«Diamoci da fare per avere la commissione tributaria»
Franco Caffarella auspica un ritorno a Trani. Il consigliere comunale sul futuro degli uffici finanziari
lunedì 20 febbraio 2012
10.38
Esattamente due anni fa, il consigliere comunale Franco Caffarella lanciava l'allarme sul futuro degli uffici finanziari esistenti a Trani. La scelta di individuare nella città di Barletta, la nuova sede provinciale dell'Agenzia delle Entrate, rappresentava, per Caffarella «un serio campanello d'allarme per il ridimensionamento dell'ufficio territoriale di Trani». Le notizie di questi giorni, con le recenti prese di posizione dei consiglieri provinciali di Trani, confermano purtroppo le sue preoccupazioni al di là di qualche smentita e delle rassicurazioni dei sindacati. Caffarella ritiene che «la responsabilità di una classe dirigente non possa essere solo affidata a proteste che possono sembrare l'ennesima puntata di una guerra di campanile».
Certamente pesa, sull'intera vicenda, il silenzio operato sul mancato rispetto di un patto tra i sindaci della Bat, sottoscritto nel 2006, in cui si individuava in Trani il polo finanziario e giuridico e, contestualmente, la presenza degli uffici a rilevanza territoriale sovracomunale. Ma a distanza di due anni dall'avvenuto insediamento della direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate a Barletta, la difesa dell'ufficio territoriale di Trani (che ha perso la giurisdizione che prima aveva su Corato, restando limitata ai soli Comuni di Trani e Bisceglie) anche se giusta, deve essere accompagnata da proposte in linea con l'austerità imposta dagli eventi nazionali.
Da qui l'appello di Caffarella: «Trani deve e può reclamare la presenza in città di un polo della previdenza giuridico e finanziario, che si articoli con la consolidata presenza degli uffici giudiziari . Una recente direttiva del governo Monti invita tutte le amministrazioni dello Stato a tagliare i costi impropri derivanti da presenza di uffici pubblici in diversi immobili prevalentemente in locazione con contratti anche rilevanti sulla gestione finanziaria degli Enti. L'invito che proviene da Roma è quello di razionalizzare, ove possibile, le situazioni in essere, prevedendo anche uffici polivalenti, con sportelli delle diverse amministrazioni, in grado di rendere un servizio il più possibile di prossimità alle comunità interessate. Nella progressiva informatizzazione dei servizi, con l'accesso in ambiente web, per ogni tipo di richiesta o prestazione assistenziale offerta dagli Enti, dovrà essere potenziato il front office ed il ruolo degli uffici di relazione con il pubblico, che dovranno avere la capacità di dare risposte e mettere in rete esperienze e risultati nell'interesse del cittadino».
«La presenza a Trani – prosegue Caffarella - oltre che dell'Agenzia delle Entrate, nonché dell'Agenzia Inps con la stessa giurisdizione territoriale (i comuni di Bisceglie e Trani), alla luce anche delle recenti disposizioni che hanno determinato l'assorbimento delle funzioni ex Inpdap, presso la gestione Inps, con un decentramento funzionale dell'Inpdap (uffici e personale) tutto ancora da individuarsi per province di nascita recente, come la Bat, potrebbe favorire quella sinergia auspicata dal governo Monti e rendere giustizia alla città di Trani. Pensare ad un unico luogo fisico in cui, le diverse istanze del cittadino, molto spesso collegate l'una all'altra, possano trovare un luogo di sintesi è il futuro dei servizi pubblici al cittadino. A ciò si aggiunga il fatto che per Trani dovrebbe essere maggiormente rivendicato un ruolo nel presidio dei coordinamenti degli uffici legali delle varie amministrazioni. Qualche Amministrazione lo ha già fatto: è il caso dell'Inps, che, pur in presenza di una sede provinciale ad Andria, ha deciso che il contenzioso e l'intero ufficio legale fossero allocati a Trani, sede di tribunale. La stessa cosa potrebbe avvenire per il contenzioso ex Inpdap e per quello, più rilevante, gestito dall'Agenzia delle Entrate».
