Di che patologie soffrono i protagonisti di "Alla ricerca di Nemo"?

Una nuova pagina della rubrica "Cinema e Scienza" di Giuseppe Labianca

venerdì 2 agosto 2019 6.36
Per questo articolo della rubrica "Cinema e Scienza" ci tuffiamo nel Salto nel Blu, con il film di animazione "Alla ricerca di Nemo". Fin dai primi minuti di pellicola, Marlin, il padre di Nemo, tende a controllare in maniera esagerata suo figlio Nemo, soffrirà mica di un disturbo d'ansia generalizzato? Infatti questo rientra nella categoria dei disturbi di ansia ed è caratterizzato dalla presenza di sintomi d'ansia e da uno stato di preoccupazione costante ed eccessiva, sproporzionata rispetto alla realtà dei fatti.

Alla ricerca di Nemo
Al fianco di Marlin c'è Dory che funge da navigatore…con le batterie scariche però! È lei stessa a dichiarare che soffre di "Perdita di Memoria a breve termine"; forse sbattendo contro una roccia avrà riportato lesioni a livello del lobo frontale del cervello. Dal mare aperto all'acquario, i nostri amici pesci peggiorano notevolmente; il pesce chirurgo giallo, per sua natura, in cattività, diventa aggressivo nei confronti degli altri pesci e, Bloblò, per non mettere in atto questa ossessione, attua una compulsione, sviluppando un Disturbo Ossessivo Compulsivo da accumulo da bolle.

Allo stesso modo si comporta GluGlù, il pesce scatola; piuttosto che rilasciare tossine per difendersi, sviluppa un Disturbo Ossessivo Compulsivo per la pulizia. Deb, la damigella a strisce, sviluppa un disturbo di personalità, mettendo in atto fenomeni dissociativi, che danno vita a sua sorella Flo, la sua immagine riflessa. In questo caso il detto "Sano come un pesce" diventerebbe "Matto come un pesce".

A cura del Dr. Giuseppe Labianca, Biologo Nutrizionista