Dino Marinaro commenta la nuova giunta di Trani

«Da Tarantini a Riserbato: nulla è cambiato». Auguri d'obbligo, perché la giunta dovrà affrontare delle prove difficili

lunedì 11 giugno 2012 8.49
Da Tarantini a Riserbato. Per Dino Marinaro (Futuro e Libertà) «nulla è cambiato e cambierà specialmente negli uomini e nelle donne che amministreranno la città». «Il Consiglio comunale – scrive l'esponente di Fli - si è ridotto in forza delle leggi di otto unità, ma quelli che stavano prima sono rimasti e magari se prima erano consiglieri comunali oggi sono assessori o viceversa, con alcuni ritorni nella giunta nella quale vi è un solo volto nuovo. Indipendentemente da ogni cosa e poiché siamo nostalgicamente ottimisti auguriamo loro buon lavoro. Saremmo come tranesi lieti se superassero lo scetticismo e le riserve che da ogni parte provengono».

Auguri d'obbligo, perché la nuova giunta dovrà affrontare subito delle prove difficili: «E' noto a tutti – scrive Marinaro - che la città è afflitta da mille e più problemi, uno per tutti il caos finanziario ed i bilanci consuntivi degli anni 2009, 2010, 2011 dichiarati inattendibili o non approvati da questi stessi signori che si accingono ad amministrare la città nelle varie vesti».

Se sulla composizione del nuovo Consiglio comunale Marinaro predica prudenza («Alla luce delle sentenze recentissime è meglio attendere qualche giorno ancora e non creare facili illusioni») Marinaro lancia un messaggio chiaro sulla questione della presidenza del Consiglio comunale visto che il nome di Fabrizio Ferrante è sempre più ricorrente: «Se così fosse, la decisione non sarebbe figlia né della volontà di dare quella carica all'opposizione né di un accordo romano. I i più pensano ad un accordo locale sorto dopo il primo turno elettorale».