«La Provincia di Barletta Andria Trani – conclude il consigliere - ha un suo ruolo decisivo, quello di perorare con forza la istituzione della commissione tributaria provinciale nella Bat, organo non ancora decentrato, che la legge prevede debba essere allocato in un comune capoluogo. Dopo tanti scippi per Trani rappresenterebbe un gradito ritorno, con più ampia giurisdizione».
Certamente pesa, sull'intera vicenda, il silenzio operato sul mancato rispetto di un patto tra i sindaci della Bat, sottoscritto nel 2006, in cui si individuava in Trani il polo finanziario e giuridico e, contestualmente, la presenza degli uffici a rilevanza territoriale sovracomunale. Ma a distanza di due anni dall'avvenuto insediamento della direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate a Barletta, la difesa dell'ufficio territoriale di Trani (che ha perso la giurisdizione che prima aveva su Corato, restando limitata ai soli Comuni di Trani e Bisceglie) anche se giusta, deve essere accompagnata da proposte in linea con l'austerità imposta dagli eventi nazionali.
Da qui l'appello di Caffarella: «Trani deve e può reclamare la presenza in città di un polo della previdenza giuridico e finanziario, che si articoli con la consolidata presenza degli uffici giudiziari . Una recente direttiva del governo Monti invita tutte le amministrazioni dello Stato a tagliare i costi impropri derivanti da presenza di uffici pubblici in diversi immobili prevalentemente in locazione con contratti anche rilevanti sulla gestione finanziaria degli Enti. L'invito che proviene da Roma è quello di razionalizzare, ove possibile, le situazioni in essere, prevedendo anche uffici polivalenti, con sportelli delle diverse amministrazioni, in grado di rendere un servizio il più possibile di prossimità alle comunità interessate. Nella progressiva informatizzazione dei servizi, con l'accesso in ambiente web, per ogni tipo di richiesta o prestazione assistenziale offerta dagli Enti, dovrà essere potenziato il front office ed il ruolo degli uffici di relazione con il pubblico, che dovranno avere la capacità di dare risposte e mettere in rete esperienze e risultati nell'interesse del cittadino».
«La presenza a Trani – prosegue Caffarella - oltre che dell'Agenzia delle Entrate, nonché dell'Agenzia Inps con la stessa giurisdizione territoriale (i comuni di Bisceglie e Trani), alla luce anche delle recenti disposizioni che hanno determinato l'assorbimento delle funzioni ex Inpdap, presso la gestione Inps, con un decentramento funzionale dell'Inpdap (uffici e personale) tutto ancora da individuarsi per province di nascita recente, come la Bat, potrebbe favorire quella sinergia auspicata dal governo Monti e rendere giustizia alla città di Trani. Pensare ad un unico luogo fisico in cui, le diverse istanze del cittadino, molto spesso collegate l'una all'altra, possano trovare un luogo di sintesi è il futuro dei servizi pubblici al cittadino. A ciò si aggiunga il fatto che per Trani dovrebbe essere maggiormente rivendicato un ruolo nel presidio dei coordinamenti degli uffici legali delle varie amministrazioni. Qualche Amministrazione lo ha già fatto: è il caso dell'Inps, che, pur in presenza di una sede provinciale ad Andria, ha deciso che il contenzioso e l'intero ufficio legale fossero allocati a Trani, sede di tribunale. La stessa cosa potrebbe avvenire per il contenzioso ex Inpdap e per quello, più rilevante, gestito dall'Agenzia delle Entrate».
«La Provincia di Barletta Andria Trani – conclude il consigliere - ha un suo ruolo decisivo, quello di perorare con forza la istituzione della commissione tributaria provinciale nella Bat, organo non ancora decentrato, che la legge prevede debba essere allocato in un comune capoluogo. Dopo tanti scippi per Trani rappresenterebbe un gradito ritorno, con più ampia giurisdizione».