Domenica a Serra Petrullo (Ruvo) "Quel sole ferocemente antico": le foto di scena di Pasolini a Matera
Stefania De Toma introdurrà l'evento della fondazione Angelo Cesareo e l'associazione Pasolini-- Archivio Notarangelo
venerdì 13 settembre 2024
8.43
Domenica 15 settembre 2024 alle ore 19 sulla Collina di Pasolini di Serra Petrullo, in contrada altopiano di Ruvo di Puglia, la Fondazione "Angelo Cesareo" e l'Associazione "Pasolini" - Archivio "Domenico Notarangelo" di Matera, con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, inaugureranno, nel paesaggio della Serra premurgiana, la mostra fotografica "Quel sole ferocemente antico: volti, corpi, sguardi".
A sessant'anni dalla produzione del film "Il Vangelo secondo Matteo" (1964) di Pier Paolo Pasolini, istantanee e foto di scena di Domenico Notarangelo e Angelo Novi ci parleranno del capolavoro pasoliniano sulla figura e la vita del Cristo e di quel mondo in cui, significativamente, il film fu, in buona parte, girato: in quel Sud "arcaico" e in quegli arsi territori murgiani che si fanno poetiche, profonde espressioni e narrazione di antichi, pietrosi universi della civiltà contadina.Stefania De Toma, che ha già raccontato i giorni di Pasolini a Matera attraverso lo sguardo di Mimì Notarangelo nei vernissage della mostra di Zurigo e Basilea, guiderà nella attenta esplorazione delle immagini tra suggestioni musicali e significative videoproiezioni.
Con tale inaugurazione sarà aperto un progetto itinerante, artistico e multidisciplinare, di riflessioni e laboratori, sul film e il suo mondo culturale e storico.
L'invito, con ingresso libero, potrà essere condiviso e partecipato.
A sessant'anni dalla produzione del film "Il Vangelo secondo Matteo" (1964) di Pier Paolo Pasolini, istantanee e foto di scena di Domenico Notarangelo e Angelo Novi ci parleranno del capolavoro pasoliniano sulla figura e la vita del Cristo e di quel mondo in cui, significativamente, il film fu, in buona parte, girato: in quel Sud "arcaico" e in quegli arsi territori murgiani che si fanno poetiche, profonde espressioni e narrazione di antichi, pietrosi universi della civiltà contadina.Stefania De Toma, che ha già raccontato i giorni di Pasolini a Matera attraverso lo sguardo di Mimì Notarangelo nei vernissage della mostra di Zurigo e Basilea, guiderà nella attenta esplorazione delle immagini tra suggestioni musicali e significative videoproiezioni.
Con tale inaugurazione sarà aperto un progetto itinerante, artistico e multidisciplinare, di riflessioni e laboratori, sul film e il suo mondo culturale e storico.
L'invito, con ingresso libero, potrà essere condiviso e partecipato.