Post gestione discarica, l'Amiu presenta ricorso al Tar contro l'Oga
La decisione presa insieme al Comune per ottenere i fondi necessari
giovedì 31 marzo 2016
13.11
L'Amiu Trani, in accordo con il socio (Comune di Trani), ha inteso impugnare al Tar il provvedimento deliberativo con cui l'Oga Bat ha ritenuto di respingere la diffida avanzata dalla società Amiu per il versamento, in favore della società, delle somme relative al fondo per chiusura e post gestione accantonate presso l'Oga e il Consorzio Ato Ba/1 in liquidazione, relative alla discarica di contrada Puro Vecchio. Lo rende noto il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, in risposta alle accuse mosse dal Movimento 5stelle.
«Rispediamo al mittente - dice - le gravi offese mosse dal portavoce del Movimento in Consiglio comunale. Il sottoscritto non si è mai sottratto al dialogo con i rappresentati di partiti e movimenti politici. Il Movimento, pertanto, prima di sparare a zero sull'Amministrazione (meccanismo evidentemente collaudato) avrebbe potuto acquisire informazioni più precise per avere contezza del reale stato delle cose, evitando, fra le altre cose, di dimostrare di non saper leggere bene le carte».
Bottaro spiega: «Nella delibera dell'Oga citata dal Movimento (la numero 18 del 9 dicembre 2015) se, da un lato, l'organo di governo dell'Ato rifiuti ha ritenuto di respingere la diffida avanzata dall'Amiu, in ogni caso ha comunque confermato la disponibilità di destinare le somme alla fase di post chiusura, ravvisando la necessità di approfondire, dal punto di vista giuridico e normativo, l'utilizzo del fondo. Volendo fugare qualsiasi dubbio agli attivisti del Movimento, si precisa che, una parte delle somme di post gestione, pur essendo nella disponibilità di Amiu, non possono - conclude - essere utilizzate in assenza di atto autorizzativo dell'Oga».
«Rispediamo al mittente - dice - le gravi offese mosse dal portavoce del Movimento in Consiglio comunale. Il sottoscritto non si è mai sottratto al dialogo con i rappresentati di partiti e movimenti politici. Il Movimento, pertanto, prima di sparare a zero sull'Amministrazione (meccanismo evidentemente collaudato) avrebbe potuto acquisire informazioni più precise per avere contezza del reale stato delle cose, evitando, fra le altre cose, di dimostrare di non saper leggere bene le carte».
Bottaro spiega: «Nella delibera dell'Oga citata dal Movimento (la numero 18 del 9 dicembre 2015) se, da un lato, l'organo di governo dell'Ato rifiuti ha ritenuto di respingere la diffida avanzata dall'Amiu, in ogni caso ha comunque confermato la disponibilità di destinare le somme alla fase di post chiusura, ravvisando la necessità di approfondire, dal punto di vista giuridico e normativo, l'utilizzo del fondo. Volendo fugare qualsiasi dubbio agli attivisti del Movimento, si precisa che, una parte delle somme di post gestione, pur essendo nella disponibilità di Amiu, non possono - conclude - essere utilizzate in assenza di atto autorizzativo dell'Oga».