Dolore e forza, Eleonora Delvecchio racconta la sua vita
«Grazie a chi mi sta aiutando non mi sento più sola»
giovedì 12 febbraio 2015
7.29
La storia di Eleonora Delveccio, la 34enne tranese malata da oltre dieci anni, la conoscono ormai tutti. È senza gran parte dell'intestino e per sopravvivere dovrebbe togliere la parte rimanente, magari sperando in un trapianto. Ogni giorno è costretta ad ingerire circa 60 pillole e 700 gocce di antidolorifici. Fin'ora si è sottoposta a 21 interventi chirurgici e una delle poche speranze che le rimangono è affidata a quest'ultimo, che potrebbe essere quello decisivo.
Ha trovato un dottore disposto a farlo gratuitamente ma è necessario trovare i fondi per pagare la struttura. Servono circa 50mila per potersi operare, di cui 35mila per l'intervento e 2mila al giorno per poter restare in terapia intensiva, queste le cifre dell'unica struttura che in Italia ha accettato di farla operare. Ne sono stati raccolti poco più di 20mila, grazie al grande lavoro dell'associazione A. Ge. e dei volontari di Trani Soccorso.
Raggiunta dalla nostra Redazione, la donna, visibilmente provata, ha spiegato come sia cambiata la sua vita e quanta voglia abbia di vivere, nonostante tutto: «Voglio avere una qualità di vita migliore. Mi ero abbattuta tempo fa, ma grazie ai ragazzi di Trani Soccorso e a tutti coloro che mi stanno aiutando sto trovando la forza per andare avanti. Prima mi sentivo sola, ora non più». Le operazioni e le visite a cui la donna si è sottoposta sono state tutte a pagamento: «Quando mi hanno asportato il colon sono serviti 35 mila euro. Tutte le 21 operazioni sono state precedute da visite e analisi: per una defecografia hanno richiesto 450 euro e raggiungere il centro più vicino, quello di San Giovanni Rotondo, rappresenterebbe per me una tortura». I ringraziamenti per Trani e non solo sono sinceri e commossi: «Dico grazie alla città di Trani e a tutti quelli che mi stanno aiutando, anche con un piccolo contributo».
Ricordiamo che per il 27 febbraio è stata organizzata una serata al Cinema Impero per raccogliere fondi: uno spettacolo di cabaret con protagonisti diversi attori e artisti del mondo dello spettacolo locale. Si può sostenere la causa della giovane donna con un versamento: IBAN intestato all'associazione A.Ge.Trani: IT68B0306741720000000062164, Causale UNITI PER ELEONORA.
Ha trovato un dottore disposto a farlo gratuitamente ma è necessario trovare i fondi per pagare la struttura. Servono circa 50mila per potersi operare, di cui 35mila per l'intervento e 2mila al giorno per poter restare in terapia intensiva, queste le cifre dell'unica struttura che in Italia ha accettato di farla operare. Ne sono stati raccolti poco più di 20mila, grazie al grande lavoro dell'associazione A. Ge. e dei volontari di Trani Soccorso.
Raggiunta dalla nostra Redazione, la donna, visibilmente provata, ha spiegato come sia cambiata la sua vita e quanta voglia abbia di vivere, nonostante tutto: «Voglio avere una qualità di vita migliore. Mi ero abbattuta tempo fa, ma grazie ai ragazzi di Trani Soccorso e a tutti coloro che mi stanno aiutando sto trovando la forza per andare avanti. Prima mi sentivo sola, ora non più». Le operazioni e le visite a cui la donna si è sottoposta sono state tutte a pagamento: «Quando mi hanno asportato il colon sono serviti 35 mila euro. Tutte le 21 operazioni sono state precedute da visite e analisi: per una defecografia hanno richiesto 450 euro e raggiungere il centro più vicino, quello di San Giovanni Rotondo, rappresenterebbe per me una tortura». I ringraziamenti per Trani e non solo sono sinceri e commossi: «Dico grazie alla città di Trani e a tutti quelli che mi stanno aiutando, anche con un piccolo contributo».
Ricordiamo che per il 27 febbraio è stata organizzata una serata al Cinema Impero per raccogliere fondi: uno spettacolo di cabaret con protagonisti diversi attori e artisti del mondo dello spettacolo locale. Si può sostenere la causa della giovane donna con un versamento: IBAN intestato all'associazione A.Ge.Trani: IT68B0306741720000000062164, Causale UNITI PER ELEONORA.