Discarica, Corrado "carota e bastone" per Bottaro e Santorsola

«Bene la collaborazione ma adesso iniziassero a risolvere i problemi»

giovedì 3 settembre 2015 11.49
A cura di Antonio Quinto
«Apprendiamo dagli organi di stampa di un incontro tra l'Assessore Regionale dottor Santorsola e il Sindaco di Trani in cui si è discusso della situazione della discarica di Trani. Si apprende che finalmente si è avviato un "nuovo" percorso tra le due Istituzioni».

Inizia così una nota stampa del consigliere comunale e provinciale di Area Popolare, Beppe Corrado, che con chiaro riferimento a quanto divulgato nel pomeriggio di ieri, da Regione e Comune a seguito dell'incontro, usa "la carota e il bastone" e scrive: «Purtroppo mentre si avvia un "nuovo" percorso la discarica, a distanza di un anno dalla sua chiusura, continua ad inquinare. A certificare tutto questo sono i dati emersi dalle analisi chimiche dell'acqua dei pozzi di rilevamento presenti in discarica e pubblicati sul sito di Amiu.

La questione della discarica – continua Corrado - ci ha visto in passato in prima linea ed annunciare con largo anticipo la situazione drammatica in cui versava, una situazione figlia probabilmente di una gestione diciamo "poco" corretta ma dovuta anche al fatto innegabile che la Regione Puglia ha utilizzato Trani per risolvere per anni l'emergenza rifiuti. Ormai le motivazioni di quanto accaduto sono note e tocca ad altri organi dello Stato stabilirne le responsabilità. A noi il compito oggi è quello di risolvere il problema ed evitare di continuare ad inquinare il nostro sottosuolo.

Abbiamo assistito all'inevitabile chiusura della discarica da parte della sezione Grandi Rischi della Regione in data 4 Settembre 2014 e poi addirittura al sequestro nel Gennaio scorso da parte dell'Autorità Giudiziaria. Si è parlato di disastro ambientale, di bomba pronta ad esplodere e la situazione purtroppo a distanza di un anno non è cambiata assolutamente e gli unici a pagare sono stati i cittadini di Trani sia sotto l'aspetto ambientale che quello economico.

Dopo i primi mesi di "attenzione" mediatica – insiste Corrado - tutto sembra essere passato nel dimenticatoio ma la discarica è ancora li che inquina. Ad oggi purtroppo i dati sono allarmanti; se facciamo un raffronto tra i rilievi del 30 marzo e quelli del 6 agosto ci rendiamo conto che continua l'inquinamento in falda. Analizzando i dati ad esempio del "famoso" Pozzo P6V, ossia quello del III lotto, oggetto della probabile rottura della membrana, ci rendiamo conto come da marzo ad agosto sono aumentati i valori degli elementi inquinanti come Nichel, Nitrati Zinco. Prendiamo come esempio della situazione allarmante il dato dell'Ammoniaca che è passata da 128 a 374; il valore è triplicato segno inequivocabile dello stato di inquinamento della falda.

In questo anno si sono susseguiti interventi costosi che sono ricaduti sulle tasche dei cittadini di Trani. Abbiamo assistito a innumerevoli incarichi professionali da parte di Amiu ma purtroppo tutto questo, a quanto pare, non ha portato ai risultati sperati. Una situazione che nei mesi scorsi è andata sempre peggiorando e che ha portato addirittura, dopo la conferenza di servizi del 11 febbraio (in Regione) quando la stessa Amiu ammetteva che non riusciva a contenere gli elementi inquinanti, la Provincia ad emanare in data 16 febbraio una diffida nei confronti del Comune di Trani e dell'Amiu. Diffida che comprendeva una serie di prescrizioni, oltre ad intimare di fatto all'azienda di porre in essere un cronoprogrmma di interventi per la messa in sicurezza e la bonifica della discarica, per evitare il continuo sversamento di liquidi inquinanti in falda.

Ad oggi – scrive Corrado - la Provincia attende ancora risposta e con essa i cittadini di Trani. Il Commissario Iaculli nell'aprile scorso emanava un ordinanza che obbligava Amiu alla presentazione di un piano entro il 30 maggio ad oggi di quel piano non c'è traccia. Allora viene spontaneo chiedersi che cosa è stata fatto dal management di Amiu per ottemperare a tutto questo? Come sono stati spesi i soldi dei tranesi? Quali misure straordinarie sono stati posti in essere per evitare il continuo sversamento in falda? Nei prossimi giorni sarà nostra premura chiedere conto al management di Amiu di quanto fatto fino ad oggi.

Apprezziamo sicuramente l'incontro tra sindaco ed assessore regionale – conclude Corrado - ma è giunto il momento di intervenire con forza su una situazione che rimane drammatica per la salute dei nostri cittadini. Al sindaco di Trani chiederemo di intervenire su Amiu per comprendere quanto fatto e sopratutto di guidare una task-force per avviare finalmente un vero "nuovo" percorso che veda tutte le Istituzioni coinvolte per giungere finalmente, in tempi brevi, alla bonifica e la messa in sicurezza della discarica.

La Regione Puglia non può semplicemente essere spettatrice in questa vicenda in quanto ha utilizzato la città di Trani come pattumiera negli anni passati ed oggi deve contribuire anche economicamente alla bonifica della discarica per porre rimedio al continuo inquinamento. La Salute non ha colore politico, siamo certi che ora con un assessore regionale come il dottor Santorsola la città di Trani e i suoi cittadini saranno finalmente tutelati e difesi, ma è arrivato il momento di agire, purtroppo è finito il tempo delle promesse».