Donazione organi, anche a Trani il consenso sarà indicato sulla carta d'identità

Palazzo di Città aderisce all'iniziativa "Una scelta in Comune"

martedì 8 novembre 2016 9.15
A cura di Martina Tortosa
Sì, donare. E non solo gli indumenti. «Per salvare una vita non servono superpoteri. Basta un firma». Era questo lo slogan dello scorso anno del Ministero della Salute, lanciato per invitare gli italiani a esprimersi in vita sulla donazione di organi e tessuti. Una vita che si spegne e una che prende una nuova forma e assume un nuovo colore. A distanza di un anno, il Comune di Trani ha deciso di aderire al progetto "Una scelta in Comune". I cittadini potranno indicare sul proprio documento d'identità il consenso o il rifiuto alla donazione di organi.

La manifestazione di volontà viene inserita in automatico nel Sistema informativo trapianti (Sit), un data base nazionale che raccoglie tutte le dichiarazioni dei cittadini sulla donazione di organi e tessuti. È proprio questo archivio elettronico che, al momento della morte del donatore, viene consultato dai centri trapianti: la presenza nel data base di una dichiarazione di consenso alla donazione consente ai medici di avviare le procedure per il prelievo di organi e tessuti.

Per il Comune di Trani, tuttavia, è necessario l'acquisto di un certificato digitale di autenticazione per l'accesso al Sit. In particolare, l'aggiornamento dei software costerà alle tasche comunali 549 euro. Ai cittadini basterà recarsi all'Ufficio anagrafe. A tutto il resto ci pensa il Comune.