Disabili e sessualità, un tabù da infrangere
Organizzato presso la Croce Bianca di Trani un incontro con gli esperti del settore
venerdì 27 ottobre 2023
11.37
Un tema di stretta attualità e di importanza rilevante che ha chiamato a raccolta numerosissimi operatori sociali. Il diritto alla sessualità dei disabili è stato al centro dell'incontro organizzato dall' dall'associazione ConTeStoLab di Trani, Bisceglie, Ruvo di Puglia, dedita alla difesa dei diritti dei ragazzi autistici e della loro integrazione sociale in collaborazione con la Croce Bianca, i il Lions Club Trani, le associazioni Borgorosso Bisceglie, Il colore degli anni e Gli angeli del soccorso di Trani.
Un tabù questo di cui ha parlato a lungo il dottor Michele Massimo Laforgia, psicoterapeuta e sessuologo, che crea problemi che gravano esclusivamente sulle spalle dei disabili e delle loro famiglie.
"Il benessere sessuale delle persone con disabilità – ha spiegato lo psicologo e sessuologo Laforgia - è un tabù che si inserisce nel già complesso tabù relativo alla sessualità in generale. L'Italia è uno dei pochi paesi europei a non educare alla sessualità in alcun tempo ed in alcun luogo. Questo espone le persone con disabilità e le loro famiglie ad un ambiente sessualmente ostile in cui il benessere sessuale non è più un diritto ma un miraggio. Inoltre è un problema che grava esclusivamente sulle spalle delle persone con disabilità, delle loro famiglie e degli operatori che lavorano con loro."
Un tabù questo di cui ha parlato a lungo il dottor Michele Massimo Laforgia, psicoterapeuta e sessuologo, che crea problemi che gravano esclusivamente sulle spalle dei disabili e delle loro famiglie.
"Il benessere sessuale delle persone con disabilità – ha spiegato lo psicologo e sessuologo Laforgia - è un tabù che si inserisce nel già complesso tabù relativo alla sessualità in generale. L'Italia è uno dei pochi paesi europei a non educare alla sessualità in alcun tempo ed in alcun luogo. Questo espone le persone con disabilità e le loro famiglie ad un ambiente sessualmente ostile in cui il benessere sessuale non è più un diritto ma un miraggio. Inoltre è un problema che grava esclusivamente sulle spalle delle persone con disabilità, delle loro famiglie e degli operatori che lavorano con loro."