Donazione multiorgano al Bonomo di Andria: il gesto d'amore del marito di una 46enne
Delle Donne: "Grazie alla famiglia della donna per la capacità di esprimere tanto amore"
giovedì 27 agosto 2020
10.33
Nella notte scorsa all'ospedale "Bonomo" di Andria c'è stata una donazione multiorgano. A donare è stata una donna di 46 anni, il consenso è stato dato dal marito. Presso il reparto di Anestesia e Rianimazione diretto dal dottor Nicola Di Venosa si sono avvicendate le equipe di Foggia che ha prelevato i reni per inviarli al Policlinico di Bari e l'equipe di Bari che ha prelevato il fegato, subito trapiantato al Policlinico di Bari. Le cornee sono state prelevate dalla equipe di Andria, diretta dal dottor Fabio Massari e inviate alla Banca degli Occhi di Mestre.
"Siamo vicini al marito della donna e a tutta la sua famiglia - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt - li ringraziamo per la capacità che hanno avuto di esprimere tanto amore per la vita in un momento di dolore così lacerante. La donazione degli organi è un gesto di altruismo che non conosce eguali, che non consola quello che consolabile non è, ma che permette la vita".
"Ringrazio tutto il personale Asl coordinato dal dottor Giuseppe Vitobello per l'attenzione costante alla donazione degli organi - continua il Direttore Generale - la loro attenzione, la loro dedizione e il lavoro continuo e incessante ci consentono di diffondere con delicatezza la cultura della donazione".
"Siamo vicini al marito della donna e a tutta la sua famiglia - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt - li ringraziamo per la capacità che hanno avuto di esprimere tanto amore per la vita in un momento di dolore così lacerante. La donazione degli organi è un gesto di altruismo che non conosce eguali, che non consola quello che consolabile non è, ma che permette la vita".
"Ringrazio tutto il personale Asl coordinato dal dottor Giuseppe Vitobello per l'attenzione costante alla donazione degli organi - continua il Direttore Generale - la loro attenzione, la loro dedizione e il lavoro continuo e incessante ci consentono di diffondere con delicatezza la cultura della donazione".