto l'emozione di trovarsi nientemeno che nelle atmosfere del Festival del Cinema di Venezia, (durante la serata di pre apertura delle giornate degli autori che anche quest'anno hanno inaugurato la nostra internazionale d'arte cinematografica), con un corto in cui ha figurato come direttore della fotografia insieme al suo team. "Ho sognato che a Milano c'era il mare", é stato premiato nella sezione Memori Ciak del concorso Bookciak, Azione!, che ha niente meno che Tahar Ben Jelloun come presidente onorario della giuria.

Davide studia all'Accademia delle Belle Arti di Foggia, fiore all'occhiello della Regione per l'alta formazione universitaria artistica e musicale. Un lavoro di preparazione e formazione a trecentosessanta gradi su ogni aspetto della produzione cinematografica, dalla sceneggiatura alla regia, dalla storia alla fotografia, ispirato alle produzioni di grandi maestri tra i quali ama citare Fellini, Bergman, Wong Kar-wai. È proprio in Accademia che ha incontrato un gruppo di amici con i quali ha iniziato a produrre piccoli lavori dapprima per sostenere gli esami, per poi partecipare a concorsi di livello nazionale e, come come nel caso di Venezia, dal prestigio internazionale: Mattia de Gennaro, che ha scritto e diretto l'opera, Beatrice Fernandes De Sousa, Alessandra Quaquarelli, Gabriele Ciavarella, Umberto JR Contini.

Con il cortometraggio "Ho sognato che a Milano c'era il mare", liberamente ispirato al libro "Il ragazzo con la tuta blu", Davide e i suoi amici amici hanno raccontato la storia della classe operaia immigrata a Milano, affrontando una tematica ancora drammaticamente attuale come lo sfruttamento minorile. Un corto che, attraverso l'attenta documentazione storica e una profonda sensibilità narrativa, è stato capace di toccare il cuore del pubblico e della giuria, sottolineando quanto sia ancora viva e urgente la riflessione su queste realtà ma anche il modo in cui essa debba essere raccontata, come racconto del passato che diventa riflessione profonda per il presente e per il futuro.

Da Trani a Venezia, il suo viaggio è la testimonianza di quanto l'amore per il proprio lavoro e la forza del lavoro di squadra possano portare a raggiungere risultati inimmaginabili.
Quali sono i prossimi progetti Davide, il tuo prossimo sogno? gli abbiamo chiesto. "Per adesso mi concentro sul laurearmi e provare ad affrontare il test al Centro Sperimentale di Roma, ma il il sogno più grande è poter realizzare un film mio da regista": amore, tenacia, impegno e l'umiltà di chi vuole imparare per crescere e migliorarsi professionalmente e umanamente ci sono tutti.

Il prestigioso riconoscimento a Venezia é un traguardo che può essere un nuovo prezioso punto di partenza per questo giovane talento tranese che non può che rendere orgogliosa e fiera la Città. Dopo la prima veneziana, infatti, "Ho sognato che a Milano c'era il mare" parteciperà, assieme agli altri bookciak vincitori, a un tour europeo attraverso un prezioso circuito di festival italiani (Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, Premio Solinas, Festival Premio Emilio Lussu, Festa di Cinema del Reale, Le Giornate della Luce, Biografilm), per poi approdare in Francia alla rassegna letteraria Festival Vo-Vf, traduire le monde e a Locarno all'OtherMovie Filmfestival, ai quale si aggiunge quest'anno, esclusivamente per il nostro lavoro, anche il Working Title Film Festival di Vicenza.

Nel frattempo, il cortometraggio sarà visibile sul sito ufficiale del Premio Bookciak, Azione.
Daddato
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