Tornando a casa: tallonato dai bulli in moto tra petardi e insulti

La testimonianza di Francesco Pansitta si unisce a quella di tanti cittadini. Una giovane: Sono terrorizzata non tornerò mai più a casa da sola

giovedì 7 novembre 2024 7.39
"Purtroppo succede sempre, si divertono in gruppi e se ti permetti a rimproverarli non sai dove vai incontro , anche perché sei da SOLO contro sei - otto di loro... e se si vede qualche pattuglia loro fanno i santi e pochi minuti dopo ricominciano"... si nasconde Francesco Pansitta in questa denuncia, il suo racconto, che è in realtà una amara e triste ricostruzione di quanto avvenuto due sere fa tornando a casa e pubblicata sulla sua pagina Facebook attraverso anche un video, una tristissima constatazione di quanto l'atmosfera a Trani negli ultimi anni stia profondamente cambiando. Forse la cartina di tornasole di un atteggiamento di violenza gratuito che sta dilagando ovunque, certo è che nella nostra città fino a pochi anni fa si camminava tranquilli anche a tarda ora, senza la paura di essere sorpresi e inseguiti da vere e propria bande di"giovani giovani bulli e vandali che pensano di divertirsi tendendo veri e propri agguati tesi a spaventare, a far paura per far sentire evidentemente la loro presenza, forse anche solo per riempire serate annoiate.
Nell'ultimo periodo si sono poi moltiplicati gli scoppi di petardi che eravamo a sentire un tempo soltanto la notte di Capodanno - in alcuni casi vere e proprie bombe carta lanciate verso i passanti.
Martedì scorso tornando a casa come al solito dal suo bar in Corso Cavour verso la zona dell'ex ospedale San Nicola Pellegrino, intorno alle 22,30, Francesco è stato letteralmente seguito, tallonato da questo gruppo di ragazzi di cui si sta sentendo parlare ormai da parecchio. "Ogni tanto le forze dell'ordine passano ma evidentemente l'effetto deterrente non è sufficiente:" Quando si vede una auto di Polizia o Carabinieri loro spariscono e in pochi minuti riappaiono su moto dalle marmitte rumorose ma anche su biciclette elettriche che tutto sono fuorché biciclette, che sfrecciano anche a velocità notevoli".
Le testimonianze sono molteplici: é di pochi mesi fa l'episodio di una macchina letteralmente assaltata da motociclisti in maniera violenta - probabilmente non si tratta della stessa gang di giovanissimi ormai tristemente nota nella città - e da settimane anche sui giornali locali e su questa testata stiamo raccontando in particolare della zona intorno a piazza Teatro in pieno centro storico dove, a detta di clienti dei locali vicini e soprattutto dei residenti sembra di stare sotto un bombardamento.
DI questi inseguimenti minacciosi le testimonianze sono veramente parecchie:" Avevo il terrore che mi facessero qualcosa, che si fermassero, perché continuavano a girarmi intorno... sembrava che se ne andassero e poi invece tornavano ad avvicinarsi a me mentre camminavo sul marciapiede a passo svelto, ormai a poche decine di metri da casa: ho chiamato mio padre perché mi incoraggiasse al telefono mentre mi veniva incontro, ero terrorizzata, ormai non tornerò più da sola a casa": questa la testimonianza di una ragazza, tornava a casa intorno alle 21:40, in una delle strade del centro, oltretutto sempre più buie con la nuova illuminazione.
L'idea di una "città sicura" è sempre più lontana?