Differenziata, Trani terz'ultima nel bacino

Il consigliere De Laurentis sul problema rifiuti in città

giovedì 15 gennaio 2009
«Già chissà perché ogni qual volta si parla di un qualsiasi problema di rifiuti, in una qualsiasi parte d'Italia, a Trani insorgono i "pochi" sostenitori dell'inceneritore. Tutti i tranesi ricordano che la scelta di fare un inceneritore a Trani fu presa da un gruppo di consiglieri di centrodestra capeggiati dal sindaco/medico dott. Tarantini e, non si sa come, l'Amet aveva anche deciso con chi doveva farlo. Ma i tranesi ricordano anche che era stato richiesto un referendum, con tanto di firme, bloccato dall'opposizione dell'azienda Amet, che invece di rispondere ai cittadini, suoi veri proprietari ed azionisti, evidentemente rispondeva ad altri.

Oggi fortunatamente il rischio inceneritore è momentaneamente accantonato, grazie anche alla determinazione del governatore Vendola, ma bisogna essere vigili perche gli interessi sono tanti e sostanziosi. Ciò che mi preoccupa però e che, malgrado gli obblighi previsti dalla legge per una raccolta differenziata dei rifiuti spinta, nell'ultimo anno il Comune di Trani si sia attestato su una percentuale bassissima, il 10%, addirittura peggiore di quella dell'anno precedente, attestandosi al terz'ultimo posto nell'ambito del proprio bacino.

Per non parlare poi dell'impianto di ricicleria pronto da diversi anni, costato tanti soldini pubblici, e mai entrato in funzione. Pertanto, quando parliamo del problema rifiuti, i soliti noti ci dicano anche perché a Trani non viene effettuata una vera raccolta differenziata. Le ipotesi sono tante, forse perché il Comune paga un importo fisso indipendentemente dalla quantità di rifiuti smaltiti, forse perché alle nostre aziende si affidano sempre nuovi servizi che nulla anno a che fare con la loro funzione principale, o forse perché ci si è affezionati troppo "all'inceneritore" e non si vuole puntare sulle alternative. Un giorno sapremo la verità.»

Mimmo De Laurentis
Consigliere comunale PSDI