Dissequestrata la palazzina in Via dei Finanzieri
Secondo l'accusa l'edificio era stato costruito troppo vicino al depuratore comunale
giovedì 20 marzo 2014
9.54
Cadono i sigilli al nuovo edifico di cinque piani sequestrato a fine febbraio in Via dei Finanzieri per presunti illeciti nel rilascio del permesso a costruire. Il Tribunale del Riesame delle Misure Reali di Trani ha accolto il ricorso del costruttore Francesco De Mango, indagato dalla Procura della Repubblica di Trani per abuso d'ufficio in relazione alla concessione del premesso a costruire, insieme ai dirigenti della quarta ripartizione del Comune Giuseppe Affatato e Giacomo Losapio.
Secondo l'accusa l'edificio sarebbe stato costruito ad una distanza inferiore rispetto alle prescrizioni vigenti per la vicinanza col depuratore comunale. Ma i giudici del Riesame hanno condiviso l'impostazione difensiva dell'avvocato Mario Malcangi, legale del costruttore, annullando il sequestro preventivo disposto dal giudice per le indagini preliminari ed eseguito dalla Capitaneria di Porto di Bari.
Secondo l'accusa l'edificio sarebbe stato costruito ad una distanza inferiore rispetto alle prescrizioni vigenti per la vicinanza col depuratore comunale. Ma i giudici del Riesame hanno condiviso l'impostazione difensiva dell'avvocato Mario Malcangi, legale del costruttore, annullando il sequestro preventivo disposto dal giudice per le indagini preliminari ed eseguito dalla Capitaneria di Porto di Bari.