Dialoghi di Trani: Ranucci, Botteri e Castellaneta dialogano sulla libertà di informazione

Piazza Quercia gremita per l'evento con protagonisti i tre giornalisti

sabato 21 settembre 2024 9.39
A cura di Carla Anna Penza
Il 19 dicembre in occasione dei Dialoghi di Trani si è tenuto, in Piazza Quercia, l'incontro "Libera informazione e libertà di stampa" in cui è stato presentato il libro "La scelta" del giornalista Sigfrido Ranucci. Con l'autore hanno dialogato i giornalisti Giovanna Botteri e Domenico Castellaneta. Sigfrido Ranucci, insieme alla sua équipe di Report, quotidianamente si dedica ad offrire ai cittadini il romanzo crudo dei fatti di cronaca attraverso un rigoroso lavoro di ricerca.

Nel suo libro sono presenti i retroscena dei più grandi avvenimenti di politica nazionale ed internazionale, descrizioni di figure come quella di suo padre, atleta e finanziere di grande carisma, o quella del suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24. Questi sono alcuni dei suoi punti fermi che gli hanno permesso di forgiare in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta sia pur difficile e articolata. Per lui fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose e per questo è necessario avere tanta determinazione e forza di volontà per affrontare le avversità e non soccombere al primo impedimento.

Durante l'incontro è emersa la triste realtà che "il termometro" della libertà di stampa non gode di ottima salute poiché si ha la presunzione di vivere in una società perfetta quando, invece ancora si paga per la verità. Infatti, solo nell'ultimo periodo, sono stati uccisi cinque giornalisti che indagavano sui rapporti tra la politica e la criminalità organizzata.

Sigfrido Ranucci ha detto: "In Italia abbiamo 270 giornalisti che vivono sotto tutela, 22 sotto scorta, abbiamo il record mondiale di giornalisti denunciati dai politici. Stiamo andando sempre più verso la desertificazione dell'informazione".
Domenico Castellaneta invece ha affermato "Il problema della stampa italiana è che sono ancora in vigore le Leggi fascistissime, le quali hanno paralizzato la libertà espressione e nessuna forza politica nel corso della storia ha mai fatto nulla per cambiare le cose. È qualcosa di assurdo se si pensa che siamo ancora legati a leggi che risalgono al post delitto Matteotti"

Sottolinea Giovanna Botteri: "L'informazione è un bene pubblico. Le battaglie di noi giornalisti sono le battaglie di tutti. Il nostro lavoro è quello di raccontare e denunciare e per questo abbiamo la necessità di avere accesso a tutte le informazioni per comunicare le notizie in maniera corretta e completa".

In Italia ci sono ancora poche testate o reti giornalistiche che hanno in realtà la piena libertà di espressione e informazione. Un esempio è il Tg3 che sceglie di mandare in onda i giornalisti che scrivono di proprio pugno le notizie da riferire prendendosi la piena responsabilità di ciò che dicono con le eventuali conseguenze. Questo è molto importante da evidenziare poiché la libera informazione e la libertà di stampa sono gli elementi che guidano i giornalisti migliori, più giusti e più corretti.
Dialoghi di Trani
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