Distribuzione gas, convenzione scaduta nel 2009: De Noia vuol vederci chiaro
Il consigliere comunale presenta un'interrogazione
martedì 18 febbraio 2014
Sulla distribuzione del gas metano e sull'attuale gestore del servizio il consigliere comunale Francesco De Noia vuol vederci chiaro: in una interrogazione presentata nelle scorse ore, il consigliere ha chiesto di conoscere la denominazione dell'azienda affidataria della concessione e l'effettivo incasso del canone annuo pattuito.
La convenzione con la quale nel 1980 il Comune di Trani concedeva alla Italcogim il diritto di somministrare il gas metano su tutto il territorio comunale è scaduta nel lontano settembre 2009. Con delibera numero 26 del marzo 2010, l'amministrazione comunale richiedeva al gestore dell'epoca, a fronte di una prosecuzione "transitoria" della gestione, la corresponsione di un canone annuo pari al 10% del valore del ricavo di distribuzione di località (in applicazione dell'articolo 46 bis, comma 4, legge 222/2007). Ed infatti, il 31 maggio 2011 la Italcogim Reti, comunicando di aver modificato la propria denominazione sociale in "G6 rete gas", ha confermato l'approvazione della liquidazione delle spettanze del Comune per gli anni 2010-2011, per un importo totale che supera i 156.000 euro.
Il Consigliere De Noia ha chiesto dunque se gli introiti incassati dal Comune di Trani corrispondano effettivamente a quanto previsto nella Convenzione e se venga corrisposto al Comune, titolare della rete cittadina, il pagamento per l'uso della stessa, la cui omissione costituirebbe danno erariale.
«Il servizio di distribuzione del gas metano, è un problema al quale si deve trovare rimedio al più presto, soprattutto in attesa della individuazione del nuovo affidatario del servizio: fino ad allora, è necessario porre in essere tutte le azioni necessarie a tutela degli interessi dell'Ente comunale, promettendo un'attenta vigilanza su tutta la questione e, in particolare, sulle modalità con le quali verrà individuato il nuovo gestore del servizio».
La convenzione con la quale nel 1980 il Comune di Trani concedeva alla Italcogim il diritto di somministrare il gas metano su tutto il territorio comunale è scaduta nel lontano settembre 2009. Con delibera numero 26 del marzo 2010, l'amministrazione comunale richiedeva al gestore dell'epoca, a fronte di una prosecuzione "transitoria" della gestione, la corresponsione di un canone annuo pari al 10% del valore del ricavo di distribuzione di località (in applicazione dell'articolo 46 bis, comma 4, legge 222/2007). Ed infatti, il 31 maggio 2011 la Italcogim Reti, comunicando di aver modificato la propria denominazione sociale in "G6 rete gas", ha confermato l'approvazione della liquidazione delle spettanze del Comune per gli anni 2010-2011, per un importo totale che supera i 156.000 euro.
Il Consigliere De Noia ha chiesto dunque se gli introiti incassati dal Comune di Trani corrispondano effettivamente a quanto previsto nella Convenzione e se venga corrisposto al Comune, titolare della rete cittadina, il pagamento per l'uso della stessa, la cui omissione costituirebbe danno erariale.
«Il servizio di distribuzione del gas metano, è un problema al quale si deve trovare rimedio al più presto, soprattutto in attesa della individuazione del nuovo affidatario del servizio: fino ad allora, è necessario porre in essere tutte le azioni necessarie a tutela degli interessi dell'Ente comunale, promettendo un'attenta vigilanza su tutta la questione e, in particolare, sulle modalità con le quali verrà individuato il nuovo gestore del servizio».