Discarica, il comitato per la chiusura chiede chiarezza
Gli attivisti: «Vogliamo che l'intero impianto non venga riaperto mai più»
martedì 18 ottobre 2016
15.32
«Prendiamo atto del dietrofront della Regione sulla questione della discarica di Trani. Sì, dietrofront, perché di questo si tratta, altro che equivoco». A dirlo è il comitato #Chiudiamoladiscarica di Trani. «Col comunicato diffuso sabato scorso - spiegano i membri del comitato - la Regione, attraverso l'assessore Santorsola, ha criticato duramente l'operato dell'amministrazione comunale, salvo poi tornare indietro e annunciare che la messa in sicurezza della discarica sarà effettuata in collaborazione con il Comune. Chi farà cosa non è ancora molto chiaro. Ad ogni buon conto il fatto positivo è che finalmente si parla di chiusura permanente dei tre lotti della discarica. Una decisione che accogliamo con favore e che non mancheremo di ricordare ai protagonisti della vicenda anche in futuro. La chiusura permanente dei tre lotti esistenti, però, non ci basta».
E ancora. «Da Emiliano, Santorsola e Bottaro - proseguono - vorremmo un'ulteriore rassicurazione, ossia una dichiarazione congiunta con cui si dica una volta per tutte che l'intero impianto non riaprirà mai più. Quindi anche l'eventuale lotto 2 bis ed altri ipotetici lotti. Per tagliare la testa al toro, ci rispondano a una domanda facile facile: la Regione intende riaprire la discarica? Sì o no, senza giri di parole, senza parlare di lotti, parliamo dell'intero impianto. Detto questo, vorremmo anche capire meglio la storia dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. Emiliano dice che c'è, Bottaro ha detto che non c'è e per questo ha firmato l'ordinanza di chiusura. Ma quindi, c'è o non c'è? Anche qui la domanda è facile facile. Se c'è, vorremmo leggerla, anche se in realtà sarebbe già dovuta essere pubblicata. Così come vorremmo leggere e, quindi, finalmente conoscere il cronoprogramma delle opere annunciate. Sapere che saranno chiusi in modo permanente i tre lotti non ci basta: vogliamo sapere come e quando, con tutte le tappe intermedie».
«In definitiva, al presidente Emiliano vogliamo far sapere che i lotti 1 e 2 furono già chiusi nel 2010 dalla Regione, ma successivamente riaperti per poter accogliere nuovamente rifiuti: non vorremmo che la cosa si ripetesse, per questo chiediamo certezza sul fatto che l'intero impianto non accoglierà mai più un solo rifiuto, di nessun genere esso sia, neanche se già biostabilizzato. Al sindaco invece vogliamo dire che le contrapposizioni con la Regione non sono state fantasie. E' bastato leggere il comunicato di Santorsola, su cui c'era poco da interpretare».
«Quindi - concludono - piuttosto che prendersela come al solito con gli altri, faccia le sue rimostranze all'assessore regionale e cominci a lavorare concretamente per arrivare a quello che ci auguriamo sia davvero un obiettivo condiviso. Su una cosa siamo d'accordo con il sindaco: dobbiamo arrivare quanto prima all'obiettivo, perché è vero, c'è un'emergenza da far rientrare, anche se, ad onor del vero, chi finora ha tentato di nascondere il fatto che ci fosse l'emergenza è proprio la sua amministrazione. Ma non importa, è acqua passata, purché si faccia in fretta e si chiuda la discarica per sempre. E' questo che vuole anche lei, vero Sindaco? E lei, governatore, vuole la stessa cosa? Attendiamo risposte».
E ancora. «Da Emiliano, Santorsola e Bottaro - proseguono - vorremmo un'ulteriore rassicurazione, ossia una dichiarazione congiunta con cui si dica una volta per tutte che l'intero impianto non riaprirà mai più. Quindi anche l'eventuale lotto 2 bis ed altri ipotetici lotti. Per tagliare la testa al toro, ci rispondano a una domanda facile facile: la Regione intende riaprire la discarica? Sì o no, senza giri di parole, senza parlare di lotti, parliamo dell'intero impianto. Detto questo, vorremmo anche capire meglio la storia dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. Emiliano dice che c'è, Bottaro ha detto che non c'è e per questo ha firmato l'ordinanza di chiusura. Ma quindi, c'è o non c'è? Anche qui la domanda è facile facile. Se c'è, vorremmo leggerla, anche se in realtà sarebbe già dovuta essere pubblicata. Così come vorremmo leggere e, quindi, finalmente conoscere il cronoprogramma delle opere annunciate. Sapere che saranno chiusi in modo permanente i tre lotti non ci basta: vogliamo sapere come e quando, con tutte le tappe intermedie».
«In definitiva, al presidente Emiliano vogliamo far sapere che i lotti 1 e 2 furono già chiusi nel 2010 dalla Regione, ma successivamente riaperti per poter accogliere nuovamente rifiuti: non vorremmo che la cosa si ripetesse, per questo chiediamo certezza sul fatto che l'intero impianto non accoglierà mai più un solo rifiuto, di nessun genere esso sia, neanche se già biostabilizzato. Al sindaco invece vogliamo dire che le contrapposizioni con la Regione non sono state fantasie. E' bastato leggere il comunicato di Santorsola, su cui c'era poco da interpretare».
«Quindi - concludono - piuttosto che prendersela come al solito con gli altri, faccia le sue rimostranze all'assessore regionale e cominci a lavorare concretamente per arrivare a quello che ci auguriamo sia davvero un obiettivo condiviso. Su una cosa siamo d'accordo con il sindaco: dobbiamo arrivare quanto prima all'obiettivo, perché è vero, c'è un'emergenza da far rientrare, anche se, ad onor del vero, chi finora ha tentato di nascondere il fatto che ci fosse l'emergenza è proprio la sua amministrazione. Ma non importa, è acqua passata, purché si faccia in fretta e si chiuda la discarica per sempre. E' questo che vuole anche lei, vero Sindaco? E lei, governatore, vuole la stessa cosa? Attendiamo risposte».