Declassata la sede Inps di Andria

I sindacati: «Un duro colpo per la nuova provincia»

martedì 29 settembre 2009
Il Vicario del Direttore Generale dell'INPS, Dott. Nori, con un provvedimento del 18 settembre, ha ufficializzato il declassamento della sede di Andria da Subprovinciale ad Agenzia Complessa. Tale decisione comporta non solo la mancata istituzione della Sede Provinciale INPS di Barletta-Andria-Trani, ma anche la perdita dello status di "Sede Subprovinciale" e quindi di una consolidata e storica autonomia che il nostro territorio vanta dal lontano 1981. Questo significherà un progressivo "impoverimento" della funzionalità dell'INPS sul territorio della sesta provincia e produrrà inevitabili ricadute negative sulle migliaia di utenti del territorio, in quanto le competenze più importanti dell'Istituto saranno trasferite in capo alla Sede di Bari, considerato il ruolo periferico assegnato alla sede di Andria.

«Si configurano inspiegabili incongruenze dal punto di vista burocratico, come, per esempio, la diversa articolazione di tre enti operanti nello stesso ambito del Welfare, come l'ASL, l'INAIL e l'INPS. Infatti, mentre l'ente sanitario e l'ente assicurativo hanno già un'organizzazione a livello provinciale BAT, con competenza anche sui Comuni di Trinitapoli, San Ferdinando e Margherita di Savoia, l'INPS di Andria, ridotto ad agenzia non potrà estendere la sua competenza al di là dell'Ofanto, lasciando i tre comuni sotto la competenza di un'altra Sede provinciale (Foggia). Si corre, quindi, il rischio di un inspiegabile e deleterio smembramento del territorio della B.A.T. La nuova provincia rischia, pertanto, di nascere zoppa, considerata l'importanza del settore previdenziale nella vita quotidiana dei cittadini.

Vista l'importanza della realtà territoriale, produttiva e demografica della nuova provincia (circa 400mila abitanti e migliaia di aziende), i lavoratori e le lavoratrici, le OO.SS. e la RSU riuniti in Assemblea in data odierna, ritengono importante che le istituzioni tutte (Provincia, Comuni, enti territoriali, sindacati, forze politiche, etc.) prendano posizione affinché gli organi competenti rivedano la suddetta infausta decisione, in modo che la sede INPS di Andria assuma la naturale condizione di Direzione Provinciale».

CGIL CISL UIL CISAL RdB RSU