Dettori, difesa d'ufficio

Due associazioni tranesi contrarie alla revoca del mandato. Sostegno anche dalla comunità ebraica

mercoledì 13 giugno 2012 10.33
A seguito della risoluzione del contratto della dottoressa Maria Dettori in qualità di dirigente del Comune di Trani, le Associazioni culturali tranesi La Maria del Porto e Lacarvella, manifestano, in una lettera diffusa alla stampa, stupore e disapprovazione per il provvedimento.

«Apprendiamo con stupore e rammarico - si legge nella lettera - della risoluzione dell'incarico da dirigente della dottoressa Maria Dettori. Abbiamo apprezzato nel corso di questi anni l'impegno e la competenza con cui ha diretto la V Ripartizione, la lungimiranza, la visione progettuale e l'attuazione costante di buone pratiche amministrative in un settore nevralgico e dagli equilibri fragili quale quello dell'istruzione e della cultura, dando spazio e possibilità di espressione a iniziative emergenti, a giovani talenti, a progetti innovativi a partire da un contenitore vivo e ritrovato : la Biblioteca Comunale "Giovanni Bovio", diventata centro propulsore di nuova sensibilità alla diffusione della cultura. Il tessuto degli eventi e delle esperienze promossi e valorizzati in questi anni hanno restituito a Trani quel ruolo importante di polo della cultura che auspichiamo come valore sempre più diffuso e condiviso».

Solidarietà alla dirigente arriva anche dalla comunità ebraica: «Apprendiamo soltanto oggi, con non poca sorpresa, circa alcune decisioni dell'amministrazione prese in materia dirigenziale, decisioni che riguardano la dirigente del settore cultura Maria Dettori. Non è uso di una comunità ebraica entrare nel merito di decisioni che riguardano la macchina amministrativa e il nostro più che eccellente rapporto con il Comune di Trani è basato anche sul rispetto di ogni sua decisione. Nondimeno, vorremmo poter significare il nostro rammarico circa la paventata perdita della Dettori come nostro riferimento delle attività culturali. Abbiamo avuto modo di ammirare la sua massima preparazione, efficienza e capacità organizzativa nel gestire problematiche inerenti anche la cultura ebraica, doti dalla Dettori ampiamente dimostrate e rese sempre umane dalla sua disponibilità all'ascolto, al dialogo. Dal nostro modesto punto di osservazione, chiediamo all'amministrazione della nostra città, Trani, se ci sia ancora la possibilità di poter ripensare a questa decisione. Siamo più che sicuri che la Dettori rappresenti allo stesso tempo continuità e innovazione, oltre che un grande beneficio umano e culturale per il territorio».